Una grande tela a cielo aperto celebrerà fino al prossimo 10 settembre a Lovere la bellezza e la ricchezza della musica italiana, con proiezioni luminose in pieno centro storico dedicate ai più grandi nomi e agli artisti che hanno portato il nome di Bergamo in tutto il mondo. «Il Borgo della Luce» – progetto dell’amministrazione comunale in collaborazione con il maestro Marco Lodola, che si è concentrato sul tema «dove la musica si fa pop art» – si gode il successo delle prime settimane e si prepara ad entrare nel vivo della programmazione con due appuntamenti imperdibili: il concerto tra pochi giorni di Ivan Cattaneo e l’esibizione del 10 agosto della cantante Sasha Torrisi.
L’iniziativa, inaugurata ufficialmente lo scorso 24 giugno nel corso della «Notte Romantica», ha infatti già ottenuto il plauso del pubblico, formato da affezionati visitatori e dai tantissimi turisti che in queste settimane si stanno godendo le vacanze sul Lago d’Iseo. Anche alcuni vip non hanno perso l’occasione di sottolineare la bellezza dell’iniziativa. Il primo è stato Red Canzian, storico bassista dei Pooh, che, sui social subito dopo l’inaugurazione, ha rinnovato l’invito a visitare Lovere. A lui e a tutti i Pooh è dedicata un’installazione luminosa proiettata sulla facciata dell’Accademia Tadini: «Chi fermerà la musica» non sarà quindi sicuramente uno dei Borghi più belli d’Italia.
Dopo Red Canzian, è arrivato negli ultimi giorni anche un altro invito speciale. Riccardo Zanotti, cantante e frontman dei Pinguini Tattici Nucleari (impegnati nel loro lungo tour negli stadi di tutta Italia), ha infatti postato sempre sui social una sua foto in Piazza Tredici Martiri, a pochi passi dalla rappresentazione luminosa della band bergamasca. «Si parla sempre di quanto è bello il Lago di Como ed è vero, ma il Lago d’Iseo è altrettanto spettacolare – ha scritto Zanotti –. Non so, soprattutto di sera mi mette una calma conciliatoria, utile in questi giorni di grandi paure ed eccitazioni. Qui sono a Lovere, proprio sotto la nostra proiezione in uno spettacolo di luci legato alla musica. Ve lo consiglio». Anche la moglie di Max Pezzali, la bresciana Debora Pelamatti, ha condiviso sui suoi profili, subito dopo l’inaugurazione dell’iniziativa, una storia con la proiezione dedicata al marito.
Oltre a proiezioni e social, a «Il Borgo della Luce» la musica prenderà davvero vita sabato 22 luglio con il concerto di Ivan Cattaneo, celebre cantautore italiano nato a Pianico e protagonista anche lui di una proiezione luminosa in Piazza Tredici Martiri. Un’occasione preziosa per ripercorrere la lunga carriera – nel 2025 si celebreranno i 50 anni di attività artistica – e vivere la poesia di un’artista che ha segnato, soprattutto negli anni Ottanta, la storia della musica italiana, anticipando tendenze, provocazioni e battaglie.
Un artista poliedrico – da sempre unisce alla musica l’amore per la pittura – che da anni vive lontano dal Sebino, ma che sabato tornerà nella sua terra d’origine per celebrare un legame mai interrotto, anzi più vivo e forte che mai. L’abbiamo intervistato per voi.
LA: Come stai innanzitutto Ivan?
IC: Sto benissimo, grazie. Sono sempre in giro e lavoro tantissimo, faccio concerti e serate. Fortunatamente siamo usciti dalla pandemia e abbiamo ritrovato il contatto con la gente, che ci era mancato tantissimo.
LA: hai compiuto da pochi mesi 70 anni. Un traguardo importante che impone delle riflessioni: hai più rimpianti o più voglia di guardare avanti?
IC: Senza ombra di dubbio la voglia di guardare avanti. Io vado avanti producendo idee, con la voglia di fare, anche se il mondo e i mezzi, soprattutto, sono cambiati. Io ho tanta voglia di fare dischi, ma oggi non li ascolta più nessuno. Siamo in un mondo in mano alle visualizzazioni e ai like, che a mio avviso sono molto riduttivi. Io sono abituato ai concept album e ai contenuti. Oggi mi muovo un po’ come un ponte tra Novecento e gli anni Duemila: sono un cantautore nato negli anni Settanta, sono esploso artisticamente negli anni Ottanta interpretando i successi degli anni Sessanta. E oggi sono ancora qui, felice di guardare sempre avanti!
LA: Ti sei definito in alcune interviste un «accumulatore seriale di idee». Su costa stai lavorando? Che direzione hai preso?
IC: Sto scrivendo molti video racconti. Sto dipingendo molti quadri e sto organizzando le mie prossime mostre. A ottobre avrò alcuni importanti appuntamenti, tra i quali esposizioni a Voghera, a Viadana e a Zurigo, al Cabaret Voltaire dove è nato il Dadaismo. Mi sto dedicando molto alla pittura e alle performance visive nelle gallerie d’arte.
LA: In quasi 50 anni di carriera, tu sei stato un grande innovatore. Come vedi la musica di oggi? Ci sono progetti validi o siamo fermi a 40 anni fa?
IC: Non voglio fare l’errore dei miei genitori che sostenevano che «la musica di oggi fa schifo», quando in verità ascoltavano i capolavori dei Beatles, ma oggi qualcosa di vero in questa frase c’è. In modo particolare nell’illusione che noto in certi ragazzi che pensano di fare il rap come musica di innovazione, quando invece questo genere è nato davvero 40 anni fa. Già Celentano infatti, negli anni Settanta, realizzò i primi pezzi rap e, anche io, nel 1891 produssi «Italian Slip». Tra 20 anni, ascolteremo i brani di oggi e saranno insopportabili perché privi di spunti artistici o di creatività. Ovviamente in mezzo a tanta negatività, ci sono dei progetti positivi. Penso a Dardust, un bravissimo pianista e produttore che ha fatto le ossa con me con l’album «Luna Presente» e che oggi lavora tantissimo e con grande qualità. Alcuni spunti interessanti ripeto, ma il resto è robaccia.
LA: Il tuo primo produttore Nanni Ricordi ti ha definito un «canta - pittore». Pittura e musica sono due grandi amori da sempre per te. Due linguaggi differenti e distinti che mantengono per te un’autonomia.
IC: Pochissimi artisti, soprattutto multimediali, sono riusciti nell’impresa di unire i due linguaggi. Credo che sia davvero difficile amalgamare questi due mondi. Sono infatti piani completamente diversi. La pittura è più libera ed è più immediata; la musica è più legata, soprattutto quella contemporanea, al mercato e ai gusti degli ascoltatori. La pittura ha quindi una libertà di espressione che non ha eguali. Battisti e Battiato, due geni della musica italiana, hanno provato a superare i confini nazionali, ma non ce l’hanno fatta: banalmente i testi in italiano sono stati un limite. Con l’arte pittorica questi ostacoli non ci saranno mai.
LA: Tra pochi giorni suonerai a Lovere, praticamente a casa. Che effetto ti fa? Che legame hai con il nostro territorio?
IC: Ho un legame molto forte con il nostro territorio. Sono infatti legatissimo a Pianico, il mio paese di origine. Voglio tornarci a vivere: ho acquistato una casa a venti metri da dove sono nato. Non è più la Pianico dei miei anni, degli anni Sessanta, ma alcuni miei coetanei per fortuna ci sono ancora. Voglio sicuramente trascorrere qui la mia vecchiaia (ride).
LA: Il nome della serata loverese sarà «Archeologie moderne». Inevitabilmente il pensiero va al tuo album di maggiore successo «Duemila60 Italian Graffiti». Sarà una serata revival?
IC: Racconterò un po’ la mia storia, leggerò poesie e fiabe. Sarà tutto molto improvvisato perché ogni mia serata voglio che sia unica, quasi irripetibile. Gran parte della serata sarà ovviamente un concerto con i miei più grandi successi: da «Bang Bang» a «Una zebra a pois», passando per «La bambolina che fa no no» a «Polisex», il mio pezzo più iconico: sono infatti stato il primo a parlare di amore fluido.
LA: Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 ha fatto nascere tantissime iniziative e ha consolidato progetti già storici, come «Il Borgo della Luce» di Lovere curato da un tuo grande amico: l’artista delle luci Marco Lodola.
IC: Marco è un amico da tanti anni. Condividiamo gli stessi galleristi e ci incontriamo spesso durante le mostre. A Lovere ha fatto un bellissimo lavoro! Ci siamo sentiti in questi giorni, ma purtroppo sabato non potrà esserci per il mio concerto, inserito proprio in un progetto che amplifica il messaggio della Capitale della Cultura. Vi aspetto!
In occasione del concerto di Ivan Cattaneo di sabato 22 luglio e dell’appuntamento con Sasha Torrisi fissato per giovedì 10 agosto, il lungolago sarà pedonalizzato dalle 20.30 alle 24 circa. Tutte le informazioni sul progetto «Il Borgo della Luce» e tutti i dettagli delle iniziative in programma a Lovere per questi mesi estivi sono disponibili sul sito di Lovere Eventi.