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Pippi Calzelunghe, da 80 anni parla scanzonata ai piccoli di temi grandi

Articolo. Monella e irriverente, ma dal cuore d’oro. Lei è Pippi Calzelunghe, protagonista del celebre libro di Astrid Lindgren pubblicato nel 1945 e ancora oggi capace di parlare ai piccoli. In occasione dell’anniversario dell’uscita del romanzo, la libreria Spazio Terzo Mondo di Seriate venerdì 21 marzo dedica una serata alla scrittrice svedese e ad altri autori e autrici che hanno fatto la storia della letteratura nordica per l’infanzia

Lettura 3 min.
Pippi Calzelunghe (Lara Red Shutterstock.com)

Ottanta candeline spente quest’anno, ma le sue trecce restano sempre color carota, così come attuale rimane il messaggio di solidarietà, pace, amicizia e giustizia che emerge dalle avventure della vivacissima Pippi Calzelunghe, personaggio immaginario protagonista del più celebre libro della scrittrice svedese Astrid Lindgren; un successo tradotto in oltre cento paesi nel mondo, che ha cambiato per sempre la letteratura per l’infanzia.

E sarà proprio la pestifera bambina dal cuore d’oro la protagonista di una serata dedicata alla letteratura nordica per bambini in programma venerdì 21 marzo alle 20.45 alla libreria Spazio Terzo Mondo di Seriate, dove la pedagogista Ursula Grüner e la libraia Lorita Biffi partiranno dal capolavoro di Lindgren, per far conoscere al pubblico anche numerosi altri autori e autrici scandinavi per bambini.

Lindgren, Pippi e il suo mondo surreale dove vince la pace

Cavalli bianchi a pois, scimmiette che arrivano dai mari del Sud, un bambino vagabondo e una bambina figlia di briganti che vive in un castello diroccato. Il mondo di Lindgren è costellato da personaggi surreali e un po’ svitati, che si muovono tra boschi, praterie e panorami costieri, intrecciando storie solo in apparenza leggere, dove la cura dell’altro, degli animali e della natura emerge dai loro gesti e dalle loro parole; parole che riflettono quelle dell’autrice, da sempre impegnata per la difesa dei bambini e per la pace.

Un tema, quest’ultimo, che la scrittrice mette al centro del suo discorso in occasione del «Premio per la pace» assegnatole dai librai tedeschi nel 1978, le cui parole risuonano anche adesso attuali. «Proprio oggi il mondo intero vive nel terrore di una nuova guerra» dice, quando davanti al pubblico della cerimonia parla di riarmo, di persone comuni che desiderano vivere in armonia e della speranza che è riposta nei piccoli: «Esisterà una minima possibilità che i bambini di oggi un giorno costruiscano, meglio di quanto non siamo stati capaci di fare noi, un mondo più pacifico?».

La strada verso quel domani possibile per l’autrice passa anche dalle letture, in cui si tratteggiano i modelli che i bambini assorbono, come Pippi Calzelunghe, che «non ha sempre un comportamento esemplare, ma in compenso ha molto buon cuore» come la descrive la mamma dei suoi amichetti Annika e Tommy nel libro.

Molte cose che si leggono nelle pagine del romanzo di Lindgren «sono così esagerate che anche i piccoli sanno che non sono vere – spiega la pedagogista Ursula Grüner - ma funzionano, perché aprono alla fantasia, pur raccontando di una bambina con competenze reali: Pippi è empatica, capace di bilanciare un’autostima sana e un’attenzione all’altro, è in grado di essere presente per i suoi amici e non resta in silenzio davanti alle ingiustizie».

«In “Pippi Calzelunghe” e negli altri libri di Lindgren si trova un importante esempio di educazione affettiva e sentimentale, unita all’attenzione a temi sociali come giustizia o ambiente, che ritornano anche in altri autori della letteratura nordica – prosegue Lorita Biffi dello Spazio Terzo Mondo - I bambini sono più competenti di quanto pensiamo, hanno le loro attitudini e sanno anche dare uno spazio e un senso a questi temi, se presentati in modo adeguato alla loro età».

Raccontare ai bimbi la vita così com’è con spensierata leggerezza

Molti personaggi di Lindgren sono dei monelli: «a partire da Pippi, la prima ragazzina protagonista di un libro per l’infanzia ad essere così vivace e così diversa dalle altre raccontate da altri autori fino a quel momento. Prima di lei solo i Giamburrasca potevano farne di tutti i colori, non le bambine» spiega Grüner. Insieme a Pippi poi c’è anche Emil, protagonista del libro omonimo, «un bambino che faceva cose che non venivano viste bene, ma che, una volta cresciuto, è diventato un sindaco che sa lottare per le cose giuste. Un aspetto molto importante è che l’autrice, pur scrivendo pagine sempre scanzonate e spensierate, riesce comunque nell’intento di restituire la realtà della vita ai suoi piccoli lettori: non gli risparmia dolore, ingiustizia o disuguaglianze, pur dando sempre spazio alla speranza. Lindgren parla anche di malattia e di lutto, ma questi momenti vengono affrontati in famiglia in modo positivo e ci sono molte figure adulte – non tutte – capaci e accoglienti».

La pedagogista tedesca, proprio per queste caratteristiche, definisce i libri come «Pippi Calzelunghe» degli “educatori silenziosi”, capaci di tradurre e condividere con i bambini questi temi complessi, «cosa che ha sempre fatto Lindgren, senza mai essere moralista e riuscendo a rendere sempre veri i suoi personaggi, pur in una cornice surreale. Tra leggerezza e verità, le sue opere riescono a raccontare l’avventura straordinaria della quotidianità, in un modo molto intenso».

«“Pippi Calzelunghe” ha fatto scuola, i libri che sono venuti dopo sono un po’ tutti figli della fantasia di Lindgren – spiega la libraia dello Spazio Terzo Mondo – Ciò non vuol dire che in Italia non ci siano stati altri capaci quanto lei: pensiamo alla creatività di Gianni Rodari, Pinin Carpi o Mario Lodi, grandi protagonisti della letteratura dell’infanzia italiana. Ora si cerca di essere più concreti, forse troppo, quando sarebbe importante tornare a dare spazio a quella dimensione fantastica e surreale, che apre all’immaginazione dei piccoli, un elemento fondamentale della loro crescita».

Pippi e gli altri. Una serata per scoprire la letteratura d’infanzia nordica

Accanto alle avventure della bambina dalle trecce arancioni, anche molti altri autori e autrici del nord Europa saranno presentati durante la serata allo Spazio Terzo Mondo, insieme ai loro libri accomunati da un’atmosfera molto diversa da quella dell’area mediterranea. «Le loro sono pagine al gusto di rabarbaro, di uva spina e di biscotti speziati – commenta la pedagogista - Poche sono le città, molti di più gli ambienti boschivi, le fattorie e la natura, anche in libri di ultima uscita».

Così, accanto alle opere di Lindgren, si presenteranno al pubblico anche autori come Ulf Stark, Selma Lagerlöf, Maria Parr e Annie M.G. Schmidt, scrittori e scrittrici che «sapevano che la letteratura per l’infanzia è una questione molto seria e che il bambino è un interlocutore di grande profondità – specifica Grüner – Inoltre erano anche consapevoli di quanto fosse importante – e lo è ancora oggi – saper stare emotivamente sul livello dei bambini, senza mai essere bambineschi, affrontando così temi complessi e difficili».

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