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Metti un giovedì pomeriggio con la Società Dante Alighieri

Articolo. Il programma di eventi culturali organizzati da La Dante si articola in quattro cicli, con qualche sorpresa. Tutti i giovedì nella Sala delle carte del Centro Culturale delle Grazie dalle 17.30, fino a giugno 2024

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Monumento a Dante Alighieri, Napoli

Sono tutte di notevole interesse le proposte per il primo semestre del 2024 del programma annuale di eventi culturali organizzati dalla Società Dante Alighieri di Bergamo. Si articolano in quattro cicli indipendenti, con alcuni “fuori menu” che da una parte recuperano alcune tradizioni de La Dante, dall’altra aggiungono valore a un calendario che riesce a soddisfare un po’ tutte le esigenze.

«Questi cicli di incontri proseguono per tutto il semestre» spiega Enzo Noris, presidente della sezione bergamasca della Società. «Hanno luogo sempre il giovedì alle 17.30, sempre nella Sala delle carte del Centro Culturale delle Grazie in viale Papa Giovanni XXIII».

Gli incontri con gli autori

Si parte ufficialmente domani, giovedì 8 febbraio, con il primo appuntamento del ciclo «Incontro con l’autore». Ospite sarà Bruno Nacci, autore di «Flaubert e le tentazioni di Sant’Antonio», in dialogo con Mimma Forlani. Questo ciclo di presentazioni libresche, spiega Noris, «è legato alla presentazione di opere letterarie di storia locale. Il 15 febbraio ci sarà poi Gianni Vacchelli, con il suo saggio “Non avrai altro idolo all’infuori di me”, che è una critica intelligente del consumismo e del capitalismo odierno».

Alla fine di maggio invece sarà il turno di Mariateresa Broli e Marco Carobbio, con il libro «La valle della speranza», una specie di compendio di alcune “microstorie” medievali. «L’ultimo incontro con l’autore è con Giacomo Paris, che ha scritto il testo “Tutti insieme inconsciamente”, proponendo delle biografie di filosofi tra Ottocento e Novecento».

«I classici leggono i classici»

Una rassegna per scoprire su quali spalle dei giganti sono saliti altri giganti. Di cosa si tratta nello specifico? Lo spiega bene Enzo Noris: «I grandi autori, anche quando hanno voluto innovare, non hanno fatto altro che fare tesoro delle letture dei testi che per loro erano particolarmente importanti. Tutti i grandi autori mostrano, tra le pieghe dei loro capolavori, i debiti che hanno contratto nei confronti degli autori che hanno preferito».

Il 22 febbraio c’è Fabrizio Brena con «Dante legge Severino Boezio». «I riferimenti a Severino Boezio li troviamo nella Commedia. Da lui Dante ha preso spunto per il tema dell’allegoria, della personificazione della filosofia nel “De consolatione philosophiae”» spiega Noris. Insomma, ogni grande autore della Letteratura lascia intravvedere, se non esplicitamente in filigrana, numerosi rimandi ad opere precedenti che hanno rappresentato per lui dei riferimenti imprescindibili.

E allora ecco «Pirandello legge Dante» (con Beatrice Gelmi, il 7 marzo), oppure «Leopardi legge Lucrezio» (con Carla Caselli, il 14 marzo). In questo senso «il tema dell’intertestualità fa un po’ da filo conduttore del semestre».

Buone consuetudini e “fuori menu”

Partiamo dalle consuetudini. Dopo la pausa pasquale riprende la già collaudata rassegna «L’intermezzo di Aratea: voci dal contemporaneo» che prevede due incontri organizzati da Aratea Cultura, «un gruppo di giovani coordinati da Nicola Vavassori, nostro consigliere de La Dante» spiega Enzo Noris.

Due gli appuntamenti: il 4 aprile ci sarà «Blake: arte e poesia» a cura di Dalila Rosa Miceli e Beatrice Buratti, incontro dedicato allo scrittore e illustratore inglese, mentre l’11 aprile toccherà a «Utopie-distopie nella letteratura russa», con l’analisi di un filone tematico in alcuni autori della letteratura russa, a cura di Nicola Vavassori e Niccolò Gualandris.

Tornano poi gli incontri della «Lectura Dantis Bergomensis» realizzata dal Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere dell’Università degli Studi di Bergamo, in collaborazione con il comitato de La Dante: sei incontri, dal 18 aprile fino alla fine di maggio, coordinati da Thomas Persico con grandi personalità della dantistica italiana ed europea. Gli incontri sono aperti al pubblico, agli studiosi e a tutti gli appassionati. «Avremo dei dantisti da atenei italiani, tutti nomi importanti della dantistica contemporanea. Terranno lezioni aperte a tutti nelle sedi universitarie, un po’ come avevamo fatto prima che scoppiasse la pandemia. La partecipazione era confortante, speriamo di ripetere rilanciando questa iniziativa che prevede una lettura e spiegazione del canto e poi una lettura integrale».

Infine, in programma si trova anche la visita guidata al coro ligneo della basilica Santa Maria Maggiore di Bergamo, di recente restauro, giovedì 29 febbraio, con il professor Dal Covolo, guida abilitata. Senza dimenticare la nona edizione del Certamen dantesco, il concorso dedicato agli studenti delle quarte e quinte superiori di Bergamo e Brescia. La cerimonia di premiazione è in programma venerdì 3 maggio alle 10.30 presso l’Auditorium dei Licei Opera sant’Alessandro.

Per ogni dettaglio, consultare il programma o il sito della Società Dante Alighieri di Bergamo.

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