La metafora del mare come rappresentazione della nostra realtà dopo i mesi più duri della pandemia è ciò che Acli Bergamo ha scelto per l’edizione 2020 di Molte fedi sotto lo stesso cielo. “In mare aperto – Abitare l’incertezza, ripensare il futuro” è il titolo di una rassegna che si farà (completamente online) nonostante gli stravolgimenti della pandemia. Al via il 9 settembre con un concerto intimo di Niccolò Fabi e poi di seguito Michele Serra, Pepe Mujica, Enrico Letta e molti altri. Un fitto calendario di incontri e performance.
Ne abbiamo parlato con Daniele Rocchetti, presidente di Acli Bergamo e direttore artistico di Molte fedi: “dopo quello che è successo abbiamo dovuto cambiare in corsa il titolo e la programmazione. Prima però abbiamo ragionato a lungo se fosse il caso o meno di fare Molte fedi. La risposta alla fine è stata positiva, non potevamo evitare di rispondere alle tante richieste del pubblico che abitualmente ci segue e che chiedeva di esserci anche quest’anno”.
“In mare aperto” significa ricerca di una direzione e di una possibile scoperta. Laddove è lo spaesamento a imporsi, la necessità di una rotta diviene fondamentale, a fronte di una certa ossessione di tornare ad una “normalità” che forse tanto normale non era neanche prima. “Il virus – continua Rocchetti – ha messo in crisi i paradigmi che dominavano il nostro tempo prima della pandemia. Lo sviluppo, la crescita erano imprescindibili, a dispetto dei limiti che stavano emergendo e che oggi sono ancora più evidenti. Questo è un nuovo inizio e ha bisogno di discernimento”.
Insomma non è tutto come prima: “È sbagliato e rischioso considerare il covid una parentesi momentanea. I dati economici e i legami sociali da ricostruire ci dicono il contrario: la ripartenza deve essere un’occasione di ripensare la nostra società. Altrimenti quando la crisi morderà di più si apriranno spazi per il rancore di chi si sente abbandonato. Quella rabbia sociale che era diffusa già prima del contagio e che nei prossimi mesi potrebbe crescere pericolosamente”.
Il punto di vista Molte fedi circola nei ragionamenti di molti intellettuali fuori e dentro l’Italia. Alcuni di loro parteciperanno alla rassegna, insieme ad artisti e persone che hanno importanti ruoli politico sociali. Tuttavia Molte fedi ha bisogno di sostegno, come del resto nelle scorse edizioni. Il modo migliore di farlo è acquistare la Card Molte di Fedi, un modo per appartenere e avere alcuni vantaggi esclusivi. Ci spiega tutto Donata Leone Ornago, una delle volontarie della rassegna, responsabile della segreteria.
Quattro motivi per acquistare la Card
1) Un sostegno effettivo. “Il primo motivo – ci spiega – riguarda la possibilità di un sostegno effettivo alla rassegna. Significa contribuire concretamente alla realizzazione di ogni edizione ma è anche un gesto di riconoscimento del valore di Molte fedi quale esperienza di dialogo, di confronto, nel segno di una autentica convivialità delle differenze”.
2) Fare comunità. “Negli anni sempre più persone hanno deciso di partecipare e di sottoscrivere la Card. Si è creata una comunità, che ci ha anche spinto a fare questa edizione. Molto spesso chi decide di sottoscriverla si sente partecipe della rassegna, viene creato un legame. È il popolo di Molte fedi, un’appartenenza in un momento storico carente di situazioni collettive”.
3) Eventi esclusivi. “L’acquisto della Card permetterà di seguire, on-line in maniera esclusiva, alcuni appuntamenti riservati solo ai sottoscrittori. Quest’anno saranno tre spettacoli teatrali, pensati appositamente per Molte fedi, di e con Lella Costa, Lucilla Giagnoni e Laura Curino. Una diretta streaming con Massimo Recalcati, e tre lezioni con Silvano Petrosino sul tema delle fiabe”.
In più ci sarà la possibilità di ricevere nella propria area personale – a cui si potrà accedere dal sito di Moltefedi tramite un account con user e password – “il commento quotidiano al Vangelo fatto da don Giovanni Nicolini”.
4) Sconti sui libri. “La Card prevede infine uno sconto del 30%, tramite voucher, sui libri di Molte fedi. Ma ci saranno anche altre sorprese che per ora non sveliamo”.
Quanto costa. “Ci sono due tipi di Card, entrambe prevedono gli stessi vantaggi. C’è la Card ordinaria di 50 € e la Card sostenitore di 150 euro”.
Fare volontariato per Molte fedi
Donata ha scelto di fare la volontaria di Molte fedi, una decisione che ha dei motivi precisi: “Cominciamo con il dire che non sono di Bergamo, ma della provincia Monza Brianza”. Sembra un dettaglio inutile, ma sottende l’importanza della rassegna di Acli ben oltre il territorio: “Sono entrata in contatto con Molte fedi durante un viaggio. Lì ho conosciuto Daniele Rocchetti e ho scoperto cosa accadeva a Bergamo. Così ho pensato che potevo mettermi a disposizione. Già in passato ho fatto attività di volontariato, in questo caso do il mio contributo ad una pratica di volontariato culturale in un ambiente molto stimolante. Non è solo un dare ma anche un ricevere”. Che significa pure condivisione: “Mi occupo della segreteria ma faccio parte anche del coordinamento che riguarda la programmazione insieme ad altri volontari”. Quel gruppo di persone che Daniele Rocchetti chiama “pensatoio”. Quest’anno impegnato a tracciare una rotta nel mare del contemporaneo.