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Ninfea è pronta a partire per il suo «Viaggio astrale»

Articolo. La giovanissima Asia Strangis, in arte Ninfea, ha conquistato il primo posto al «Nuovi Talenti Festival» e la scena musicale nazionale. Il suo inedito «Viaggio astrale» è stato scritto insieme a Mirko Bruno, arrangiato e prodotto da Francesco James Dini nel suo 1901 Studio di Alzano Lombardo e da Luca Belotti

Lettura 3 min.

L’ultimo mese dell’anno è tempo di bilanci ma anche di conquiste per gli artisti emergenti bergamaschi. Lo scorso 1° dicembre, al Teatro Bello di Milano, Asia Strangis, meglio conosciuta con il suo nome d’arte Ninfea, ha incantato la giuria e il pubblico. Si è aggiudicata infatti il primo posto alla 12ª edizione del «Nuovi Talenti Festival», una manifestazione che si tiene da anni in forma gratuita per gli artisti, con il contributo del Nuovo Imaie di Roma all’interno dei fondi legati all’articolo 7 della L.93/92, il Bando Premi e Concorsi.

La giovane cantautrice di soli 19 anni, nata a Lamezia Terme ma bergamasca di “adozione”, ha trionfato con il brano «Viaggio astrale», distinguendosi non solo per il suo talento, ma dimostrando anche una maturità artistica sorprendente per la sua età. «Il brano parla di un viaggio spirituale, un’esperienza extracorporea che avviene su piani dimensionali diversi, dove tutto è possibile e non ci sono limiti. E io invito l’ascoltatore a fare questo viaggio insieme a me», ci racconta.

La vittoria di Ninfea è il risultato di anni di dedizione e passione per la musica. Cantante fin da quando era bambina e compositrice dall’adolescenza: «Ho iniziato a cantare nel coro quando avevo sette anni, più o meno. Poi ho cominciato a studiare canto intorno ai quattordici anni, perché dal momento che scrivevo moltissimi testi ho pensato che mi sarebbe stato utile acquisire la tecnica che mi avrebbe anche consentito anche di cantarli».

Ha cominciato studiando canto lirico, ma si dichiara innamorata del cantautorato italiano: Dalla, De André e il più contemporaneo Ermal Meta, col quale peraltro sogna di collaborare. L’amore che Ninfea ha sempre coltivato per l’arte musicale è un amore profondo, che l’ha portata ad attirare i riflettori su di sé su uno dei palcoscenici più prestigiosi d’Italia e a sognare di salire in un futuro prossimo anche sul palco dell’Ariston.

«Definirei il mio stile come una sorta di pop elettronico che traspare anche dal brano col quale ho vinto, nato da una mia idea che è stata poi sviluppata al 1901 Studio di Alzano Lombardo con i miei produttori Francesco James Dini, Luca Belotti e Mirko Bruno».

La giuria, composta da figure di spicco del panorama musicale italiano, ha riconosciuto in Ninfea una voce inedita nella musica contemporanea. Con la sua vittoria, la giovane artista si è aperta la strada a nuove entusiasmanti opportunità. Il 2024 la vedrà infatti protagonista infatti di un tour nazionale e dell’uscita del suo primo album. A breve, inoltre, uscirà un EP che conterrà le canzoni da cantare nelle sei date del tour nazionale che si è conquistata vincendo il concorso.

Nonostante la giovane età, Asia dimostra una certa maturità anche nel gestire i feedback e le critiche anche sui social: «Cerco di rimanere attiva su Instagram e faccio anche cover su YouTube. E in generale credo che il pubblico sia il miglior strumento per capire quanto possa piacere quello che fai. Poi cerco sempre di creare un equilibrio tra ciò che piace a chi mi ascolta. Sicuramente il mio obiettivo è di continuare a fare musica ed esibirmi in palcoscenici sempre più ampi e mi impegno al massimo per riuscire a farlo». In un mondo musicale animato dalla frenesia di inseguire il successo a tutti i costi, anche a costo di bruciare il talento, Ninfea rappresenta una boccata d’aria fresca, di autenticità e di dolcezza che, visti i tempi, non guasta.

L’abbiamo sottoposta alla nostra rubrica #cult. Un libro, un disco, un film e un viaggio che siano stati importanti nel definire il suo percorso di crescita personale e artistica.

#libro
Un libro che amo molto si intitola «Non è colpa tua» di Mark Wolynn: è un libro di crescita spirituale molto particolare, che parla dei traumi familiari che le persone si portano dentro e di come tendano a tramandarsi e che dà una chiave di lettura per superarli. Mi ci rispecchio molto.

#disco
Sicuramente «Vietato Morire» di Ermal Meta che, come dicevo, è uno degli artisti che amo di più e che per me è stato di grande ispirazione.

#viaggio
Diciamo che mi piacciono molto i viaggi nelle mete estive perché sono un’amante del mare, ma se devo sceglierne uno ti dico sicuramente quello che ho fatto in Toscana per partecipare ad un altro contest in cui anche in quel caso sono riuscita a portare a casa la vittoria.

#film
Guardo di tutto, ma in particolare adoro i documentari sui concerti perché ti permettono di vedere il dietro le quinte, i rituali degli artisti prima di salire sul palco. Io, per esempio, faccio meditazione, mi aiuta a rilassarmi e a concentrarmi sul presente. Ti dico quindi «Shawn Mendes: In Wonder».

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