Scrisse Marguerite Yourcenair che “fondare biblioteche è un po’ come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire”. Una biblioteca non è solo un luogo più o meno grande dove ci sono tanti libri da prendere gratuitamente e restituire dopo un mese. È qualcosa di più. Un presidio contro l’ignoranza – nel senso autentico del termine, ovvero l’ignorare fatti e informazioni – una risposta alla solitudine, soprattutto delle persone anziane, un posto dove sai sempre che troverai qualcuno (al bancone o in una delle stanze) disposto a scambiare quattro chiacchiere, magari a bassa voce perché le biblioteche sono anche oasi di silenzio nel trambusto quotidiano.
Bergamo ha un Sistema bibliotecario eccellente, con una rete di interprestito veloce ed efficace – che mette a disposizione degli utenti migliaia di volumi e dvd – e una serie di biblioteche di alto livello, senza dimenticare MLOL, l’evoluzione digitale del concetto di biblioteca (ne abbiamo parlato di recente).
Fra le biblioteche d’eccellenza c’è sicuramente quella di Vedeseta in Val Taleggio, località di 203 abitanti circa, che con la bella stagione diventano molti di più.
In realtà, secondo la legge – la regionale 81/85, che prevede nuove norme sul funzionamento e sui requisiti delle Biblioteche (orari di apertura, personale specializzato etc) – per essere considerata un’autentica biblioteca, e quindi per accedere ai contributi pubblici, quella di Vedeseta da più di 30 anni non ha tutte le caratteristiche richieste.
Quella normativa ai tempi (1987-1988) suscitò una vivace polemica, anche a mezzo stampa, tra gli amministratori comunali – tra cui il giovane presidente della Biblioteca, Claudio Arrigoni – e l’allora Assessore regionale alla Cultura Andrea Cavalli. Tuttavia, nonostante la legge e le conseguenti difficoltà che incontrano le Biblioteche di comunità minori, la piccola istituzione civica ha continuato a vivere, a operare e a essere una presenza preziosa, lievito per la propria comunità e per la Valle Taleggio, e ad ampliare via via anche il proprio raggio d’azione. Contando sulle modeste risorse del bilancio comunale, su saltuari sostegni finanziari da parte di Enti, di privati generosi e, soprattutto, sul lavoro di volontariato di tante persone.
Quest’anno la biblioteca, o meglio il Centro Biblioteca (così si chiama per distinguersi da una biblioteca “a norma di legge”), festeggia il 50esimo anniversario della sua fondazione, avvenuta nel 1971 grazie alla lungimiranza dell’Amministrazione di allora. Una ricorrenza che testimonia quel valore di una biblioteca di cui parlavamo all’inizio e la tenacia di chi ancora oggi la mantiene in vita.
Per sottolineare adeguatamente l’anniversario, sono stati organizzati alcuni eventi di celebrazione e di proposte culturali rivolte sia ai Cittadini della Comunità vallare che ai Villeggianti estivi, interlocutori numerosi e fedeli del Centro. Oltre alla missione propria del prestito libri, il Centro Biblioteca è stato nel corso degli anni promotore di iniziative culturali artistiche con mostre di alto livello che hanno visto la presenza di nomi significativi in ambito regionale e nazionale della pittura e della scultura, nonché del design e della fotografia d’autore.
Il programma di eventi prenderà il via sabato 24 luglio, alle ore 10.30, presso la sala del Centro Don Sabino Camia a Vedeseta dove si terrà il Convegno per ricordare l’evento. Alcuni dei protagonisti parleranno della fondazione del Centro Biblioteca e del suo sviluppo in questi decenni con iniziative nei diversi rami della cultura nel senso più ampio.
Venerdì 30 luglio, alle ore 21.00, sarà protagonista il gruppo teatrale AlbanoArte Teatro con letture accompagnate da musiche sul tema “Amore per e degli animali” con Grazia Vecchi, Gianluigi Corna, Adriana Vismara e Enzo Mologni (tempo permettendo il recital si terrà all’aperto, altrimenti nella Sala don Sabino Camia).
A concludere, mercoledì 11 agosto alle ore 17.30, si terrà un incontro dal doppio significato, sempre in sala don Sabino.
Per prima cosa verrà presentato l’iter seguito da alcuni studenti che, per la loro tesi di Laurea, hanno trovato nel patrimonio librario (oltre 10 mila volumi) e nell’archivio della Biblioteca materiale di ricerca tradotto nel proprio elaborato. Saranno loro stessi a presentare il lavoro svolto.
A seguire i rappresentanti del Consorzio dello Strachitunt illustreranno l’attività principe della Valle Taleggio, la produzione casearia, che da anni ha raggiunto gradi di eccellenza riconosciuta a livello nazionale, fonte di lavoro e occupazione nelle imprese operanti sul territorio e per gli allevatori che garantiscono la materia prima e la manodopera più qualificata. In chiusura un assaggio guidato dei formaggi locali con abbinamento ai vini tipici delle colline bergamasche.