Leggere è tendenzialmente un’esperienza solitaria. Si entra in contatto con mondi, scenari, personaggi e prospettive sul mondo, ma lo si fa il più delle volte in silenzio e in solitudine. Almeno, sono le condizioni che più spontaneamente vengono a crearsi nell’atto di svolgere questo genere di attività. O che meglio la conciliano – tendenzialmente. Se siano le più efficaci è, però, tutto da dimostrare.
È probabile che non lo siano per i partecipanti dei tanti gruppi di lettura presenti nelle realtà della Rete Bibliotecaria Bergamasca, provinciale e urbana. Ed è qualcosa di ordinario e miracoloso al tempo stesso che all’interno delle biblioteche comunali lavorino persone in grado di dare linfa vitale a progetti di questo tipo, e che lo facciano con passione, dedizione, con un impegno indefesso e (soprattutto) indipendente dall’avvicendarsi di giunte comunali, assessori, parti politiche che – capita – provino a intestarsi i meriti di qualcun altro (per tornaconto elettorale, di solito).
Bibliotecari e lettori sono il cervello e il cuore dei gruppi di lettura, dove la condivisione e la discussione su ciò che si è letto sono quel qualcosa in più che differenzia i gruppi di lettura dalla lettura solitaria. Sono tanti quelli di cui si potrebbe parlare, o che meriterebbero menzione. Ne prenderemo ad esempio uno solo, rappresentativo per varietà di contenuti, per tipologie di lettori e per l’influenza che i “GDL” possono avere anche sulle tendenze di lettura del pubblico che non partecipa ma che frequenta le biblioteche.
Il caso della biblioteca di Treviglio
Dal 2012, sotto la guida della responsabile Daniela Nisoli, la Biblioteca comunale Carlo Cameroni di Treviglio organizza gruppi di lettura e di approfondimento condiviso dei testi. All’inizio i gruppi sono due, uno nel pomeriggio e uno la sera. Gli iscritti aumentano di anno in anno, e nel 2014 ai due se ne aggiunge un terzo. Nel 2019 la biblioteca ne organizza un quarto con un focus sulla filosofia e un quinto dedicato ai ragazzi – che ha però interrotto gli incontri a causa della pandemia (gli altri gruppi hanno continuato a distanza). Attualmente i gruppi sono quattro e contano una media di 12 membri ciascuno.
Un gruppo per fare filosofia
Il gruppo di filosofia si riunisce il pomeriggio del secondo martedì del mese. Un insegnante di filosofia della scuola superiore di Treviglio interviene per contestualizzare i testi e dare qualche dritta interpretativa, ma senza porsi come relatore, senza fare lezioni: a sua volta partecipa semplicemente come lettore, solo più informato degli altri.
La partecipazione attiva di tutti i membri nel confronto filosofico è la finalità del gruppo: ricreare un piccolo simposio. “Etica Nicomachea” di Aristotele, “La favola della api” di Bernard Mandeville, “Genealogia della morale” di Friedrich Nietzsche, “Leviatano” di Thomas Hobbes, “Una teoria della giustizia” di John Rawls e “La repubblica” di Platone sono titoli e nomi previsti dal programma del prossimo anno (da ottobre 2021 a ottobre 2022).
L’Ohio a Treviglio
C’è poi un altro gruppo del martedì. Si riunisce in orario serale, la terza settimana del mese. È l’unico gruppo in cui è presente un buon numero di lettori maschi, che invece sono in scarsissima percentuale in tutti gli altri. Chi lo frequenta lo descrive come un gruppo “molto affettuoso e affettivo” in cui i libri da leggere sono scelti in modo democratico, due volte l’anno, secondo un criterio tematico (“l’arte nella narrativa”, per esempio) o un semplice filo conduttore (“libri del cuore” o “libri e film”).
Ognuno propone dei titoli che poi sono sottoposti a votazione. Per il periodo settembre-dicembre 2021 i titoli scelti sono “Racconti dell’Ohio” di Sherwood Anderson, “Luce d’estate ed è subito sera” dell’islandese Jón Kalman Stefánsson, “Un americano alla corte di Re Artù” di Mark Twain, “Come mi batte forte il tuo cuore” di Benedetta Tobagi.
Roth, Carver e ancora (un altro) Roth
C’è poi il gruppo del venerdì pomeriggio, presente e operativo ogni terza settimana del mese, che ha scelto di concentrarsi soprattutto sulla narrativa contemporanea, senza però rinunciare a due grandi classici l’anno. Il programma fino a dicembre 2021 prevede la prima parte di “Don Chisciotte della Mancia” di Miguel de Cervantes (ecco il grande classico), “Apeirogon” di Colum McCann, “Il sale della terra” di Jeanine Cummins e “Il censimento dei radical chic” di Giacomo Papi.
Per quanto riguarda la scelta dei testi, questo del venerdì è un gruppo che ama la delega. È scelta condivisa infatti che sia la biblioteca – la responsabile Daniela Nisoli – a decidere e proporre una lista di titoli. Pare che ancora non ci siano state lamentele sui titoli proposti. È certamente un buon segno.
Infine, il gruppo del lunedì pomeriggio – a cui va la mia personalissima e del tutto trascurabile preferenza.
Pare che il gruppo non abbia lo slancio apertamente ecumenico del gruppo del martedì sera, ne preferisca l’approccio delegante del gruppo del venerdì, di cui è una specie di “costola secessionista”: le lettrici del lunedì, infatti, sono ex-lettrici del venerdì che si sono staccate per un’esigenza di maggior approfondimento. Lettrici forti che partecipano al gruppo di lettura fin dalla sua nascita, nel 2012.
Chi lo frequenta lo descrive come gruppo “piuttosto esigente” e “molto attento al filone” più che ai titoli. Un gruppo dove “il libriccino di narrativa troppo leggero non viene apprezzato” e di conseguenza la scelta cade su autori di maggior spessore. Al centro degli incontri, autori europei sempre presenti (due per nazione) ma anche americani.
La programmazione – da stasera lunedì 6, a dicembre 2021 – prevede “La macchia umana” di Philip Roth, “Cattedrale” di Raymond Carver, “Giobbe, romanzo di un uomo semplice” di Joseph Roth e “La melodia di Vienna” di Ernst Lothar.
In ogni caso, indipendentemente dal gruppo di lettura, la discussione e il confronto sui testi non si concentrano tanto sulla trama quanto sui temi, sul coinvolgimento emotivo, sullo stile di scrittura, seppur naturalmente il tipo di intervento sia libero da vincoli.
Tendenze di lettura ed eventi collaterali
I GDL della biblioteca di Treviglio finiscono per orientare, nella scelta delle letture, anche gli utenti che non vi partecipano: sono in molti a seguire i programmi “a distanza” scegliendo i libri in elenco, evidentemente consapevoli dell’importanza di un percorso strutturato, ponderato. Seppur siano sempre le novità di narrativa ad accaparrarsi larga parte delle preferenze degli utenti.
Ci sono poi tutta una serie di iniziative culturali legate al mondo dei libri e dell’editoria che trova nella biblioteca il centro propulsivo: Treviglio Inchiostro, la rassegna di incontri con autori contemporanei, è un esempio. Un evento a cui i gruppi si rifanno per orientarsi nella scelta dei libri, ma che a loro volta influenzano e contribuiscono a plasmare: non di rado, infatti, sono stati invitati autori proprio perché protagonisti dei programmi dei GDL.