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La crescita dei gruppi di lettura: quando l’amore per i libri si sposa con il desiderio di relazione

Guida. Anche nella nostra provincia fioriscono i gruppi di lettura. Ad accomunarli, l’amore per la letteratura ma anche la voglia di socialità. Questo nonostante in Italia si legga sempre meno

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In Italia si legge poco, lo si sente dire spesso. Ogni anno, suppergiù, l’indagine dell’Associazione Italiana Editori, con inflessibile sicumera, ce lo ribadisce inesorabilmente. Del resto, c’è poco da fare: i dati non mentono. Eppure, basterebbe spegnere un po’ lo smartphone (e tutto ciò che sbilancia la nostra mente), per accorgersi del gran numero di gruppi di lettura che, sparsi un po’ dappertutto sul territorio, celebrano i libri e, al tempo stesso, offrono occasioni d’incontro. Perché leggere è bello, è un momento intimo che affina il nostro senso critico e nutre la nostra vita interiore, ma leggere è anche un atto profondamente sociale. In Bergamasca, le opportunità per gli amanti della lettura non mancano. Si dimentichino i pedissequi cenacoli all’insegna dei classici del pensiero occidentale: se si ha la pazienza di cercare, si potrà constatare che ce n’è per tutti i gusti (e per tutte le età) e che le proposte sono spesso originali e frizzanti, geograficamente capillari ed estremamente creative.

Fra vino e amore: la lettura come gioco

A febbraio, per esempio, in diverse biblioteche della nostra provincia, si svolgerà la terza edizione di «Incipit: quale libro scegli?» , rassegna curata dall’attrice Francesca Beni, in collaborazione con l’associazione Altre Stanze Teatro: tredici serate completamente gratuite il cui tema sarà quello dei «legami».

Le opere proposte, infatti, saranno raggruppate in quattro gruppi; ad ogni gruppo («affinità», «distanze», «lacci», «scorci») saranno assegnati quattro diversi libri che parlano di legami di coppia: un caleidoscopio di relazioni lecite ed illecite, tradizionali ma anche anticonformiste, equilibrate o allo sbando più totale, acerbe, mature o ormai sepolte. Narrazioni nelle quali ognuno dei partecipanti si potrà riconoscere o desidererà non incapparvi mai.

A ogni incontro, Francesca leggerà le prime pagine dei testi scelti. I presenti, poi, su alcuni foglietti, scriveranno una parola per ciascun libro. Successivamente, i foglietti verranno appesi a una bacheca, mostrando, così, le associazioni di idee scaturite dall’ascolto. Plurimi, come accennato, i paesi interessati dall’evento (fra cui Grassobbio, Nembro, Romano di Lombardia, Val Brembilla, Gorle e Dalmine) e piuttosto ricercati i titoli selezionati per gli appuntamenti: «Le nostre anime di notte» (Kent Haruf), per esempio, ma anche «Olive Kitteridge» (Elizabeth Stout) , «Stoner» (John Edward Williams) , «Pimpì oselì» (Elena Gianini Belotti) , «The wife» (Meg Wolitzer) e gli intramontabili «La morte a Venezia» (Thomas Mann) , «Lolita» (Vladimir Nabokov) e «Jane Eyre» (Charlotte Brontë).

Non si pensi che ritrovarsi a parlare di libri sia qualcosa da vecchi snob imbronciati, è tutto il contrario. I giovani de «Lo spazio» di Cologno al Serio lo sanno bene e, per l’occasione, hanno pensato bene di accompagnare alla lettura un buon bicchiere di vino. Il loro appuntamento gratuito si chiama «Lettori DiVini» e il libro di cui si parlerà il prossimo mese sarà «Abel», di Alessandro Baricco. Chissà se si opterà per un bicchiere di bianco o per un bicchiere di rosso. Chi lo sa? Chiunque fosse curioso di scoprirlo, si tenga libero per domenica 9 febbraio (ore 17.30, all’interno del Parco della Rocca).

Se si cita il vino, difficile non citare anche l’amore e la biblioteca di Seriate non ha certo perso tempo. Per San Valentino, ha difatti organizzato «Speed date letterario» (13 febbraio, ore 20.30, per iscrizioni: [email protected]): un evento gratuito pensato per gli adulti, per far scoccare in loro l’amore per libri sconosciuti (e forse non solo per quelli). «Quest’anno, abbiamo voluto sperimentare un tipo di promozione alla lettura differente – spiega Daniela Gandossi, responsabile della biblioteca di Seriate – Il gioco, per il quale è necessaria l’iscrizione, è molto semplice: ogni partecipante porta un libro da casa (un libro che, in bene o in male, ha segnato la sua vita, che è stato per lui una rivelazione) e, seduto a un tavolo, faccia a faccia, ne discute con uno degli altri lettori. A disposizione, ha dieci minuti per chiacchierare del volume, poi cambia tavolo. E via di seguito. Il fine è quello di far innamorare del nostro libro l’ascoltatore e, possibilmente, di innamorarci di quello dell’altro. Un modo divertente per condividere il piacere e, nel giorno in cui si festeggia l’amore, celebrare l’amore per la letteratura».

Ma se si preferisse qualcosa di più ordinario, le alternative, presso la biblioteca di Seriate, non mancano. «Le nostre attività di promozione alla lettura sono rivolte a qualsiasi fascia d’età, dal nido fino alle scuole secondarie di secondo grado – afferma Gandossi – Non mancano, inoltre, attività dedicate alle neo mamme e persino alle mamme in attesa. Per quanto riguarda gli adulti, i gruppi di lettura principali sono tre: “Il sognalibro” , dalla cadenza mensile, “Tè letterario giapponese” , incentrato sulle opere della letteratura giapponese e in collaborazione con l’associazione “Kokoro” e “Narratori sul Serio”, un gruppo di giovani che sceglie dei brani letterari da proporre poi, tre volte all’anno, attraverso degli spettacoli pubblici aperti a tutta la cittadinanza».

Insomma, un’offerta ricca, ricchissima quanto quella della biblioteca di Treviglio, dove, per quantità e qualità, è davvero difficile scegliere. C’è il gruppo di lettura di narrativa, che si divide in quattro sezioni (lunedì mattina, lunedì pomeriggio, martedì sera e venerdì pomeriggio), grazie al quale, il prossimo febbraio, si potrà discorrere di «Locus desperatus» (Michele Mari) e di «Io, Jean Gabin» (Goliarda Sapienza), ma anche di «Io posso. Due donne sole contro la mafia» (Pif e Marco Lillo) e di «Airù» (Alberto Locatelli); c’è poi quello di filosofia («Umano, troppo umano», di Nietzsche) e quello dedicato agli adolescenti («Carrie», di Stephen King) e ai più piccoli («La strega Rossella», di Julia Donaldson).

Spazio, fra l’altro, anche a gruppi di lettura online, come «Pagine Connesse» («L’età fragile», di Donatella Di Pietrantonio) e «BookClub» . «È la novità del 2025 e si partecipa nell’ora pattuita, attraverso il portale della rete bibliotecaria – afferma Daniela Nisoli, dirigente della biblioteca di Treviglio nonché coordinatrice del Sistema bibliotecario della Bassa Pianura bergamasca – Due mercoledì fa, abbiamo fatto il primo incontro e l’affluenza è stata di quindici persone. Per essere il primo incontro è un buon risultato, anche perché, comunque, un booklab con più di venti persone non funzionerebbe». Una buona scusa per accorciare le distanze e mantenere vivi i rapporti. «C’erano persino due amiche che frequentavano un altro gruppo di lettura in provincia di Milano – racconta Nisoli – Una delle due è andata all’estero e hanno pensato di rimanere in contatto anche grazie a questo gruppo».

Un momento sociale: la lettura come «fame di relazione»

Perché, lo si ripete, leggere è un atto sociale e le persone, quando partecipano ai gruppi di lettura, hanno fame di relazione, non solo di letteratura. «Per le persone che frequentano i gruppi di lettura, gli appuntamenti sono sia un momento culturale, sia un momento sociale – spiega Nisoli – Le persone che non si trovano a proprio agio o che non vanno d’accordo con gli altri iscritti, dopo un po’, non si fanno più vedere. E questo perché, a mio avviso, il libro non è una specie di oggetto sacro, ma qualcosa che apre la nostra mente e che va spartito con chi ci fa stare bene. Il libro è relazione, è empatia, è un mezzo affinché arrivi qualcosa di noi agli altri e a noi qualcosa di loro, è un tramite per conoscere sé stessi e la realtà che ci circonda. Il beneficio della lettura condivisa è molto più di quel che sembra: va oltre il testo e tocca corde molto personali e intime».

Dello stesso parere, Simona Perego, bibliotecaria della biblioteca comunale di Sarnico, che, con il suo gruppo di lettura sta leggendo «Brooklyn», di Colm Tóibín : «Tre anni fa, il nostro gruppo di lettura era composto da sette persone, oggi siamo più di venti. A poco a poco, è cresciuta la consapevolezza che questi nostri appuntamenti non riguardano solo il libro che si è scelto di affrontare, ma anche l’ascolto senza giudizio, la possibilità di esprimersi liberamente, il confronto sempre educato. Il tutto, in un’atmosfera informale e accogliente, grazie alla quale sono nate anche delle amicizie fra i partecipanti. Anche per questo, mi piace pensare al libro come a una potente scintilla da cui ogni cosa inizia e prende forma».

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