Quali sono i luoghi della musica nella città di Bergamo? All’apparenza, si potrebbero individuare solamente il Teatro Donizetti, nella Città Bassa, e il Teatro Sociale, in Città Alta; scandagliando ancora un po’, forse l’attenzione giungerebbe alla casa natale di Gaetano Donizetti in Borgo Canale o al Museo Donizettiano in via Arena, arrivando poi alla splendida Sala Piatti.
Ma, ancora di più, come custodi del sapere e del patrimonio musicale del nostro territorio (e non solo) sono in realtà le biblioteche di conservazione, come la Biblioteca Civica «Angelo Mai» e la sua sezione staccata «Biblioteca Musicale Gaetano Donizetti» , che valorizzano una storia musicale e un patrimonio da trasmettere nel corso dei secoli. Tra le biblioteche storiche, però, è sorta anche una nuova realtà, nata da poco più di un anno: la Biblioteca «Victor de Sabata - Aldo Ceccato» , ospitata presso gli spazi di Palazzo Polli Stoppani in Città Alta.
Dal dicembre 2023, infatti, il Maestro Aldo Ceccato ha intrapreso una serie di atti di donazione che si sono conclusi nel giugno del 2024, permettendo la costituzione di una delle più interessanti biblioteche conservative sul territorio bergamasco. «La Biblioteca “De Sabata – Ceccato” – spiega il direttore scientifico Luca Loglio – nasce dalla volontà di Aldo Ceccato, figura di spicco nel panorama musicale internazionale, di permettere ad un patrimonio culturale di poter continuare a vivere e a proseguire nella propria vita, facendo in modo che tutto il materiale sia fruibile e disponibile alla consultazione: premesse che sono fondamentali per lo sviluppo di una realtà come questa». Questa donazione consiste in una raccolta di circa tremila partiture, di cui 2.500 del Maestro Ceccato e 500 del Maestro de Sabata.
Victor de Sabata e Aldo Ceccato
Il nome di questa realtà inquadra, come autentici “inquilini” della Biblioteca, due figure di spicco del panorama musicale italiano e non solo, ovvero il direttore d’orchestra e compositore Victor de Sabata (1882 - 1967) e Aldo Ceccato: «Victor de Sabata fu celebre come direttore d’orchestra, ma non solo: presso la Biblioteca sono conservate diverse pagine da lui composte, di altissimo valore a livello musicale – sottolinea Loglio – Il suo repertorio, come direttore, spaziava dai classici fino a Wagner, Puccini, Strauss e gli impressionisti francesi, a lui contemporanei: il legame con la contemporaneità era così forte tanto che, nel 1925, ebbe modo di dirigere la prima esecuzione dell’opera di Maurice Ravel “L’Enfant et les sortilèges”. Fu per molti anni, fino al 1959, Sovrintendente Artistico presso il Teatro alla Scala di Milano, con il quale mantenne sempre un rapporto estremamente stretto, pur continuando a collaborare con moltissime orchestre in tutto il mondo».
Aldo Ceccato è, invece, un protagonista della nostra contemporaneità musicale: «È nato nel 1934 a Milano, ma da diversi anni coltiva uno stretto rapporto con la città di Bergamo. Nel 1963 ha debuttato con l’opera “Don Giovanni” di Mozart e, nel corso della sua carriera, ha diretto in 36 nazioni diverse in tutto il mondo, coltivando importanti rapporti: tra le varie partecipazioni, è stato Generaldirektor ad Amburgo ed è, attualmente, direttore emerito dell’orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano».
Nel corso degli anni, Ceccato ha acquisito una grande competenza didattica fondata su una profonda conoscenza del patrimonio musicale mondiale portandolo ad essere, oltre che un importante direttore, anche un attento scrittore musicologico: «tra le sue pubblicazioni, si segnalano le “Attuazioni orchestrali dell’Opera Omnia di Beethoven” e “Breve storia della direzione d’orchestra”», precisa Loglio.
Inoltre, nel dicembre del 2024, il Maestro Aldo ha ricevuto la Benemerenza Civica del Comune di Bergamo per i suoi meriti artistici, riconoscimento che valorizza e testimonia il suo importante ruolo nell’ambito culturale: «Questo riconoscimento dimostra l’attenzione che la città di Bergamo ha nei confronti di una personalità artistica che ha reso un alto servizio all’arte della musica. Ciò rappresenta uno stimolo per noi nel rafforzamento della nostra città come “città della musica”, valorizzando la formazione dei giovani musicisti sul territorio», illustra Loglio.
L’organizzazione interna della Biblioteca
Al termine delle donazioni dello scorso anno, è iniziato il processo di organizzazione: la Biblioteca risulta suddivisa in due fondi principali: quello di De Sabata e quello di Ceccato. All’interno tutto il materiale è stato ordinato secondo l’ordine alfabetico degli autori. Ciò che balza all’occhio, ad un primo sguardo del moltissimo materiale conservato nella Biblioteca, sono gli strumenti di lavoro dei maestri, ovvero le partiture delle opere o quelle dei grandi capolavori sinfonici: «ciò che rende preziose le partiture conservate – spiega Loglio – sono le indicazioni autografe scritte sulle pagine (indicazioni di arcate, di dinamiche o di espressione), attraverso le quali si può leggere l’iter interpretativo dei maestri, facendo in modo che ciò divenga materiale di studio per una riflessione sulla tecnica direttoriale».
La Biblioteca è inoltre costituita da opera omnia completi, tra cui si segnalano quelli di Bach, Gluck, Haydn, Beethoven, Chopin, Hindemith e molti altri, materiali poco presenti nelle altre biblioteche italiane.
Il rapporto con le altre realtà
Fin dai suoi primi passi, la Biblioteca ha voluto proporre un percorso di tutela e valorizzazione del materiale: «si tratta di un’operazione fondamentale, che permette in primo luogo di mettere in circuito il patrimonio, e in secondo luogo, affinché la Biblioteca non sia esclusivamente un luogo di studio e di conservazione, di ripensare attraverso la lettura dei cambiamenti socio-culturali che ridefiniscono la nostra società anche gli spazi delle biblioteche a favore della collettività e della sinergie con le altre realtà», spiega Loglio.
Ed è proprio attraverso questa concezione, con l’obbiettivo di sviluppare nuove conoscenze, competenze e relazioni nel mondo e nella realtà di oggi, che la Biblioteca «De Sabata – Ceccato» ha intrapreso una serie di collaborazioni con diverse realtà del territorio, in primo luogo con la Biblioteca Civica «Angelo Mai» di Bergamo: « il dialogo con la Biblioteca Mai è stato fondamentale: con la direttrice Cristiana Iommi, infatti, è stato possibile riflettere per un percorso di valorizzazione di senso per il futuro che fa bene alla nostra realtà», afferma Loglio.
In seguito, altre istituzioni musicali si sono avvicinate in questo percorso, come la Fondazione Donizetti, il Politecnico delle Arti - attraverso la collaborazione con il Festival «Donizetti Fiati» nell’autunno scorso - e il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo. Attraverso queste collaborazioni, si sono avviati diversi progetti, tra cui l’esecuzione del ciclo integrale delle 9 Sinfonie di Ludwig van Beethoven (nella trascrizione per pianoforte solo di Franz Liszt) lo scorso anno in occasione del 200esimo anniversario dalla prima esecuzione assoluta della 9° Sinfonia del genio di Bonn. È stato indetto anche il «Premio Victor de Sabata», dedicato al pianoforte, un concorso che ha ricevuto un’ottima partecipazione.
Il futuro?
Il 2025, appena iniziato, sarà per la Biblioteca «De Sabata – Ceccato» ricco di appuntamenti, con un calendario che guarda al futuro: confida infatti Loglio «a breve verrà rilasciata una programmazione per quest’anno, che metta in dialogo le istituzioni culturali del nostro territorio a livello sinergico, a servizio della conoscenza, della pratica e dell’esecuzione musicale. Questo è l’obiettivo della Biblioteca, che condivide le finalità di Aldo Ceccato: recentemente, presso l’Università di Bergamo, il Maestro ha sostenuto che “la musica deve essere praticata, perché solo facendola e vivendola si riescono a capire gli aspetti più profondi ed intimi dell’essere umano”».
Sul sito ufficiale della Biblioteca sono disponibili tutte le informazioni sui fondi e le modalità per prenotare un appuntamento per consultare le opere della Biblioteca.