Le grandi storie ci raccontano sempre qualcosa di nuovo, qualche esperienza in più che, in una lettura precedente, ci era sfuggita. È il perseverare in una tradizione importante, alla ricerca di un “bello” e nella valorizzazione di quello che si ha “in casa” che ci porta a riscoprire, di volta in volta, qualcosa di nuovo e di meraviglioso.
La storia che vogliamo raccontare oggi non nata da pochi giorni, ma ben molti anni fa, e anche quest’anno stupisce ed incanta per i suoi aneddoti capaci di stregare il pubblico. La «Rassegna Organistica dell’Isola Bergamasca» è pronta a festeggiare la sua 23esima edizione con un ricco calendario di appuntamenti, con l’obiettivo di valorizzare i gioielli che la parte di provincia compresa tra il Brembo e l’Adda è capace di offrire. «La rassegna è nata dalla volontà di rendere nota l’esistenza di un patrimonio di organi che pochi conoscevano nel loro valore e nelle loro possibilità artistiche, oltre che liturgiche – spiega il presidente di PromoIsola Silvano Ravasio – Abbiamo voluto sottolineare la valenza culturale di questi strumenti non solo agli appassionati, ma anche ai curiosi che si sentivano e si sentono oggi attratti delle possibilità espressive dell’organo, lo strumento “regale” per eccellenza quando si parla di musica».
La valorizzazione degli strumenti parte, in primis, da un’attenta cura: in ciò va riconosciuto il lavoro enorme degli artigiani che permettono l’uso in ottime condizioni di questi strumenti per poi, ovviamente, dare spazio alla musica, presentando al pubblico musicisti di fama internazionale, proponendo pagine di grande interesse, insieme a chicche poco conosciute da valorizzare. La cooperazione tra gli enti che fanno cultura è poi un aspetto importante per arricchire le proposte musicali e questo la «Rassegna Organistica» lo sa bene: «Nella proposta musicale ci siamo avvalsi, come avviene in queste ultime edizioni, anche della collaborazione di Fabio Amigoni, appassionato promotore della International Organ Concert Series che, da anni, si tiene alla consolle dell’organo inglese T. C. Lewis della Chiesa del Seminario del P.I.M.E. di Sotto il Monte, strumento da lui fortemente voluto. La sua comprovata conoscenza e competenza di quanto avviene, in particolare, nel contesto organistico anglosassone e nordamericano ci hanno dato l’opportunità di arricchire il già interessante collage musicale di questa edizione con un ulteriore elemento di elevato pregio», conclude Stefano Bertuletti, il direttore artistico della rassegna.
L’edizione di quest’anno ricorda la figura di Gisella Locatelli, moglie del presidente di PromoIsola Silvano Ravasio, personalità «defilata con negli occhi la passione per la musica» .
Il concerto inaugurale a Locate
La rassegna sarà inaugurata sabato 14 settembre, alle ore 21, con il primo appuntamento sull’organo Luigi Balicco Bossi 1900 della Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonino Martire a Locate Bergamasco (nel comune di Ponte San Pietro): alla consolle dello strumento si esibirà il giovane organista bergamasco – nativo di Caprino – Riccardo Malighetti. La sua formazione è internazionale: «Ho iniziato studiando il pianoforte, per poi approfondire l’organo solo successivamente. Dopo gli studi a Bergamo con Luigi Panzeri, ho proseguito a Bologna sotto la guida del M° Andrea Macinanti e poi a Berlino, dove tutt’ora vivo, studiando con Paolo Crivellaro. Attualmente continuo ad approfondire i miei studi presso le facoltà di Kirchenmusik e di Alte Musik dell’Universität der Künste a Berlino».
In qualità di organista e clavicembalista, Malighetti ha partecipato a molti festival e rassegne di caratura internazionale - Germania, Svizzera, Italia - ma l’amore per la propria terra lo riporta spesso a confrontarsi con il repertorio del proprio territorio. Da questo punto di vista, il programma proposto per Locate è significativo, grazie anche alla natura stessa dello strumento: «L’organo Balicco Bossi 1900 guarda alla scuola organaria della seconda metà dell’Ottocento dei Bossi, con un forte richiamo alla tradizione: rappresenta infatti uno strumento versatile, sul quale si possono proporre pagine di autori molto differenti tra loro», conferma il musicista.
L’interessante programma spazia infatti tra secoli e stili differenti: a partire da pagine di respiro cembalistico - come la «Chaccone» di Caspar Ferdinand Fischer o la «Toccata con lo scherzo del cucco» di Bernardo Pasquini – per arrivare al genio di Johann Sebastian Bach («Concerto in Re minore BWV 974») e a Mozart (con la «Fuga K 401» e la «Leipziger Gigue K 574»), e giungere poi al pieno dell’Ottocento italiano con Gaetano Valeri («Marcia» per organo), Giovanni Morandi («Elevazione» in sol maggiore) e il bergamasco Padre Davide da Bergamo («Sinfonia col tanto applaudito inno popolare»). Ma Padre Davide non è l’unica presenza bergamasca del programma. Malighetti proporrà, nel concerto, anche le «Due Sonate» per organo del compositore di Gromo Antonio Gonzales (1764 - 1830), insegnante di cembalo (al tempo sinonimo di pianoforte) di Gaetano Donizetti presso le «Lezioni Caritatevoli» fondate nel 1806 da Mayr, nonché a lungo organista della Basilica di Santa Maria Maggiore. «Gonzales, appartenente al mondo del bel canto di Mayr, rappresenta per me il modo per connettermi al mio territorio, in linea con la tradizione di quello che è stato, valorizzando e conoscendo la storia dalla quale arriviamo musicalmente», conclude Malighetti.
Gli altri concerti in programma
Dopo il “taglio del nastro” a Locate, gli appuntamenti proseguiranno sabato 21 settembre alla Chiesa Parrocchiale di S. Andrea Apostolo a Suisio, dove sarà ospite il quartetto di Ottoni Fantabrass Quartett , affiancato dall’organista bergamasco Gianluca Maver all’organo Giovanni Giudici 1856. I musicisti, già ospiti della «Rassegna Organistica» nelle edizioni precedenti, proporranno un interessante viaggio attraverso secoli di storia della musica europea. Dalle danze anonime del XV e XVI secolo si arriverà a Padre Davide da Bergamo e a Giovanni Morandi, per addentrarci di seguito nel Novecento e nel mondo operistico – con pagine di Mascagni, Cilea e Puccini, ricordandone i cento anni dalla morte – e concludere con l’«Uccello di Fuoco» di Stravinskij.
Il 28 settembre, nella Chiesa del Seminario P.I.M.E di Sotto il Monte Giovanni XXIII, alla consolle dell’organo T.C. Lewis 1911 si esibirà la giovane organista americana Katelyn Emerson – già affermatissima a livello internazionale – in un viaggio a cavallo tra Ottocento, Novecento e repertorio contemporaneo. In programma musiche di Laurin, Ad Wammes, Stanford, Saint-Saëns, Parker, Bariston, Alain. L’evento è realizzato in collaborazione con la rassegna «International Organ Concert Series - Organo Lewis».
Il 5 ottobre sarà il turno di Francesca Ajossa, che si esibirà sull’organo Giacomo Locatelli opera 73 del 1886 della Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo di Chignolo d’Isola. L’artista incanterà il pubblico con pagine di Bach («Concerto in la minore BWV 593»), Mendelssohn («Sonata no. 4 op. 65»), Hindemith («Sonata II» per organo) e Van Oortmerssen («Nun ruhen alle Wälder» e «Rondeau Reconstruction»), oltre a due composizioni inedite di Vincenzo Petrali («Versetti per il Chirie» e «Suonata per l’Intavolatura»).
Conclude la rassegna il concerto del 19 ottobre presso la Chiesa Parrocchiale di Sant’Alessandro Martire a Capriate San Gervasio, nel quale saranno ospiti il baritono Giuseppe Capoferri accompagnato alla consolle dell’organo Piccinelli 1963 da Damiano Rota, in un programma che esplora il repertorio sacro (e non) a partire da Giulio Caccini fino a Mascagni, passando per Dubois, Bach, Schubert, Händel, Franck e Léfébure-Wély, alternando brani vocali a brani solo organistici.
Tutti gli appuntamenti saranno alle ore 21, con ingresso libero.