Due realtà formative che, unite in un unico percorso comune, festeggiano i loro risultati aprendosi alla città: è il Festival «TONO» del Politecnico delle Arti di Bergamo (in collaborazione con la Fondazione Teatro Donizetti), giunto quest’anno alla sua seconda edizione, che mette in mostra le due anime che formano il polo di alta formazione della città, ovvero il Conservatorio «Gaetano Donizetti» e l’Accademia di Belle Arti «Giacomo Carrara».
La rassegna, in programma dal 5 all’11 febbraio, proporrà nella città diversi appuntamenti – tutti aperti alla comunità e ad ingresso gratuito – nei quali i docenti, studenti e studentesse del Politecnico (insieme anche ad ospiti di fama internazionale) daranno vita ad esperienze uniche che uniranno l’arte e la musica. Gli appuntamenti in programma saranno proposti in tre luoghi significativi per l’arte e la cultura bergamasca: la sede dell’Accademia di Belle Arti, il Teatro Donizetti e lo spazio Daste, luogo di incontro tra diverse esperienze artistiche.
Ma perché «TONO»? «Il festival “Tono” – sottolinea Daniela Giordano, direttrice del Politecnico delle Arti - già dal suo nome dimostra la sinergia tra i mondi artistici dell’arte figurativa e quella musicale, ovvero il tono riferito al colore e alla tonalità musicale. Questa iniziativa rappresenta un’occasione, per la nostra nuova istituzione, per aprirsi alla città e mostrare la sua unicità. Gli appuntamenti di questa nuova edizione sono ricchi e stimolanti, soprattutto per i nostri studenti, che avranno la possibilità di crescere e di vivere esperienze importanti». «Le mostre, le proiezioni, le performance, i concerti e i seminari in programma – spiega il vice direttore del Politecnico delle Arti con delega alla direzione dell’Accademia di Belle Arti «G.Carrara» Claudio Musso – riescono ad interpretare e a diffondere l’interdisciplinarietà che il nostro Politecnico coltiva quotidianamente, con un continuo scambio di esperienze tra studenti. Il pubblico, grazie alle attività aperte, potrà inoltre scoprire da vicino il lavoro, la produzione e la didattica che ogni giorno viene svolta all’interno delle due sedi. Stiamo quindi parlando di una costellazione di eventi che restituiscono uno spaccato significativo della nostra realtà, un contenitore di sperimentazione reso possibile dal continuo e incessante scambio di conoscenze tra i nostri docenti e i nostri studenti».
Il tutto in un contesto di continua crescita per il polo di alta formazione. «Il Politecnico – spiega Giorgio Berta, direttore del Politecnico delle Arti – si afferma sempre di più come un centro di eccellenza, grazie anche alle numerose sinergie siglate sul territorio, a partire dalla Fondazione Teatro Donizetti con cui stiamo ottenendo risultati importante».
Il programma
Per la seconda edizione, il festival arricchisce la propria offerta con una serie di appuntamenti che uniranno performance artistica, seminari, concerti e incontri. Il taglio del nastro avverrà mercoledì 5 febbraio con un evento mattutino: alle 10, presso l’aula B1 dell’Accademia di Belle Arti, verrà proposto l’incontro « Bright Ecologies » curato dal duo formato da dalle 19 alle 23), presso lo spazio Daste, verrà proposta una serata di live media dal titolo « Sound Undesign4 », a cura di Riccardo Benassi e realizzata dagli studenti e dalle studentesse del Politecnico delle Arti in un mix tra arte e musica. In programma per tutta la durata del festival ci sarà una mostra degli studenti e studentesse dell’Accademia di Belle Arti, ospitata presso la sede storica di Piazza Carrara e allestita dal 5 all’11 febbraio con apertura dalle 10-18, esclusa la domenica.
Sempre nell’Accademia di Belle Arti, il 5, il 6 e il 7 febbraio (Aula 1, ore 11-15), si svolgerà un seminario di modellazione 3D attraverso l’utilizzo del software Blender Geometry Nodes a cura di Daniele Maffeis: la partecipazione al seminario è gratuita, ma la prenotazione è obbligatoria via mail.
Il concerto di inaugurazione dell’Anno Accademico
Giovedì 6 febbraio, alle 20.30 al Teatro Donizetti (ingresso libero, ma prestazione obbligatoria sulla piattaforma Eventbrite), l’Orchestra del Conservatorio «Gaetano Donizetti» sarà protagonista del concerto d’inaugurazione dell’Anno Accademico : sul palco ci sarà anche il soprano Erica Artina e il pianista e direttore d’orchestra di fama mondiale Alexander Lonquich, che per la prima volta dirigerà un’orchestra composta da non professionisti. Il programma attraverserà due secoli di storia della musica, con brani di Mozart (Da «Le nozze di Figaro» «Dove sono i bei momenti» e il «Concerto per pianoforte e orchestra n. 20 in re minore, K 466», Schubert («Concerto per pianoforte e orchestra n. 20 in re minore, K 466») e Strauss («Morgen, op.27 n.4»).
L’appuntamento del 6 febbraio, per gli studenti e le studentesse del Conservatorio, è sicuramente quello più atteso: la possibilità di relazionarsi e confrontarsi con un musicista di alto profilo come Alexander Lonquich è per loro una grande occasione di crescita professionale. Un’emozione che toccherà da vicino anche Erica Artina, allieva della professoressa Gabriella Sborgi e terza classificata al «Premio Nazionale delle Arti»: «L’esperienza del Premio – afferma Erica – è stata arricchente: ho avuto modo di confrontarmi con altri colleghi molto talentuosi, con i quali si è stretto fin da subito un ottimo rapporto».
Il Conservatorio di Bergamo, per Erica, è una seconda casa: «Ho trascorso 12 anni in Conservatorio e sicuramente un pezzo di me rimarrà in queste aule alla fine del mio percorso di studi». «Al concerto d’inaugurazione dell’Anno Accademico parteciperò con due brani. Il primo è il recitativo-aria di Contessa “E Susanna non vien…dove sono i bei momenti”, tratta da “Le Nozze di Figaro” di Mozart: incarna un forte sentimento di rivalsa nei confronti del Conte, mettendo in luce un animo nobile e forte di una donna che lotta per il suo amore. Il secondo brano è invece di Richard Strauss, ovvero il lied (canzone vocale tedesca, ndr) “Morgen”, tratto dall’op. 27: rappresenta la descrizione estatica di un nuovo giorno, in cui due innamorati saranno riuniti e finalmente felici». Anche per Erica l’emozione di esibirsi sul palco bergamasco è molta: « sono elettrizzata: è per me un onore poter calcare un palco che ha visto grandissimi artisti cimentarsi in alcune delle pagine più belle della storia della musica ».
Gli altri eventi
Dopo il concerto al Teatro Donizetti, il calendario del festival riprenderà l’8 febbraio, dalle 16 alle 18. In Accademia sarà il turno di « Slegati », un percorso di azioni e performance dal corso di Tecniche Performative a cura di Marcella Vanzo. Il 9 febbraio, negli spazi di Daste, il protagonista sarà il dipartimento Pop-Rock del Conservatorio, i cui docenti e studenti proporranno in un concerto un programma che spazierà dal pop al rock, fino al contemporaneo e cantautorato italiano.
Si proseguirà il 10 febbraio (alle 16 in aula B1), nuovamente nella sede dell’Accademia di Belle Arti, con la lezione aperta « Ancora un’eterotrofia: lo studio dell’artista », a cura del docente di Antropologia culturale Giacomo Mercuriali, dedicato al contesto dello studio dell’artista ed alla sua dimensione attraverso l’attualità del nostro tempo. Gli ultimi due appuntamenti saranno nuovamente caratterizzate dall’arte: sempre in Accademia, l’11 febbraio (ore 11, aula B1), l’attenzione sarà rivolta all’« Arte nello spazio sacro »: la riflessione, curata da Maria Grazia Recanati, avverrà in dialogo con Don Giovanni Gusmini, teologo e direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Bergamo. Nel pomeriggio dello stesso giorno (ore 18), presso il cinema di Daste «Lo Schermo Bianco», verrà proiettato il film « Dentro Caravaggio », con la regia di Francesco Fei: il regista sarà presente e dialogherà con Maria Grazia Recanati.