La storia musicale della città di Bergamo è densa di grandi figure che hanno solcato i mari del mondo, dirigendosi verso nazioni lontane e portando il nome della patria natia aldilà delle Alpi e degli Appennini.
Sono figure che hanno segnato un percorso verso il futuro della grande musica: pensiamo a Gaetano Donizetti, che ha portato la severa scrittura tedesca del suo maestro Mayr, insieme ovviamente al grande spirito italiano per la ricerca della melodia, verso le grandi città e palcoscenici di tutta Europa, o anche il clusonese Giovanni Legrenzi, maestro di cappella di San Marco a Venezia il cui talento ha riscosso successo aldilà dei confini nazionali.
Da musicista, gli autori bergamaschi mi hanno sempre affascinato fin da piccolo, quando ho avuto l’opportunità di ascoltare le opere di Donizetti e Mayr nella mia città, ma anche le recenti scoperte sono state un vero colpo di fulmine: è questo il caso di Pietro Antonio Locatelli, a cui mi sono avvicinato negli ultimi anni, avendo l’opportunità di ascoltare alcune sue composizioni da un disco. È stato un amore «a primo ascolto».
Ed è proprio per ricordare e far meglio conoscere la sua figura che si delinea il concerto in programma il prossimo 19 dicembre alle ore 20, presso il Teatro Sociale di Bergamo dal titolo «Pietro Antonio Locatelli: il Virtuoso – il Poeta». Organizzato dalla Fondazione Vittorio Polli ed Anna Maria Stoppani, con il patrocinio di Regione Lombardia, della Provincia di Bergamo e del Comune di Bergamo, vedrà protagoniste diverse pagine del violinista e compositore bergamasco, eseguite dalla grande violinista Isabelle Faust insieme al prestigioso ensemble Il Giardino Armonico, sotto la direzione del M° Giovanni Antonini.
Chi è Pietro Antonio Locatelli?
Nato a Bergamo nel 1695, è stato uno dei più importanti compositori e violinisti italiani del XVIII secolo. Tra il 1711 e il 1723 visse a Roma, dove probabilmente conobbe Arcangelo Corelli. Dall’anno seguente si spostò in Germania per seguire il suo protettore, Mons. Camillo Cybo, per poi trasferirsi definitamente ad Amsterdam dal 1729 fino alla sua morte, nel 1764.
Fu autore di numerose pagine destinate al proprio strumento, pagine nelle quali lo spiccato virtuosismo la fa da padrone. In particolare i celebri «Capricci», scritti come cadenze dei suoi concerti «Op.III», i quali annunciano e talvolta superano il virtuosismo dei più famosi «Capricci» di Niccolò Paganini.
Non mancano, però, pagine di estremo lirismo, come il «Concerto Grosso Op.VII No.6 “Il Pianto di Arianna”», nel quale la vena poetica del compositore fa la sua comparsa: incastonandosi in quel lungo filone di tradizione che dal celebre «Lamento» di Claudio Monteverdi su testo di Ottavio Rinuccini (incentrato sul dramma di Arianna abbandonata dall’amato Teseo), prosegue ininterrotto nei secoli, il «Concerto» di Locatelli si pone come anello di congiunzione tra gli esperimenti poetici di Vivaldi e il rigore del concerto grosso di Corelli divenendo un precursore di quello «stile sensibile» che, sul finire del 1700 darà poi origine alle prime luci del Romanticismo tedesco.
Il concerto del prossimo 19 dicembre proporrà diverse pagine di Locatelli: oltre al già citato «“Pianto di Arianna”», verranno eseguiti quattro Concerti tratti dall’«Op. III “L’Arte del Violino”» (No. 2, No. 10 e No. 11) e il «Concerto grosso Op.I No. 11». Inoltre, l’evento sarà registrato dall’etichetta Accentus Musicus per un videodocumentario dedicato al compositore, commissionato da ARTE.
Importante, a tal proposito, è la collaborazione con la Fondazione Teatro Donizetti, che ha concesso lo spazio del Teatro Sociale per presentare questo importante progetto sulla figura di Locatelli: «Col festival “Donizetti Opera” – dichiara Giorgio Berta, Presidente della Fondazione Teatro Donizetti, da anni valorizziamo la portata rivoluzionaria di Gaetano Donizetti nella storia del teatro musicale, esperienza che ci fa guardare con estremo favore alle iniziative della Fondazione Polli Stoppani dedicate a Pietro Antonio Locatelli, che nella storia del violino è stato altrettanto importante, e che ancora una volta riconferma la centralità di Bergamo nella cultura italiana».
I protagonisti
Queste pagine, di una notevole densità e complessità espressiva necessitano però, per essere vissute, di grandi interpreti: i protagonisti sul palcoscenico del Teatro Sociale il prossimo 19 dicembre sono nomi internazionali, che hanno fatto e stanno costruendo la storia della prassi «storicamente informata», cioè la tendenza a riprendere una prassi esecutiva storica, propria del periodo in cui i brani eseguiti furono composti.
L’ensemble Il Giardino Armonico è uno dei più noti e apprezzati ensemble specializzati nell’esecuzione con strumenti originali, il cui repertorio è incentrato soprattutto sulla musica del Sei e Settecento. Il suo direttore, il M° Giovanni Antonini, è tra i fondatori, nonché direttore stabile dal 1989. Collabora con importanti figure del panorama nazionale e internazionale e propone concerti in tutto il mondo.
Altra grande figura di spicco è la violinista Isabelle Faust, artista di fama internazionale. Dotata di grande talento naturale (ha vinto in giovane età il rinomato «Concorso Leopold Mozart» e il «Concorso Paganini») ha suonato fin da subito e regolarmente con le principali orchestre del mondo e collaborato con grandi direttori d’orchestra. Faust riesce sempre a porsi nei confronti della partitura in modo meticoloso e preciso, considerando il contesto storico, gli strumenti storicamente appropriati per potere eseguire il brano e la massima autenticità possibile, secondo uno stato di conoscenza contemporaneo, riuscendo così a portare alla luce e ad eseguire con passione il repertorio di tanti autori diversi.
Quello del 19 dicembre è un progetto che coinvolge, capace di avvicinare il pubblico, soprattutto quello giovane, a questi importanti eventi: «Nella musica di Locatelli – afferma Giovanni Antonini, direttore dell’ensemble Il Giardino Armonico – come del resto in tutta la musica barocca, è importante l’approccio esecutivo che può davvero cambiare il discorso e anche l’attrattiva nei confronti di questo repertorio. Per i giovani è importante conoscere la musica del passato per poter comprendere quella presente, che conserva i principi che derivano direttamente dal barocco».
Un concerto per solidarietà
La finalità della Fondazione Vittorio Polli ed Anna Maria Stoppani, da anni attiva in questo settore, è quella di adoperarsi in modo concreto e produttivo in due ambiti di azione: il sostegno alla persona – con particolare attenzione agli anziani, alle donne, ai bambini ed alle famiglie in difficoltà – e la promozione della cultura. Così, anche questo importante evento musicale diventa l’occasione per portare all’attenzione del pubblico le tematiche che più stanno a cuore alla Fondazione.
Il ricavato dalla vendita dei biglietti, escluse le spese vive, sarà devoluto in beneficenza a sostegno di 4 prioritari progetti individuati dalla Fondazione stessa: il programma degli aiuti alimentari della Fondazione Polli Stoppani, a favore delle fasce più fragili della popolazione di Bergamo e provincia; l’assistenza e il supporto ai minori affidati ai Servizi Sociali del Comune di Zogno; le attività di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione dell’associazione Progetto Itaca di Bergamo a favore di persone che soffrono di disagio mentale e alle loro famiglie ed infine lo sviluppo di progetti di carattere sociale per il territorio bergamasco a cura della Pro Loco di Bergamo. «La Fondazione Polli Stoppani – afferma l’avv. Daniele Turani, Presidente della Fondazione – desidera ringraziare tutti colore che, oltre ad assistere a un evento straordinario, contribuiranno a diffondere la cultura della solidarietà e del sostegno ai più fragili».
I biglietti per assistere al concerto sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro Donizetti in Piazza Camillo Benso Conte di Cavour, 15 a Bergamo, da martedì a sabato dalle ore 13.00 alle ore 20.00 e online su vivaticket.com. La Fondazione Polli Stoppani, inoltre, ha deciso di riservare agli studenti del Conservatorio di Bergamo biglietti ridotti per i posti al Terzo Ordine al prezzo di 12 euro, seguendo questa opzione all’atto di acquisto dei biglietti.