Musica in radio, musica nelle cuffie e musica dal palco. Quando pensiamo alla musica, pensiamo sempre più spesso ad un sottofondo che ci accompagna ovunque noi andiamo. Si usa la musica per riempire i silenzi di una sala d’attesa o per coprire il rumore del frigorifero in un bar, ma anche per isolarsi qualche minuto con gli auricolari o addirittura per identificarsi in un determinato contesto sociale. Ciò che accomuna tutte queste esperienze è però la passività del gesto. In tutti i casi, il soggetto è infatti fruitore passivo della musica che lo circonda.
La musica però non è solo questo. In passato una buona “fetta” del repertorio musicale veniva concepito o comunque adattato per essere un’esperienza collettiva, come la famiglia che, nelle buie e fredde notti invernali, si ritrovava davanti al camino e intonava canzoni per passare il tempo, oppure come il paese in festa che riuniva i propri cantori per intonare canzoni legate alla celebrazione del momento. Un approccio musicale decisamente più partecipativo di quello odierno di cui la memoria non è andata perduta. Proprio questa partecipazione sta alla base del progetto «InCanto» , organizzato da Tartaruga APS, che si pone come obiettivo quello di unire sul palco musicisti professionisti e amatori che desiderano mettersi in gioco, cercando di colmare le distanze tra la creazione artistica, performance e la passività di chi assiste alla messa in scena.
Il progetto «InCanto»
«Nelle sere d’inverno, in una sala riscaldata e con una buona compagnia, era bello passare il tempo cantando e raccontando storie; poi poteva arrivare qualcuno da fuori a portare canti e storie nuove, e c’era sempre qualcosa da ascoltare e imparare a cantare».
«InCanto» nasce dall’idea di Matteo Zenatti, musicista, cantante e formatore in ambiti musicali che spaziano dalla musica antica al pop- di creare uno spettacolo itinerante in cui potessero partecipare di volta in volta anche musicisti o appassionati del territorio. «L’intero concerto – racconta Zenatti – si baserà su canzoni legate all’idea della stagione invernale, ovvero quello che succede quando il sole si fa vedere meno, c’è più freddo, c’è più buio, per cui le persone tendono a stare più in casa. Ho raccolto per l’occasione una serie di brani che partono dal Medioevo, e in questo caso si tratta di composizioni legate spesso alla celebrazione delle stagioni, sino ai giorni nostri. In ogni paese, dei musicisti del luogo con cui abbiamo precedentemente fatto delle prove ci accompagneranno in sei dei pezzi in scaletta. La particolarità è che di volta in volta cambieranno totalmente i protagonisti di questo concerto. Se nella data di Presezzo, ad esempio, saremo accompagnati dall’associazione Musicando, con chitarre violini e flauti, e dal gruppo di percussioni Dogadodoon, a Lallio avremo invece un gruppo corale composto da mamme e bambini di una scuola per l’infanzia. Ovviamente i pezzi più complessi andremo ad eseguirli solo noi musicisti, ma credo che il risultato di ogni singolo concerto sarà davvero unico e interessante».
I musicisti
Se è vero che in ogni data i protagonisti saranno gli abitanti del luogo disposti a mettersi in gioco, è altrettanto vero che il concerto verrà sorretto da una “spina dorsale” composta da tre artisti professionisti. Matteo Zenatti è un musicista di repertorio antico da oltre trent’anni che da sempre ama diffondere e insegnare tecniche di canto anche in gruppi corali che spaziano dalla musica antica al vintage pop. Con Tartaruga APS sul territorio bergamasco ha attivato nel 2018 e 2019 «Scuola di Madrigali». Suona l’arpa diatonica, l’arpa salterio, la chitarra acustica, la chitarra folk, il pianoforte, le percussioni a mano e battente.
Elia De Molli è un laureando in violino barocco al Conservatorio di Verona, con differenti esperienze in gruppi corali. Oltre ad occuparsi di piccole produzioni musicali e podcast, da più di dieci anni svolge l’attività di docente e musicista per scuole, associazioni, biblioteche pubbliche nelle province di Brescia e Verona. Suona il violino, la viella (uno strumento musicale a corde strofinate del Medioevo), il bouzouki (uno strumento a corde greco) e la fisarmonica.
Chiara Magri svolge da oltre venti anni seminari di narrazione per la diffusione della cultura e aggregazione. Con Tartaruga APS ha realizzato «Quello che ho da dirti - le parole degli adolescenti contro la violenza alle donne», «La grande Nonna», «Tutte storie» e «Nonni e Nipoti a scuola», laboratorio teatrale sulla memoria delle esperienze scolastiche, e conseguente regia di un cortometraggio in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Bonate Sopra e A.GE Presezzo, che ha visto protagonisti 60 alunni e 60 nonni nello scambio di una giornata di scuola negli anni Sessanta ai giorni nostri. Per l’anno della Capitale della Cultura ha realizzato lo spettacolo «Un altro lunedì» con la prestigiosa regia di Laura Curino, portando in scena storie di donne di coraggio, d’invenzione, di visioni del futuro nel mondo del lavoro, partendo da interviste fatte a 12 imprenditrici.
Il programma dei concerti
Il progetto è sostenuto dalla Fondazione della Comunità Bergamasca e dalle amministrazioni comunali di Presezzo, Lallio, Levate e Canonica d’Adda, che hanno aderito con entusiasmo a questa proposta di “cultura diffusa”. Il primo palco che in cui andrà in scena il progetto «InCanto» sarà quello della sala polifunzionale «Lydia Gelmi Cattaneo» in via Moioli a Presezzo. In scena sabato 22 febbraio dalle 20.30, insieme a Zenatti, De Molli e Magri, saliranno i membri dell’ associazione Musicando , ovvero nove musicisti di età compresa dai sei ai venticinque anni che, coordinati da Federica Poletti, si esibiranno con voce, violino, chitarra e flauto traverso. Insieme a loro ci saranno anche il Maestro Gigi Zonca alla fisarmonica e i ragazzi del gruppo adolescenti Dogadodoon, ovvero venti ragazzi che, coordinati dal professor Sergio Rovetta, si esibiranno con percussioni di varia natura.
Il 22 marzo sarà invece Lallio a “prestare” i suoi volontari musicali. L’auditorium comunale vedrà infatti un coro di mamme e bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia «Santi Angeli Custodi» cimentarsi in questo esperimento di chiamata collettiva alla musica. Il giorno seguente, ovvero il 23 marzo, sarà Levate a chiudere il ciclo di appuntamenti con un quintetto di voci libere coordinate dallo stesso Matteo Zenatti. Il 30 marzo, alle 16.30, i tre musicisti saranno a Canonica d’Adda e, insieme a loro, ci saranno le voci del coro parrocchiale, composto da mamme, e ragazzi dai 6 ai 14 anni e coordinato da Dario Galli.
Concludendo con una riflessione, il progetto «InCanto» – di cui ogni appuntamento sarà ad ingresso gratuito – permetterà al fruitore di avvicinarsi a quella famosa «quarta parete» che divide il palco dal pubblico sino quasi a romperla. Da cittadino del paese ospitante uno degli eventi, oltre la possibilità di poter suonare o cantare in prima persona, verrà offerto lo spettacolo di vedere un conoscente impegnato nell’esprimere la propria arte. Da appassionato di musica invece, sarebbe stimolante vedere più di un evento tra quelli in calendario, in modo da poter apprezzare non solo la musica, ma anche le differenze esecutive e la resa degli spettacoli.
Per maggiori informazioni sul progetto e sulle date è possibile consultare i profili Facebook e Instagram di Tartaruga APS o contattare i comuni coinvolti nel progetto.