Letteratura e note musicali: due linguaggi paralleli che quando si incontrano sono in grado di suscitare emozioni profonde, quasi ancestrali, offrendo spunti di riflessione inediti. I prossimi 8, 9 e 10 settembre saranno proprio le parole a diventare protagoniste di un dialogo con la musica, un dialogo che cercherà di descrivere la realtà attuale e ci inviterà ad analizzare con maggiore riflessività ciò che accade attorno a noi.
Nel corso delle tre serate del «Filandone Feeling Festival», diversi artisti, con passione e dedizione, offriranno al pubblico un’esperienza immersiva nella suggestiva cornice del Filandone. Non una location qualunque: parliamo di un opificio tessile in stile neogotico risalente a fine Ottocento, dove per decenni hanno lavorato un centinaio di operaie. Nel 1976 è diventato anche un set cinematografico: al suo interno sono state girate alcune scene del film «L’albero degli zoccoli» di Ermanno Olmi.
Il programma delle serate
Si parte l’8 settembre alle 21 con GianCarlo Onorato , noto autore e compositore italiano che introdurrà «Il Verbo Musicato», una performance che amalgama testo e melodia in un connubio inedito. La sua Lectio Concertata, singolare nel suo genere, propone un assortimento di brani eseguiti dal vivo da un gruppo selezionato che accompagna Onorato. Questo ensemble non solo rende omaggio alla musica, ma ne esplora anche le profondità e i significati nascosti. Con la sua maestria narrativa, Onorato disvela e dettaglia ogni pezzo, offrendo una visione penetrante e dettagliata.
Onorato, figura versatile nel panorama di musica, scrittura e arte, è un punto di riferimento della scena indipendente italiana. La sua traiettoria spazia dalla guida di «Underground Life» negli anni ‘80 alla nascita dell’Etichetta Lilium Produzioni. Nel 2022, il suo talento è stato celebrato con la Targa Rock Targato Italia. «Il Verbo Musicato» rappresenta un percorso attraverso l’evoluzione della canzone e il suo impatto sulla cultura, a partire dagli anni ’50. Questa proposta, unica nel panorama concertistico pop, getta luce su aspetti meno conosciuti della musica, sfidando le idee preconcette.
Onorato condurrà l’ascoltatore in un viaggio musicale che abbraccia artisti come Brassens, Brel, Ferré, Gaingsbourg, Moustaki, Vian, John Lennon, The Kinks, Radiohead, The Beatles, The Rolling Stones, Nick Drake, Joy Division, David Bowie, Lou Reed, Woody Guthrie, Dylan, Cash, Cohen, The Velvet Underground, Neil Young, ma anche Battisti De André e altri, offrendo una nuova interpretazione del loro legato culturale.
Il 9 settembre alle 21 ci sarà « Waterface Reload ». Si tratta di un’odissea musicale che celebra la vita e le opere di Neil Young, interpretata da un quartetto di artisti eccezionali: Pier Angelo «PJ» Cantù, Marco Grompi, Pasquale De Fina e Alex Marcheschi. Questo spettacolo non solo esplora le profondità della carriera di Young, ma intreccia anche le storie personali e le carriere dei suoi interpreti, tutti profondamente influenzati dal rocker canadese.
Marco Grompi, noto sia come musicista che come scrittore, ha collaborato con diverse icone della musica e ha un legame particolare con l’opera di Young. Pasquale De Fina, con la sua vasta esperienza come chitarrista e produttore, ha lavorato con molti grandi nomi, arricchendo la scena musicale con la sua versatilità. Pier Angelo «PJ» Cantù, oltre ad essere un giornalista affermato, ha dedicato gran parte della sua carriera alla promozione della cultura rock, rendendolo una scelta ideale per narrare la storia di Young. Alex Marcheschi, con la sua vasta esperienza come batterista, ha contribuito a numerosi progetti musicali, consolidando la sua reputazione nel mondo del rock.
Questo spettacolo è una rielaborazione del precedente «Waterface», focalizzato sulla «Trilogia oscura» di Young. Mentre il primo era un viaggio multimediale in un periodo specifico della carriera di Young, «Waterface Reload» amplia l’orizzonte, offrendo una panoramica più completa e intima della sua vita e carriera. Attraverso una combinazione di narrazione e performance musicali, lo spettacolo offre una visione unica del contributo di Young alla musica, arricchita dalle esperienze personali e professionali dei suoi interpreti.
Il 10 settembre alle 21 la manifestazione si concluderà con «Parole e musica» di Cristiano Godano che dialogherà con Luca Barachetti. Cristiano Godano, noto come il carismatico frontman dei Marlene Kuntz, ha una carriera che va ben oltre la musica. Oltre ad essere l’autore di oltre 130 canzoni per la band, Godano ha esplorato il mondo della scrittura con il suo esordio nel 2008 «I vivi», una raccolta di sei racconti pubblicata da Rizzoli. Questa passione per la narrativa lo ha portato a creare un reading basato sull’opera, che ha girato per tutta Italia. Nel 2019 ha condiviso le sue riflessioni e retroscena sulla creazione dei primi tre album dei Marlene Kuntz nel libro «Nuotando nell’aria», offrendo una profonda introspezione sul processo creativo.
Ma la sua versatilità non si ferma qui. Godano ha fatto il suo debutto come attore nel film «Tutta colpa di Giuda» e ha condiviso la sua passione per la poesia e la musica come docente all’Università Cattolica di Milano. La sua dedizione all’arte lo ha portato a creare «Parole e musica», uno spettacolo intimo in cui, accompagnato da un moderatore, discute di musica, letteratura e condivide aneddoti, alternando la conversazione con performance acustiche delle canzoni dei Marlene Kuntz.
Nel 2020, Godano ha intrapreso una nuova avventura con il suo primo album da solista, « Mi ero perso il cuore », un progetto che riflette la sua evoluzione come artista. Questo album, insieme alla sua vasta carriera, gli ha valso riconoscimenti come il «Premio Ciampi» per i suoi 30 anni di attività con i Marlene Kuntz e una nomination al prestigioso «Premio Tenco».
L’ingresso al festival è libero fino ad esaurimento posti. Per informazioni, basta cliccare qui.