Nel mercato della musica metal italiana, se si cercano potenza, tecnica e una gran dose di umorismo non si può non pensare ai Nanowar of Steel. Nati nel 2003 con il nome di Nanowar, rimando goliardico ai Manowar di Eric Adams e Joey Demaio, nel 2007 diventano Nanowar of Steel come canzonatura al gruppo power metal italiano Rhapsody, che era stato costretto a cambiare il proprio nome in Rhapsody of Fire per via di questioni legali.
Nel corso della loro carriera più che ventennale, questa band è riuscita nell’intento di omaggiare e al contempo dissacrare alcune delle più grandi formazioni della storia della musica metal, dai Metallica agli Iron Maiden, oltre a scardinare gli stessi punti fermi del genere, arrivando a mischiare le tematiche oscure del black metal con i ritmi estivi del reggaeton («Norwegian Raggaeton»).
Domenica 4 agosto, i Nanowar of Steel saranno headliner della seconda serata di « Metal for Emergency », inserita nel contesto del « Filagosto festival 2024 », manifestazione che da anni rappresenta un punto di riferimento per tutti gli appassionati di musica orobici. Per capire meglio cosa riserverà questo show agli avventori del «Filagosto», abbiamo fatto due chiacchiere con Mr. Baffo, una delle due voci in forza alla band, che ha risposto… a modo suo.
GT: Nell’ultimo periodo avete fatto un tour negli Stati Uniti, uno in Europa, concerti enormi. Come sta andando per i Nanowar adesso?
Mr.B: Stiamo crescendo tanto. Stiamo andando sempre più in Europa e i nostri fan aumentano e quindi la situazione è disastrosa. Forse addirittura terribile. Credo che nessun musicista vorrebbe che gli accadesse. Ormai sono convinto che i bei tempi dei palchi con quattro persone davanti non torneranno mai più, ma chi può dirlo.
Negli ultimi mesi, i Nanowar of Steel hanno pubblicato diversi singoli tra cui « Afraid to shoot into the eyes of a stranger in a strange land », parodia degli stilemi e dei temi ricorrenti nei pezzi degli Iron Maiden, dall’iconica cavalcata di basso e chitarra sino all’intenzionale abuso della parola «stranger». In particolare, il testo è stato creato prendendo alcuni dei versi più iconici della formazione britannica e assemblandoli per creare una storia bizzarra ma in qualche modo stranamente accattivante.
GT: «Afraid to shoot into the eyes of a stranger in a strange land» è una parodia dei pezzi classici degli Iron Maiden. Cosa avete cercato di fare in questo singolo? E, soprattutto, gli Iron Maiden non vi hanno ancora querelato?
Mr.B: Non credo che ci possano querelare perché di fatto gli abbiamo reso omaggio, indicandone implicitamente la loro bravura, ma anche la loro varietà di testi sugli stranieri -strangers, appunto. Quello che abbiamo fatto è cercare di sviscerare nel profondo le loro tematiche e i loro motivi.
GT: Negli anni avete collaborato con numerosi artisti internazionali sia nel panorama metal che in quello televisivo e web. Qual è stata la loro reazione alla vostra musica, specialmente considerando che fate satira sul mondo metal e su specifici artisti? Come hanno reagito i musicisti a questo tipo di umorismo?
Mr.B: Il fatto che noi si faccia satira credo che sia un punto di vista un po’ soggettivo, perché in realtà affrontiamo seriamente delle tematiche inusuali. Un esempio è «Pasadena 1994», dedicata alla sconfitta dell’Italia in finale ai mondiali di calcio del 1994. Quell’evento è stato uno dei più traumatici che abbiamo vissuto noi italiani (forse anche più di una sconfitta in una guerra!), per cui l’abbiamo voluta mettere in musica. Quindi quello che facciamo è esprimere la sofferenza a 360 gradi. Credo che sia il modo più giusto per scrivere canzoni. Si parla molto spesso di canzoni d’amore che vanno a toccare argomenti che per gli ascoltatori medi sono importanti ma, onestamente, credo sia giunto il momento di parlare di temi nuovi. I nostri prossimi singoli e album andranno in questa direzione.
GT: Il 4 agosto al «Filagosto», apriranno il vostro concerto i Vision Divine, con alla voce Fabio Lione, una delle vostre prime “vittime” musicali. Cosa si prova ad essere sullo stesso palco, con le rispettive formazioni?
Mr.B: Tra noi musicisti c’è sempre molto rispetto. Siamo cresciuti con i dischi dei Rhapsody e dei Vision Divine - due delle band che hanno avuto Fabio Lione come cantante -, quindi aver collaborato con Fabio Lione è stata una bellissima esperienza. È un grandissimo artista, uno dei pochi che ci fa essere orgogliosi della nostra italianità all’estero e quindi non possiamo che essere felici di questa cosa.
GT: Come nasce un pezzo dei Nanowar of Steel?
Mr.B: Mah, secondo me nasce come nascono gli altri pezzi. Cioè, delle persone si incontrano, scrivono musica, scrivono testi… Se vuoi non siamo sempre lucidi quando lo facciamo, però questo forse credo sia un altro dettaglio.
GT: Per questo tour il vostro chitarrista storico Mohammed Abdul sarà assente perché sta per diventare padre. Al suo posto è entrato Andrea Boccarusso, detto «Il Mostro di Bomarzo», come vi state trovando con lui?
Mr.B: Ci stiamo trovando benissimo. È un ragazzo straordinario ed è entrato subito nello spirito della squadra. Lo abbiamo conosciuto nel suo lato più goliardico, che magari si vede di meno nei suoi progetti da solista ma, sostanzialmente, è molto affine al nostro spirito. Quindi siamo felici di avere accolto una persona che ha sia uno spessore musicale non indifferente, sia voglia di divertirsi e di passare dei bei momenti in compagnia con la musica.
GT: Se dobbiamo citare un vostro concerto italiano recente, la mente va subito al concerto per il ventennale tenutosi all’Alcatraz di Milano lo scorso 21 ottobre, con tanti ospiti e una scaletta molto corposa. Quanto di quel concerto ritroveremo a Filago? Si possono fare anticipazioni?
Mr.B: No! Non ti dico proprio niente! Non ti dico assolutamente niente (ride, ndr)! Ovviamente non sarà uno spettacolo come quello del ventennale, perché quella era un’occasione speciale, però ci saranno delle sorprese che forse annunceremo a breve, chi lo sa. Diciamo che “ci saranno delle cose”.
GT: Progetti per il futuro?
Mr.B: Creare una startup di biglie di plastica, perché almeno recuperiamo dei materiali inquinanti. Credo che sia un ottimo modo per avviare un’attività imprenditoriale e nel contempo stesso essere green in questo mondo.
GT: Un messaggio ai lettori di Eppen che parteciperanno allo show del 5 agosto?
Mr.B: Venite perché non ci sarà assolutamente da divertirsi. Sarà una serata molto triste e molto pesante... A vostro rischio e pericolo!
Il concerto dei Nanowar of Steel con i Vision Divine e gli Speed Stroke è previsto per domenica 4 agosto al «Filagosto» in via delle Industrie 1 a Filago con i seguenti orari:
19.30 Speed Stroke
20.40 Vision Divine
22.20 Nanowar of Steel
Prezzo del biglietto: €5 acquistabile in loco o online.