Creare spettacoli belli, sostenibili e inclusivi in contesti che mettano in evidenza le comunità di riferimento. Con questo obiettivo l’EUYO – l’Orchestra Giovanile dell’Unione Europea –promuove ogni anno il «Cafè Bauhaus», un bando ispirato al New European Bauhaus e rivolto ai giovani, a un pubblico eterogeneo e locale e a chi vuole scoprire la bellezza della musica classica. L’iniziativa, che ha preso il via nel 2021, vuole in particolare collegare l’esecuzione musicale di alta qualità a temi attuali come il cambiamento climatico, la sostenibilità, l’uguaglianza di genere, la diversità, l’equità e l’inclusione.
Dal suo inizio, il bando ha supportato oltre dieci progetti provenienti da vari Paesi dell’Unione. Per il 2025 verranno sostenute due nuove progettualità, di cui una bergamasca. Oltre al violinista polacco Dominik Kossakowski, un riconoscimento è stato infatti assegnato all’Ensemble Nuovi Orizzonti, il gruppo fondato nel 2021 dai musicisti bergamaschi Daniele Bonacina e Pietro Micheletti che riunisce giovani musicisti under30 che vivono di musica in diverse parti d’Europa. L’ensemble si è aggiudicato il bando con «Responsoria», un percorso che si svilupperà sul territorio bergamasco a fine febbraio e che culminerà con un concerto che si svolgerà presso la palestra della Casa del Giovane. Nello specifico, l’Ensemble Nuovi Orizzonti ha ricevuto «Ilaria Borletti Buitoni Café Bauhaus Award», un premio che si tradurrà in un finanziamento diretto che attesta la forte identità artistica dell’ensemble, il suo grado di originalità e qualità musicali e la sua capacità di emergere nel panorama creativo internazionale.
Visto il numero eccezionale di candidature giunte da tutti gli Stati dell’Unione Europea, l’Orchestra Giovanile dell’Unione Europea, in via eccezionale, ha premiato anche altri quattro progetti Highly Commended: Alba Vinti López (Spagna), Sofia Perolo (Italia), Eszter Kökény (Ungheria) e Paula Skulte (Lettonia). «Come operatori culturali, sappiamo – ha sottolineato Marshall Marcus, direttore esecutivo e artistico di EUYO – che la musica è infinitamente flessibile e accogliente, con spazio per così tanti stili di vita al suo interno. La musica, tuttavia, non può migliorare la vita delle persone se non le raggiunge, quindi ringraziamo l’iniziativa New European Bauhaus per l’ispirazione che ha fornito ai nostri giovani musicisti per creare opere intrise di bellezza, innovazione, sostenibilità e creatività. Questo non è niente di meno che dare vita all’Europa! In un anno pieno di tante eccellenti candidature a “Café Bauhaus”, congratulazioni ai premiati di quest’anno e ai loro due straordinari progetti».
L’Ensemble Nuovi Orizzonti
L’obiettivo artistico che l’ensemble bergamasco si è posto fin dalla sua nascita è quello di proporre un concetto diverso e originale di musica e teatro basato sulla partecipazione. L’obiettivo principale delle produzioni della formazione è quello di provocare una risposta e una partecipazione attiva da parte del pubblico, riformulando le convenzioni del concerto frontale a cui si è abituati a prender parte. «Vogliamo operare – spiegano i due direttori artistici dell’ensemble Daniele Bonacina e Pietro Micheletti – in una visione del mondo nella quale arte e cultura possano contribuire al benessere della società. Sulla scia del rapporto dell’OMS “What is the evidence on the role of the arts in improving health and well-being? A scoping review” del 2019, crediamo che collocare “Responsoria” nel contesto di una città come Bergamo, situata nel cuore di una delle aree più industrializzate d’Europa, possa contribuire a ripensare gli spazi comuni e il modo di vivere insieme, in una direzione che punti al benessere di questa complessa realtà cittadina».
Per capire di più sull’ensemble, sul bando europeo e sulla serie di iniziative che il gruppo svilupperà nelle prossime settimane a beneficio del territorio abbiamo fatto una lunga chiacchierata con Daniele e Pietro.
LA: Quanto il bando europeo rispecchia l’essenza del vostro ensemble?
PM: Abbiamo fatto domanda per il «Café Bauhaus Award» perché volevamo metterci alla prova e cogliere nuove opportunità. I valori della call hanno subito catturato la nostra attenzione, in quanto si allineano alla nostra visione di un’arte che armonizza benessere, cura e sostenibilità. Si tratta di idee profondamente radicate nel nostro ethos e che sono sempre state centrali nei nostri sforzi artistici. Crediamo fermamente che attraverso un’espressione artistica che dia priorità alla sostenibilità e al benessere culturale, possiamo nutrire individui e comunità. Il bando è stato indetto dall’Orchestra Giovanile dell’Unione Europea, una delle orchestre giovanili più importanti e prestigiose: alcuni componenti del nostro ensemble hanno avuto la fortuna di farne parte in passato e conoscere musicisti provenienti da tutta Europa.
LA: Grazie a questo riconoscimento cosa potrete realizzare?
DB: Con il progetto «Responsoria» porteremo una serie di concerti tra Bergamo, ma non solo. In particolare, dal 21 febbraio al 1° marzo, l’istituto delle Suore Piccole Serve del Sacro Cuore in Città Alta ospiterà una nostra residenza artistica. Vivendo, lavorando e cucinando insieme, il nostro gruppo – che è formato da musicisti bergamaschi e non che vivono in tutta Europa – esplorerà ritmo, luce, movimenti e, soprattutto, la relazione tra i musicisti e il pubblico. Durante questa esperienza, che ci permetterà di crescere insieme, faremo infatti un lavoro mirato a costruire lo spettacolo che prenderà il nome del progetto, con prove musicali e con un lavoro sulla presenza scenica guidato dall’attrice Lucia Limonta. Quest’ultima azione rientra in un percorso di tutoraggio da parte degli esperti dell’Orchestra Giovanile dell’Unione Europea, che saranno al nostro fianco con servizi di consulenza e di supporto dedicati alla pianificazione artistica, alla gestione progetti, alla gestione finanziaria, al marketing e alla comunicazione.
LA: Oltre all’inclusività, alla socialità e alla creatività artistica, il progetto ha altre sfumature di attenzione?
DB: Il bando europeo è legato all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Unione Europea Abbraccia pertanto un tema a noi caro, vale a dire la nostra impronta ecologica nello stare al mondo in generale. Essere cittadini europei significa oggi avere una consapevolezza a 360 gradi sui temi della sostenibilità. Per questa ragione, durante la residenza artistica verrà attivata una collaborazione con «La Dispensa Sociale di Bergamo», una realtà impegnata nella lotta allo spreco ambientale. Una parte degli alimenti che utilizzeremo durante la settimana saranno forniti da loro: il tutto in una visione «meno impattante dell’abitare».
LA: Quali saranno invece gli appuntamenti aperti al pubblico?
PM: Durante questo periodo di residenza ci saranno tre momenti aperti al pubblico. Il primo - «Round about Orlando» - si terrà domenica 23 febbraio alle 18 Ranica, dove all’auditorium comunale «Roberto Gritti» Daniele al clarinetto basso e flauti dolci e Nicola Carrara al contrabbasso offriranno delle improvvisazioni attorno alle musiche di Orlando di Lasso, Giovanni Zamboni e Girolamo Frescobaldi. Il giorno successo, lunedì 24 febbraio, alle 21 al Cinema del Borgo di Bergamo ci sarà invece la proiezione del documentario «Dachbodentanz – il film », girato da Alberto Valtellina che ha immortalato il processo di preparazione di uno spettacolo che abbiamo portato in scena a Nembro nel settembre scorso. Alla fine della proiezione ci sarà un momento conviviale di rinfresco accompagnato da musica dixieland suonata dai musicisti di ENO.
LA: E poi il 28 febbraio sarete alla Casa del Giovane di Bergamo.
DB: Proprio così. Venerdì 28 alle 21, nella palestra della Casa del Giovane, porteremo «Responsoria», la nostra produzione pensata per allontanarsi dalla concezione tradizionale della forma di concerto. Il pubblico sarà disposto non in maniera frontale a noi, ma in uno spazio circolare. Abbatteremo il muro fra artisti e spettatori, con il suono che giungerà da più direzioni. Una proposta come la nostra - che si rivolge a tutti gli abitanti dalla periferia al centro e che si colloca in uno spazio di grande interesse sociale, come quello del Patronato San Vincenzo che opera a sostegno dei più fragili e degli emarginati - ha la possibilità di offrire una prospettiva diversa sulla convivenza in uno stesso spazio, una visione che favorisce l’integrazione e la comunicazione tra i diversi strati che lo abitano e che quindi può contribuire ad aumentare il benessere della comunità. In più, per chi lo volesse, potrà partecipare prima del concerto a una cena presso la mensa della Casa del Giovane, dove i nostri musicisti aiuteranno a servire i pasti ai presenti.
Il concerto al Patronato
L’evento offrirà un ricco programma con musiche di Dufay, Zelenka, Scarlatti e Schubert e trascrizioni a cura di Daniele Bonacina e Pietro Micheletti. In scena ci saranno Tommaso Gaeta (flauto), Daniele Bonacina (clarinetto basso), Giulia Cadei (fagotto), Yannick Vallet (trombone), Émilie Chigioni (violino), Paolo Brignoli (violino), Tessa Rippo (viola), Nicola Carrara (contrabbasso) e Anna Marinoni (attrice). Regia dello spazio a cura di Daniele Bonacina e Pietro Micheletti.
L’ingresso allo spettacolo sarà libero e gratuito . La prenotazione è obbligatoria a partire da mercoledì 19 febbraio sul sito di Eventbrite, specificando se si desidera usufruire anche della cena (costo 10 euro) o assistere solo al concerto. Con il sostegno di «Ilaria Borletti Buitoni Café Bauhaus Award indetto da European Union Youth Orchestra», la serata si svilupperà in sinergia con la Fondazione Opera Diocesana Patronato San Vincenzo, con Eppen e L’Eco di Bergamo media partners dell’evento.