Sulla questione “concerti dal vivo” è grande la confusione sotto il cielo. A mettere tutte in fila le norme sulla musica live volute dal governo a partire dal 15 giugno il rischio è quello di perdere l’orientamento: musica sì, ma senza cibo e bevande, a meno che un locale non sia classificato come ristorante. A quel punto valgono le regole della ristorazione. Ma se sei seduto su una sedia non puoi bere quello che invece bevi seduto al tavolo e il concerto no, non si può fare, a meno di non aspettare giugno inoltrato, perché potrebbe cambiare ancora qualcosa.
“È una giungla, ed è vero che il prossimo 15 giugno potrebbe cambiare tutto un’altra volta” commenta Luca Borsetti, direttore artistico della Latteria Molloy di Brescia e del progetto “Le domeniche d’essai”. Lo abbiamo raggiunto per farci raccontare come funziona e cosa si propone di fare.
“Quello che stiamo avviando è un processo che parte oggi, ma durerà ancora qualche mese. C’è un enorme interesse sul progetto: la filiera musicale capisce che può essere una soluzione reale e sostenibile, soprattutto perché si tratta di un programma che integra la normale concezione del live, non la sostituisce. Ma soprattutto è una strada che stiamo testando con il pensiero anche a settembre e a ottobre. Davanti a noi abbiamo un autunno in cui i locali saranno ancora probabilmente a numero ridotto di ingressi e abbiamo bisogno di pensare a una modalità di fruizione che possa essere utilizzata fino al post pandemia. Cioè fino a quando non ci sarà un vaccino efficace e potremo tornare a riempire i club”.
Come funziona
Il format “Le domeniche d’essai” riprende l’idea, promossa qualche settimana fa da Latteria Molloy e Off Topic di Torino, di “DeLIVEry”, cioè il live a casa. Un artista si esibisce in una diretta streaming trasmessa da più locali in contemporanea e online su DICE TV, piattaforma partner del progetto. Il pubblico partecipa acquistando un box (food, drink o artistico) presso una delle realtà aderenti, richiedendolo da casa, con la possibilità di ritirarlo in versione take away o di consumarlo sul posto.
Acquistando il box si ottiene un link web univoco per accedere al contenuto live. La performance infatti è esclusiva, concepita come una vera e propria “prima e unica visione”. Il progetto è ambizioso e vuole essere un modello per una nuova filiera legata alla musica live. Il ricavato dalla vendita dei box sarà suddiviso in percentuali che sosterranno tutte le parti coinvolte: l’artista, i tecnici, la piattaforma e il locale.
L’idea, spiega Luca Borsetti, “è nata dopo l’esibizione di Alberto Ferrari per il progetto #stayOn pubblicato sulla pagina di Latteria, un live visto da 98 mila persone con migliaia di commenti emozionati”. Tuttavia non tutti gli artisti rispondono allo stesso modo alla proposta. “In effetti – continua Luca – stiamo riuscendo a lavorare principalmente con artisti della vecchia guardia, perché non è facile dare vita a un contenuto intimo, a una performance efficace pur lontani dal pubblico. È complesso e ammetto che alcuni artisti ci dicono proprio che non riescono a partecipare. Nel live di Alberto Ferrari capivi la differenza, lì emergono i fuoriclasse, coloro che sono capaci di emozionare anche a distanza e chi è abituato a una gavetta vera oggi è più predisposto a mettersi in gioco in queste nuove forme”.
Non è semplice nemmeno definire la questione legata ai ticket, come sottolinea Luca: “Stiamo lavorando, e con noi anche i nostri partner, per trovare la modalità di un ticket virtuale che si distrugga dopo l’uso”.
I locali e il calendario
Capofila del progetto è Casa Molloy, che inizia il suo percorso sul web chiamato Molloy Experience, a cui si uniscono il circolo l’Arci Alberodonte di Rodengo Saiano – da anni centro nevralgico di arte e cultura nella provincia di Brescia – e lo Spazio Polaresco di Bergamo, attualmente gestito da Doc Servizi, uno dei punti di riferimento per la cultura indipendente in città.
Il primo appuntamento de “Le domeniche d’essai” sarà il 7 giugno alle ore 21.30 con il concerto del cantautore bresciano Alessandro Sipolo, mentre il 14 giugno sarà il turno di un altro artista bresciano, Ettore Giuradei.
Per vedere il live sarà obbligatorio acquistare il box presso i locali aderenti al progetto, seguendo le istruzioni che verranno date sulla pagina ufficiale dell’evento.
Presentare (per spiegare)
Ogni serata sarà introdotta da Jean Luc Stote, storica voce di Radio Onda d’Urto, che affronterà ad ogni appuntamento una delle lacune del mondo artistico, come spiega Luca: “Durante questa quarantena io e Jean Luc ci siamo sentiti spessissimo al telefono, parlando di tutto ciò che stava capitando a questo mondo musicale che si è riscoperto improvvisamente tanto fragile. Così abbiamo pensato che lui fosse la voce perfetta per raccontare ad ogni data una parte di queste mancanze, da un banale codice Ateco, alle aliquote di Iva e Siae. Lui è la figura perfetta per esprimere anche questo desiderio di lotta, per spiegare cosa vogliono chiedere i club d’Italia e gli addetti del settore in questo momento. Quasi tutti noi abbiamo firmato anche il documento del La musica che gira, perché le istanze sono simili”.
“Se ci fosse un secondo lockdown – continua Luca Borsetti – i club morirebbero, punto. Non si può reggere un altro salto di stagione, tanto più perché non esistendo per nessuno, non abbiamo diritto a forme di sostentamento”.
Perché “d’essai?”
“Il titolo nasce proprio in omaggio al cinema francese. Perché anche noi ci sentiamo dei luoghi di cultura da proteggere, considerare e tutelare in maniera specifica”. Una delle battaglie che Molloy e altre realtà musicali italiane stanno portando avanti “tramite la rete dei Club di KeepOn Live, è la proposta di riconoscere il circuito dei locali che fa musica d’autore inedita, paritaria ai Cinema d’Essai in Francia”.
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