La scienza si può conoscere in vari modi, basta saper metterci un pizzico di fantasia e tutto può diventare appetibile anche per chi ha odiato questa materia sui banchi di scuola. Se si riesce ad attirare la curiosità del grande pubblico, il gioco è fatto e per questo motivo l’ambito artistico può esser un ottimo volano per promuovere teoremi fisici o ipotesi biologiche così come complicati calcoli chimici.
Lasciate quindi da parte per un attimo calcolatrice e tavole periodiche e sedetevi comodi in poltrona per il ricco palinsesto della ventiduesima edizione di «BergamoScienza», il festival scientifico promosso dall’Associazione BergamoScienza in programma dal 27 settembre al 13 ottobre. Oltre alle tradizionali conferenze che richiamano Premi Nobel e scienziati da tutto il mondo e ai laboratori che coinvolgono le scuole dell’intera provincia, l’organizzazione propone sedici spettacoli per tutte le età (tutti gratuiti) suddivisi tra concerti musicali, proiezioni cinematografiche e rappresentazioni teatrali. Ad alzare il sipario sarà il filosofo evoluzionista Telmo Pievani che, in compagnia della Banda Osiris, porterà in scena lo spettacolo «Allegro Bestiale-Viaggio ai confini della biodiversità».
L’evento, previsto questa sera alle 21 nella tensostruttura di Piazzale degli Alpini e prodotto dal Teatro Cristallo di Bolzano con il sostegno del National Biodiversity Future Center, di MiBAC, Provincia Autonoma di Trento e di Bolzano, accompagnerà il grande pubblico in un viaggio all’interno della biodiversità italiana, un tesoro inestimabile per il nostro Paese, ma sotto costante minaccia dell’uomo. Sfruttando le note dell’orchestra piemontese e accompagnato da una robottina virtuale, lo studioso interpreterà il ruolo di un professore che incontrerà quattro archivisti-musicisti strampalati sopravvissuti negli anni, compiendo un viaggio avanti e indietro nel tempo, alla scoperta di un’Italia che era e non è più: un territorio ricco in modo inverosimile, con una biodiversità unica e diversificata.
Oltre ai numerosi spettacoli in palinsesto, la ventiduesima edizione del festival propone anche tre appuntamenti con la grande musica. Prosegue infatti la collaborazione con «Contaminazioni Contemporanee», festival internazionale di musica contemporanea giunto ormai alla diciottesima edizione e ideato oltre che diretto da Alessandro Bettonagli, direttore artistico di «BergamoScienza». In questo caso il primo appuntamento è fissato per il 10 ottobre alle ore 21, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, con la presentazione in anteprima assoluta del nuovo disco di Arvo Pärt , uno dei più grandi compositori contemporanei già ospite a «BergamoScienza» nel 2016, con i Vox Clamantis , ensemble di musicisti estoni specializzati nel Canto Gregoriano e in musica baltica contemporanea, che presenteranno durante l’esecuzione dei brani di «De Pacem, Domine».
All’artista estone, in uscita nel 2025 con la sua nuova opera, sarà dedicata una serata speciale il 12 ottobre quando, alle 21 presso la tensostruttura di Piazzale degli Alpini, verranno proiettati alcuni film d’animazione con marionette per i quali, negli anni Settanta, Pärt ha firmato le colonne sonore. Un’occasione per ascoltare altri brani del compositore e scoprire l’Arvo Pärt Centre che ne custodisce le memorie e l’archivio. Qui il link per prenotare la serata. Sempre nelle serate organizzate in collaborazione con ECM Records Monaco di Baviera Germania e con l’Estonian Film Institute, l’11 ottobre, sempre alle 21 nella Basilica di Santa Maria Maggiore, si esibirà il pianista e compositore statunitense con radici israeliane Nitai Hershkovits , definito un «vero prodigio» dalla BBC Music. Artista dallo stile eclettico, in grado di passare dal panorama jazz alla musica classica, Hershkovits presenterà in anteprima assoluta alcune nuove composizioni, oltre a regalare al pubblico la possibilità di ascoltare alcuni brani che lo hanno reso celebre.
Tra gli spettacoli in programma non mancheranno momenti dedicati ai più piccoli e alle loro famiglie come «L’avventura di Joe il Fotone: un viaggio rock dal Big Bang ad oggi», in programma il 6 ottobre alle 15 al Cineteatro Colognola. Sandro Bardelli, esperto dell’INAF (Istituto Nazionale di Astro Fisica), ripercorrerà la storia dell’Universo attraverso i racconti di un fotone, in viaggio dal Big Bang alla Terra, il tutto scandito a tempo di rock con letture delle «Cosmicomiche» di Italo Calvino e spezzoni dal cinema e della TV.
Per i più curiosi oppure già legati al mondo dell’astronomia, l’appuntamento sarà invece al Parco Astronomico «La Torre del Sole» di Brembate Sopra dove il 3 ottobre alle 21 si svolgerà la conferenza spettacolo «Sentinelle nel cielo». Organizzato in collaborazione con Prisma e INAF, l’evento affronterà il tema dell’osservazione dei bolidi, brillanti meteore generate da pezzi di asteroide che, non appena entrano in contatto con l’atmosfera, iniziano a bruciare prima di schiantarsi a terra.
Un’altra tematica molto sentita è sicuramente quella della crisi climatica che verrà affrontata il 10 ottobre alle ore 21 durante lo spettacolo «A qualcuno piace caldo 2024», racconto scientifico a cura di Stefano Caserini con la regia di Francesca Cella e il pianoforte di Erminio Cella. Proprio alcuni di questi effetti, dalla formazione di fulmini e tornado al movimento dell’aria calda, saranno trattati nell’incontro «A tutto gas! Effetto serra: dagli eventi atmosferici ai cambiamenti climatici», in programma il 12 ottobre alle ore 15 e alle 16.30 nella sede di Fondazione Dalmine e organizzato da Davide Mellone di Junior Science. Sempre in questo ambito ci sarà anche lo spettacolo teatrale «Problema globale», organizzato il 5 ottobre dall’AIF al Cineteatro Colognola con doppia replica: alle 10 per le scuole, alle 15 per i privati.
Alla Fondazione Dalmine sarà presente anche la proiezione del documentario «Nel mondo animato» di Paolo Parmiggiani, previsto alle ore 21 del 9 ottobre e che si svilupperà attraverso diversi mondi, dal teatro giapponese Bunraku fino alle ultime frontiere della robotica. Rimanendo sempre sui più piccoli, il palinsesto includerà anche spettacoli rivolti al pubblico delle scuole primarie e secondarie, occasioni perfette per conoscere il mondo della scienza in modo semplice e divertente come nel caso di «Le meccaniche della magia», organizzato i l 1° ottobre alle 10 a Piazzale degli Alpini. Un viaggio rivolto ai ragazzi dai 14 ai 18 anni guidato da Lorenzo Paletti alla scoperta dei meccanismi mentali che traggono in inganno.
Virando invece sul tema dell’energia, per analizzare a fondo quali siano i segreti delle fonti rinnovabili e comprendere la vera importanza l’appuntamento è il 3 ottobre alle 9 e alle 11 con lo spettacolo «Mission possible! L’energia del futuro», promosso da Davide Mellone e consigliato dagli 8 ai 13 anni. Nella stessa location andrà in scena « Oceano di plastica », organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Bergamo il 10 ottobre alle 10. Ispirato all’omonimo romanzo del capitano di marina Charles Moore, lo spettacolo partirà dalla scoperta di un’immensa isola di plastica galleggiante nell’Oceano Pacifico spiegando le conseguenze dell’inquinamento da plastica su di noi e sull’intero pianeta.
Ai bambini delle scuole primarie sarà invece rivolto «Peli: storia dell’orso che non lo era», organizzato dal Pandemonium Teatro alle ore 10 del 4 ottobre e deciso a raccontare la storia dell’ incontro/scontro tra uomini e natura raccontata attraverso le vicende di un orso. Proprio i più piccoli potranno anche avvicinarsi al mondo della fisica, imparare leggi e concetti grazie a esperimenti e svaghi proposti in « Fisica in gioco », organizzato da AIF (Associazione per l’Insegnamento della Fisica) in collaborazione con «Il Giardino della Scienza» di Ascona. Al Cineteatro di Colognola andranno in scena il 12 ottobre due rappresentazioni: alle 10 solo per le scuole e alle 15 per il pubblico. Rimanendo sempre nell’alveo delle scuole vi sarà infine anche « Leonardo, arte e scienza: il musical », promosso dall’A.S.D. Scuola Musical Original People in Piazzale degli Alpini il 9 ottobre alle 10. Un’occasione per scoprire la vita di uno dei più grandi geni della storia.