Sono stati mesi intensi per L’Eco café, redazione mobile de L’Eco di Bergamo e di Eppen. Una stagione di sfide, attraverso le quali rinsaldare il legame con il territorio post lockdown e poi di nuovo in una nuova fase di chiusura, esplorando nuovi canali di comunicazione e modalità partecipative. Una versione social che a seconda delle maree ha saputo riadattarsi e seguire le correnti, con tutta la flessibilità di questi tempi che corrono.
Dirette streaming e in loco, promozione del territorio, solidarietà che si mescola alla cultura di un’area capace di produrre bellezza e occasioni d’incontro e confronto, fino a una nuova versione completamente digital nella fase finale del tour. Il tutto come sempre accompagnato da quell’atmosfera serena che si potrebbe respirare durante l’incontro ad un café con un amico di vecchia data.
E arrivati a fine 2020 è tempo di tirare le somme, di guardarsi indietro e fare i conti con quanto di buono c’è stato e con quanto ancora si può realizzare, perfezionare e migliorare. Perché in fondo lo scopo di ogni viaggio è questo: trovare nuove strade per crescere e arricchirsi.
Una cosa è certa: il passaggio al digitale non ha inficiato l’autenticità delle visioni del progetto originale, ma anzi, ha contribuito ad arricchirle espandendone i confini. Chiedendo cosa sia stata l’esperienza con la redazione mobile ai suoi promotori e protagonisti, emergono tanti punti di vista, accomunati da una spinta propositiva. Visioni riassunte nella testimonianza di Daniela Taiocchi, direttrice del web magazine Eppen, de L’Eco di Bergamo: “L’Eco Cafè pure in versione digitale è stato l’occasione per sondare il territorio in questi mesi di tempesta”.
Un’opportunità importante per ribadire la stretta connessione del quotidiano con l’area dove opera. Infatti: “Grazie a questa iniziativa è ancora più stretto il legame diretto con il territorio. Siamo un giornale locale ed è nel nostro DNA l’affinità con i tanti paesi che formano la provincia di Bergamo”.
La vicinanza ai lettori ha trovato così molteplici forme. Attraverso i caffè con i quali Caffè Poli Torrefazione li ha omaggiati, le offerte alla rivista Orobie e a L’Eco di Bergamo dedicate agli abbonati e i buoni spesa Iper ad esse abbinati, certo. Ma soprattutto, grazie a un’attenzione costante alla promozione di bellezza e ricchezza insite in ciascun Comune.
Partito nella soleggiata giornata del 13 settembre scorso a Mapello, al cospetto dello splendido Santuario della Madonna di Prada, il viaggio si è inoltrato alle porte dell’autunno nella cornice bucolica di Scanzorosciate per poi dirigersi nuovamente verso ovest, ai confini della provincia a Calusco d’Adda. Ecco poi rispuntare la carovana nella piazza di Martinengo, prima del riposo anticipato a causa di un nuovo imperversare della pandemia, che però ha solo prodotto un effetto alchemico sul destino del tour.
Senza caffè o eventi in presenza, la redazione si è vestita di un rinnovato assetto 100% digital, per approdare in totale sicurezza sotto le volte affrescate della Casa Comunale di Alzano Lombardo e infine nella Sala degli Affreschi dell’Accademia Tadini a Lovere, sulle sponde del lago d’Iseo.
Come dimenticare poi, tutti i progetti solidali nati, diffusi e promossi nel corso dei mesi attraverso la piattaforma di crowdfunding Kendoo? Dall’attenzione all’istruzione dei piccoli a quella verso il benessere degli anziani, passando per l’inclusività nella sfera lavorativa o alla cura dei soggetti in difficoltà, ogni centro ha scelto di promuovere una diversa iniziativa nata in seno agli enti locali.
Racconti curati e trasmessi attraverso le dirette, in compagnia di sindaci, assessori e rappresentati delle diverse realtà culturali e sociali, raccolte e raccontate dai giornalisti de L’Eco di Bergamo.
L’Eco café non sarebbe poi stato lo stesso, senza la partecipazione attiva della redazione di Orobie. Sono loro che, dialogando con Pro Loco locali ed enti di promozione territoriale e naturalistica, si sono fatti interpreti del territorio, valorizzandone sentieri, parchi, storie e curiosità in un affascinante racconto a parole e immagini.
Tra loro, l’immancabile presenza dell’artista Marco Dusatti, che ci ha incantato con i suoi acquerelli, e del direttore della rivista Paolo Confalonieri per il quale L’Eco café è stata: “Una grande occasione per incontrare, direttamente nei loro territori, le tantissime persone e le associazioni che si adoperano per far conoscere i loro paesi e le loro valli. Ecco l’enorme opportunità che L’Eco café 2020 ci ha offerto e che speriamo di essere riusciti a condividere, attraverso i racconti nelle dirette Facebook, con le tantissime persone che, di tappa in tappa, si sono unite al nostro viaggio”.
Un percorso accompagnato dalla redazione di Eppen che, assecondando la sua naturale vocazione, ha contribuito a creare piccoli eventi negli eventi, laddove possibile. Spazi dedicati alla musica, brevi incursioni teatrali e letture. Sprazzi di intrattenimento e riflessione, per arricchire il variegato mondo de L’Eco café.
Per concludere, non resta che ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa scommessa: i sindaci e i Comuni che ci hanno ospitato, i giornalisti de L’Eco di Bergamo, le redazioni di Eppen e Orobie, i ragazzi di 1901 Studio che hanno seguito ogni step della registrazione e trasmissione delle dirette, per arrivare a Poli Caffè Torrefazione e gli Iper di Seriate, Orio al Serio e Brembate, nostri sponsor.
Dulcis in fundo, un grazie a chi in presenza o tramite le dirette ha seguito le peregrinazioni de L’Eco café, in attesa di potervi incontrare nuovamente il prossimo anno.