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Situazioni imbarazzanti accadute ad Edoné

Articolo. Feste sfuggite di mano, nascondigli, scherzi e altre assurdità capitate nel locale che domani inaugura l’estivo Tudi Frudi

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Domani Edoné inaugura la propria stagione estiva, per il secondo anno ribattezzata Tudi Frudi, con il concerto di Giorgio Canali. Sabato sarà invece la volta dei Cornoltis (o meglio della Maratona Cornoltis, in vista dell’appuntamento elettorale e in omaggio a Chicco Mentana). E domenica chiusura di weekend con il 9th International Hamburger DAY e il Vinyl BG Day. Tutto come sempre ad ingresso libero e gratuito.

La stagione estiva di Edoné è il momento migliore per vivere il locale di via Gemelli a Bergamo. Tutto è più grande (la cucina, il bar), c’è la pizzeria, si mangia e si beve (bene) all’aperto in giardino. Ci sono anche le lucine tipo Natale, che sono una freakettonata ma piacciono sempre, anche se ormai chi scrive ha un’età. In calendario poi parecchi bei concerti, feste ed eventi di vario tipo – la stagione, fino a settembre, sarà densa e lunga: le prossime settimane vi racconteremo le cose migliori.

Per celebrare tutto questo sarebbe stato facile raccontare la qualità della proposta di un luogo diventato da tempo un riferimento per il tempo libero, la cultura e il divertimento dei giovani a Bergamo. Invece sono andato da due delle tante anime del posto, Franz Barcella e Ludovica Belotti, a farmi raccontare le situazioni più imbarazzanti che sono capitate in questi 8 anni. Feste finito nello sbraco più totale, nascondigli, scherzi, cocktail non esattamente bevibili, situazioni al limite con musicisti e altro ancora.

Sarebbe infatti ipocrita dire che in un locale va sempre tutto bene. Non è così, anzi: un locale che funziona – e Edoné oggi funziona assai – deve il suo successo anche agli errori da cui imparare. Al divertimento di lavorare insieme (che è la tempra dei momenti difficili). E a fatti memorabili in negativo che chiunque avrebbe voluto evitare ma che in fondo oggi sono un buon motivo per riderci sopra. Così ho fatto con Franz e Ludovica. La parola a loro.

Feste sfuggite di mano

Capita spesso che dopo un evento scatti la festa. Una festa spontanea e improvvisata, che coinvolge fino a notte fonda chi è a Edoné per passare la serata ma anche chi sta lavorando. Una volta, quattro o cinque anni fa, la situazione ci sfuggì di mano. Non successe nulla di illegale, semplicemente le persone presenti cominciarono a spogliarsi e a ballare restando in mutande. È una cosa goliardica che può accadere. Fra quelli in mutande c’era anche uno dei responsabili della serata, un nostro ex socio, tutto preso a ballare sul bancone.

Ad un certo punto arrivò un controllo della polizia. I poliziotti chiesero chi fosse il responsabile e tutti, puntando il dito su questo nostro ex socio, lo indicarono: “LUI!”, che continuava a dimenarsi sul bancone come se nulla fosse. La visita andò liscia, ma da quell’anno, sempre lo stesso giorno, ci arriva un controllo. Tanto che ormai lo abbiamo segnato sul calendario, è un appuntamento fisso. E non ci facciamo trovare in mutande.

Sgabuzzini

Negli anni ad Edoné si è creato un repertorio di persone che ci assillano per farci firmare dei contratti o semplicemente per fare un evento da noi. Allora abbiamo cominciato ad avere dei nascondigli, degli sgabuzzini che solo noi conosciamo, per ripararci quando non vogliamo vedere qualcuno. Il metodo è semplice: da dentro vediamo arrivare il tal individuo e allora sgattaioliamo via.
Una volta arrivò un comitato di persone al seguito di un importante politico bergamasco tutt’oggi attivo sul territorio. In un lampo tutti si nascosero, tranne un nostro socio storico, che non aveva capito cosa stava succedendo e non sapeva chi fosse la persona che stava arrivando. Questa persona entrò e cominciò a informarsi, a fare domande. Il nostro socio rispondeva tranquillo, specificando i dettagli e immaginando l’articolo sul giornale il giorno dopo. Per lui infatti quello era un giornalista.

“Solo pane”

Il nostro servizio di Pony Burger è una fucina di situazioni imbarazzanti. Questa è una cosa che è successa pochi giorni fa. Fra i tanti ordini della serata ne arriva uno con scritto “solo pane”. Allora il nostro collega, uno nuovo, in cucina a preparare i panini, prende il pane dell’hamburger, lo taglia a metà e lo mette nel contenitore senza carne, l’insalata etc. E insomma il cliente si è visto arrivare questo pane tagliato a metà per la cifra di 8 euro.
Non abbiamo capito come sia avvenuto, queste cose possono capitare quando c’è molto da fare e ci si confonde. Ovviamente il Pony è tornato indietro e gli abbiamo fatto l’hamburger completo. Però se volete un “solo pane”, ecco, ve lo facciamo.

“Vi sparo!”

Nelle serate dell’Edoné estivo il pubblico si allarga. Arrivano anche persone che solitamente d’inverno non si vedono: gente più su di età, famiglie con bambini, cose così. Quindi c’è spesso molta gente, soprattutto quando è in programma qualche grosso evento. Ovviamente è inevitabile che i tempi di attesa si allunghino un po’.

L’anno scorso è accaduto che un papà saltasse il bancone per andare in cucina e prendere delle pizze a caso, le prime capitate sottomano. Stava aspettando le sue da poco meno di mezz’ora e ha reagito così. Quando siamo andati a dirgli che non poteva farlo ci ha risposto che doveva dare da mangiare ai suoi figli e ha minacciato di spararci. Di fronte all’urlo “VI SPARO!” abbiamo capito che aveva parecchia fame e l’abbiamo lasciato andare. La situazione non è stata divertente lì per lì, ma ripensando oggi a uno che salta il bancone e esce con delle pizze prese a caso dalla cucina fa ridere. Anche perché in fondo è finito tutto bene. Però non prendetelo come un’abitudine.

Manichini

Ci sono degli scherzi interni che ci facciamo fra di noi. Ad esempio lasciare a chi apre al mattino un manichino o uno scheletro ben vestito da qualche parte nel locale. Uno dei più riusciti fu quando un nostro socio vide da lontano, mentre arrivava ad aprire, questo manichino in penombra e credette che ci fosse un ladro dentro il locale. Allora entrò e si lanciò sul manichino prendendolo selvaggiamente a pugni. Il manichino per fortuna non reagì.

Mojito toscano

Edoné è un posto che è cresciuto anche grazie agli errori, e soprattutto lavorando, provando, sperimentando. All’inizio, per dirne una, la cocktaileria non era all’altezza come oggi. Quindi i cocktail potevano non essere proprio il massimo. Un vecchio socio ad esempio una volta mise nel mojito il basilico invece della menta. E per giustificarsi disse che aveva fatto il mojito toscano. Insomma, fra le tante cose, siamo gli inventori del mojito toscano. Sappiatelo.

Imprevisti ai concerti

Anche durante i concerti, o prima, possono capitare cose che non avresti mai detto. Una volta, sempre durante l’estivo, c’era sul palco Iosonouncane e arrivò una comitiva di parecchie persone che stava festeggiando una laurea. Nulla di male, se non che il festeggiamento avveniva anche con dei fumogeni tipo Curva Nord dell’Atalanta. Iosonouncane non fece una piega, anzi l’effetto fu abbastanza scenografico. Meno i cori che accompagnavano il laureato (il classico “Dottore! Dottore! Dottore del buco del…”.

Un’altra volta ospitammo Noyz Narcos, era il suo periodo di massimo successo. Molte ore prima dell’esibizione c’erano molti ragazzini appostati fuori dal locale, nella speranza di poterlo incontrare. Una circostanza molto Beatlesmania. Lui arrivò con un macchinone coi vetri oscurati, i ragazzini capirono che era su quell’auto ma riuscimmo a farlo arriva nel backstage. Lì trovo una bicicletta e si mise a girare per il prato dell’Edoné. Così, per passare il tempo. La bici però era quella di un nostro socio che ignorava quale faccia avesse Noyz Narcos e quindi credette fosse uno che gli voleva fregare il mezzo. Cominciò a inseguirlo per tutto l’Edoné urlandogli le peggio cose. Noyz capì la situazione e non reagì, poi spiegammo al nostro socio che nessuno gli voleva rubare la bicicletta, ma solo farci un giro. Si calmò e il concerto andò benissimo. Anche se Noyz per salire sul palco senza essere travolto dalla folla dovette passare dalla griglieria. In pratica dai vetri scuri agli hamburger.

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