Fare cultura significa “seminare” e poi, con il passare del tempo, riuscire a raccogliere i frutti di ciò che è stato coltivato. È un processo lungo, che richiede tempo e sacrificio, e il «Festival Autunno Musicale Palazzolese», ormai un’istituzione nel comune di Palazzolo sull’Oglio (BS), crede profondamente in questo grande ed importante obbiettivo.
«Quest’anno la nostra rassegna compie trent’anni – evidenzia Simone Pagani, direttore artistico del Festival, nonché fondatore dell’Associazione MusicArte, che organizza gli appuntamenti – e tutto ciò è nato come una scommessa: la nostra idea era quella di far nascere eventi culturali nel comune di Palazzolo, proponendo una rassegna stabile all’anno invece del singolo evento circoscritto, come prima avveniva». Il successo di questa soluzione, con il passare del tempo, inizia ad attirare spettatori anche al di fuori del comune bresciano: «Il nostro pubblico è affezionato: arrivano persino da Bergamo e da Brescia per assistere ai nostri concerti», afferma Pagani.
Di anno in anno l’offerta musicale della stagione cambia, proponendo di volta in volta un filo conduttore differente che lega tutti gli appuntamenti, cinque ad ogni edizione, che quest’anno diventano sei in occasione dell’importante anniversario. Le proposte di quest’anno sono dunque più variegate: il jazz, l’operetta, i concerti di Mozart e la lirica s’intrecciano offrendo un’ampia varietà di concerti all’insegna della buona musica.
Non manca, tra le proposte di quest’anno, l’omaggio a Johann Sebastian Bach (1685-1750), genio indiscusso della musica di tutti i tempi: sabato 15 ottobre alle ore 21, presso l’Auditorium San Fedele (piazza Tamanza) di Palazzolo sull’Oglio, verranno proposte al grande pubblico importanti pagine del genio di Lipsia.
Affrontare le pagine di Bach è come entrare in un mondo di profondo scavo musicale, come all’interno di un cantiere: «Studiare e poi proporre in concerto brani di Bach per me è come intraprendere un viaggio di cui non conosci la destinazione» sostiene Matteo Marzaro, violinista, il quale prenderà parte all’esecuzione del «Concerto brandeburghese No. 4 BWV 1049» (in compagnia di Giuseppe Nese e Gianbattista Grasselli ai flauti, insieme alla Bach Baroque Ensemble), una delle pagine più celebri e complesse dell’intero barocco europeo. Seguirà nel programma la «Suite No. 2 BWV 1067» (con la celebre «Bandinerie», affidata al flauto di Giuseppe Nese), il «Concerto per oboe e violino BWV 1060» (i cui protagonisti saranno Matteo Martinelli all’oboe e Marzaro al violino) per poi concludere con il «Concerto per oboe d’amore BWV 1055» (con Martinelli come solista).
Attraversando le pagine del grandissimo compositore, non è raro imbattersi in un linguaggio estremamente attuale e quasi contemporaneo al nostro modo di intendere la musica: «Il linguaggio di Bach è talmente armonicamente e melodicamente moderno che determinate soluzioni ritmico-armoniche da lui adottate erano già moderne e all’avanguardia nella sua epoca», sostiene Simone Pagani.
La musica di Bach e la sua profonda attualità, dunque, è in grado di stupire e appassionare anche i giovani, se indirizzati. Ed è questa la grande missione che i musicisti cercano di perseguire anche attraverso questi importanti eventi: «Il nostro obbiettivo è quello di seminare curiosità nell’ascolto verso un tipo di musica che oggi non viene ascoltata ed apprezzata a sufficienza – sottolinea Marzaro – Bisogna cercare di creare interesse per poter formare un futuro pubblico, partendo dalle scuole primarie attraverso insegnati qualificati e fortemente motivati nel loro operato».
La cultura, dunque, si fa col tempo e con l’impegno, con la volontà di mettersi in gioco, creando una fitta rete e un costante percorso di crescita. Percorso che l’Associazione “MusicArte”, attraverso il suo Festival, ha saputo costruire in trent’anni di storia: «Abbiamo notato che diversi giovani si avvicinano sempre di più a questo repertorio. Non vi è quindi il solito pubblico attempato delle platee a cui siamo abituati, ma nuove generazioni che sono cresciute con i nostri concerti», sottolinea Simone Pagani, soddisfatto del lavoro svolto.
I prossimi appuntamenti della rassegna in programma: sabato 22 ottobre, ore 21 («Gran Galà dell’Operetta») e sabato 29 ottobre, ore 21 («Wolfgang Amadeus Mozart: I concerti trascritti da Ignaz Lachner»). L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero.