Sei concerti e altrettanti viaggi musicali nelle culture musicali del mondo. È questo il programma di Musica ItinerArte, rassegna che si terrà che ogni venerdì fino al 13 agosto, e porta il suono del mondo in diversi luoghi della città e delle sue frazioni, secondo una formula già testata con successo per la quale sono arte e cultura ad avvicinarsi allo spettatore e non viceversa.
Si inizia saltellando qua e là nella cultura musicale europea, spaziando fra Paesi e tempi storici, con la musica popolare come comune denominatore della serata. Poi si attraversa la Manica, con un confronto non consueto fra il folk irlandese e quello inglese e infine ci si imbarca oltreoceano alla scoperta del Canada e degli Stati Uniti. Le sonorità sudamericane caratterizzano il quarto appuntamento in programma, l’ultimo di luglio, per poi rientrare, con le due date di agosto in Europa, o ancor meglio in Italia, alla scoperta di un gioiello della musica cantautorale nostrana capace di far viaggiare, grazie alla magia di un vinile che gira.
A svolgere il ruolo di guida, maestro, musicista e narratore in ogni serata è Claudio Morlotti, polistrumentista bergamasco, fondatore del Gruppo studio musica popolare che vive con i piedi e le mani immerse nella musica etnica e folk fin da quando era giovanissimo.
“Ormai sono 40 anni che studio e faccio ricerca in questo ambito, avendo al mio fianco negli anni tanti altri artisti di musica leggera, popolare, folk, etnica e jazz, perché a pensarci bene il concetto stesso di ‘popolare’ è molto vasto e abbraccia tutti quei generi popolari amati dalle persone, oltre a quelli capaci di rappresentare una cultura” racconta Morlotti. Una passione a cui si unisce, quasi inevitabilmente, quella per la musica cantautore e infatti, lo scorso anno una rassegna simile era stata proposta ad Alzano Lombardo come un viaggio fra i testi e i suoni dei più amati cantautori italiani.
“L’anno scorso le norme sanitarie da rispettare ci hanno dato l’idea di sparpagliare gli appuntamenti musicali in tante aree diverse della città – spiega l’assessore Mattia Baldis – questa formula è piaciuta molto e abbiamo pensato di riproporla in quest’occasione con altrettanti piccoli concerti itineranti da circa un centinaio di posti l’uno. Da qui è nato anche il nome di Musica ItinerArte”.
L’Europa che canta
Venerdì 9 luglio il viaggio comincia al parco di Montecchio, cuore verde di Alzano Lombardo e Morlotti racconta: “Sarà soprattutto un viaggio nel tempo, oltre che fra le varie nazioni. Mi permetterò di spaziare fra Seicento e Ottocento, ma senza seguire un andamento cronologico rigido. Mi piace l’idea di prendere spunto dalla storia della musica popolare liberamente, seguendo un gusto personale e soprattutto, poiché sarò da solo sul palco, concentrandomi molto sulle canzoni, più che sui ritmi”.
Music speaks English!
Sul sagrato della Chiesa d’Agri, venerdì 16 luglio, la musica parla inglese, lingua musicale per eccellenza, capace di sposare quasi ogni stile per la sua malleabilità e per quell’incredibile capacità di accoppiarsi perfettamente con le note di un brano.
“L’Irlanda, se ci pensiamo, si è liberata dal dominio inglese relativamente poco tempo fa – spiega Morlotti – prima di quel periodo lo scambio musicale fra il folk irlandese e la tradizione inglese era continuo, sia in termini di influenze che di cantautori che passavano da un’isola all’altra”.
Viaggio Oltreoceano
Venerdì 23 luglio il ritrovo è nella corte del Palazzo Municipale di Alzano. Il biglietto da staccare è di quelli che portano lontano, arrivando dritto in Canada. “Partiamo da lì, da due artisti incredibili come Neil Young, nato a Toronto, e Leonard Cohen, nato a Montréal. La loro musica ha influenzato ed è stata influenzata tantissimo dai vicini Stati Uniti e, anche in questo caso, mi prendo la libertà di spaziare fra Stati e secoli in assoluta libertà”.
Dal Messico all’Argentina
Venerdì 30 luglio sembrerà di essere a Olera, ma solo per pochi minuti. Una volta iniziato il viaggio sonoro di Morlotti l’atmosfera sarà quella tipica della canzone popolare sudamericana, spaziando fra stili e idee musicali completamente differenti fra loro: “In questo caso il punto di partenza è la California, luogo di confine con il Messico, dove i lavoratori viaggiano fra un posto e l’altro accompagnati dalla loro musica. Poi si prosegue facendo un salto ai Caraibi incontrando la musica Giamaicana, fino a scendere in Venezuela, Colombia, Bolivia e Perù, infine Cile e Argentina”. Perla della serata la versione originale di “Condor pasa”, brano reso celebre dall’interpretazione che ne resero Simon e Garfunkel. Ma ci saranno anche le versioni italiane rese da Ornella Vanoni e Ivano Fossati di celebri brani brasiliani.
Suggestioni
“Venerdì 6 agosto saremo nel parco di Villa Belvedere, un ambiente che mi sembra perfetto per raccontare luoghi desiderati ma mai raggiunti, territori ideali e fantastici, immersi nel nulla di un mare sconfinato o delle nuvole”.
Basta poco a immaginare quali potranno essere i brani chiave della serata: “L’isola che non c’è” di Edoardo Bennato, “L’isola non trovata” di Francesco Guccini e “L’isola verde” di Claudio Lolli sono alcuni di questi.
Senza orario, senza bandiera
Nel 1968 i New Trolls pubblicano il loro primo disco, un concept album intitolato “Senza orario, senza bandiera” ispirato alle poesie di Riccardo Mannerini che, da giovanissimo si imbarca e inizia a girare tutto il mondo. A seguito di un incidente il poeta genovese diventa cieco ed è costretto a fermare il suo peregrinare per il mondo iniziando quello con le parole, accanto a un amico altrettanto abile nella scrittura come Fabrizio De André. Sempre a Genova i New Trolls prendono le poesie di Mannerini, adattate da De André, e compongono questo album che fa da filo conduttore dell’ultima serata di ItinerArte. L’appuntamento in questo caso è venerdì 13 agosto in Piazza Partigiani con Gabriele Laterza accanto a Claudio Morotti per leggere le poesie originali che ispirarono il disco.
Le serate sono a ingresso libero. Inizio concerti alle ore 21.