“Il secondo disco è sempre quello più difficile nella carriera di un artista” cantava Caparezza, ma la frase si adatta bene a tante altre cose. Non è un caso, infatti, che Fabrizio Zucchelli, presidente del Festival, la citi dicendo: “La seconda edizione è più impegnativa della prima perché l’obiettivo è quello di migliorarsi, di correggere gli errori e fare qualcosa che mantenga alte le aspettative”.
Nonostante una naturale “ansia da organizzazione” Sacrae Scenae, all’inizio di questa seconda edizione può già essere soddisfatto della strada che sta intraprendendo. La manifestazione infatti è riuscita a farsi notare, non solo per la tematica così peculiare che la caratterizza - la devozione popolare - ma perché nel 2020 sono stati soltanto tre i Festival cinematografici ad avere il coraggio di debuttare in Italia e fra questi c’era quello di Ardesio.
L’anima della manifestazione si riconferma caratterizzata dalle produzioni cinematografiche declinate in medio e cortometraggi, senza rinunciare alla qualità, caratteristica sulla quale il Festival cerca quest’anno di alzare l’asticella, come spiega Zucchelli: «Non abbiamo allargato la tematica o sforato verso altre interpretazioni, la direzione artistica della manifestazione resta la medesima, ma abbiamo cercato di migliorare la qualità della proposta».
Norme Covid, capienze ridotte, prenotazioni obbligatorie si riproporranno anche quest’anno, ovviamente, ma insieme alle limitazioni sanitarie ci saranno anche 22 film selezionati da 16 Paesi del mondo, un’anteprima nazionale e la proiezione di un film vero e proprio già presentato in altri festival internazionali.
Tutto ciò è stato possibile grazie a una partecipazione che anche nel 2021 si è confermata ricca e curiosa. Circa 60 pellicole si sono iscritte al concorso lo scorso anno, numero che è stato ripetuto anche in questa edizione e che ha portato a selezionare la ventina di produzioni che l’ultima settimana di agosto si confronteranno e si sfideranno in concorso. Una dozzina le produzioni italiane scelte e poi Portogallo, Albania, Giordania, Messico, Canada, Spagna e Montenegro. Il film più lungo dura 71 minuti mentre il più breve è un corto italiano di circa un minuto e mezzo.
Anteprima nazionale invece per la produzione di Enrico Guidi che ha realizzato quattro cortometraggi dedicati a un cammino devozionale del Centro Italia. La mini-serie sarà presentata durante le quattro proiezioni, una puntata alla volta, seguendo le diverse tappe del Cammino di San Francesco d’Assisi che nell’ultimo tratto cambia nome ne “Il cammino dell’Arcangelo”. Tra i film in concorso anche un’opera che racconta una devozione della Val di Scalve, mentre il presidente svela una seconda novità di questa edizione: «È un lungometraggio che prende spunto da una tradizione dell’area balcanica e racconta una storia di emancipazione femminile».
Il programma del Festival
Il programma del Festival prevede tre giorni di proiezioni suddivisi in quattro blocchi orari. Si parte la sera di venerdì 27 agosto dalle 21.30 alle 24, si prosegue sabato 28 con un primo turno pomeridiano fra le 16 e le 18 e uno serale, dalle 20.30 alle 23. La domenica prevede le ultime proiezioni dalle 15.30 alle 18 e la premiazione finale che consegnerà nelle mani del vincitore l’iconico “campanile d’oro”, il premio che caratterizza il festival. Lo scorso anno la preziosa statuetta se l’è aggiudicata “Lo sguardo di Rosa” del regista Fabio Segatori, mentre tre sono state le menzioni speciali che saranno assegnate anche in questa edizione.
La giuria popolare composta da dieci persone si è già espressa, visionando le pellicole in anteprima e consegnando il proprio responso che sarà reso noto solo in chiusura della manifestazione.
Tutte le proiezioni si svolgeranno nel cineteatro dell’Oratorio di Ardesio che, se la capienza si confermerà al 50%, potrà ospitare 110 spettatori. Per questo, pur essendo gli spettacoli a ingresso libero è necessaria la prenotazione a partire da venerdì sera e durante tutto il weekend.
Gli eventi collaterali
A inframmezzare la visione delle pellicole ci saranno alcuni momenti musicali e artistici aperti dal concerto in quota al Rifugio Alpe Corte, in programma sabato alle 12, con l’esibizione del “Quintetto fiati Orobie”, gli spettacoli della Compagnia delle Chiavi (venerdì “O Signur d’i Puarèc!” e domenica “Jet d’Eau”), la visita guidata gratuita “Alla Scoperta del miracolo di Ardesio” (domenica 29 ore 14.30) e la mostra di immagini sacre “Immaginette contemporanee” con opere dell’artista milanese Nadia Nespoli, curata da Margherita Zanoletti. Proprio questa esposizione nasce appositamente per Sacrae Scenae 2021 e per la Madonna di Ardesio, della quale l’artista ha reinterpretato l’immagine in 300 differenti versioni. La tre giorni si concluderà domenica 29 alle 19.30 con l’aperitivo in musica in oratorio e il concerto dei “Take it voices”.
L’obiettivo della cineteca
Questo per ciò che riguarda l’edizione che si aprirà tra pochi giorni. Ma il cammino di Sacrae Scenae è anche più complesso. Il festival ha fra gli obiettivi la valorizzazione del Santuario della Madonna delle Grazie di Ardesio, già sede di cammini e pellegrinaggi in devozione alla Madonna, e proprio da questo luogo è nata l’idea di progettare un evento culturale che potesse porre l’accento sulle iniziative di devozione popolare sparse nel mondo. Inoltre – come spiega Zucchelli: “Un grande traguardo a cui vogliamo giungere è la creazione di una cineteca all’interno del Museo Meta (Museo Etnografico dell’Alta Valle Seriana), che gestirà tutte le opere giunte al concorso”. La Cineteca sarà realizzata in collaborazione con l’Università di Bergamo e con l’ufficio per la Pastorale della Cultura della Diocesi di Bergamo e potrà essere anche punto di partenza per un centro studi sulla religiosità popolare che coinvolgerà l’Università.
info e prenotazioni sul sito www.sacraescenae.it