Le multisale uccideranno i cinema di paese, si sentiva dire qualche anno fa. E spesso è andata anche così. Poi il ritornello è cambiato: le piattaforme uccideranno le sale, anzi no, addirittura il cinema. E qui la questione si fa ancora più complessa e sfaccettata, che il timore sia più o meno fondato. Certo che la concorrenza delle piattaforme di streaming sembra imbattibile e non sono incoraggianti nemmeno i dati sulla riapertura delle sale in questo 2021, a capienza ridotta dalla fine di aprile e al 100% dall’11 ottobre. Forse è ancora presto per una valutazione esaustiva, il periodo autunnale e invernale è tradizionalmente più carico di nuove uscite. Pare però che rispetto al 2019, già non particolarmente brillante per incassi e presenze in sala, i numeri siano addirittura dimezzati.
Eppure, a guardare l’elenco e la distribuzione di tutte le sale di paese su bergamoalcinema.it, la piattaforma curata da SAS Bergamo che aggrega gran parte delle sale della provincia bergamasca, sembra che non sia così inopportuno nutrire fiducia quantomeno sulla possibilità di prosperità dei cinema di prossimità. Quelli di paese, per intenderci. Anche perché al pubblico non sfugge affatto il valore aggiunto delle cosiddette “sale della comunità”, solitamente gestite da volontari all’interno di oratori e centri polifunzionali.
Curatela nella programmazione, cineforum, rassegne, incontri con gli autori. Si tratta di una serie di eventi collaterali e complementari ai film che nel corso del tempo hanno permesso di costruire uno zoccolo duro di affezionati frequentatori e un rapporto privilegiato anche con gli amanti occasionali del cinema. Ed è proprio questa la cifra di un vero qualcosa in più non solo rispetto ai multiplex, ma anche ad altri mezzi di fruizione del prodotto cinematografico che non siano le sale.
Giuseppe Perico, responsabile del progetto bergamoalcinema.it e coordinatore delle attività di SAS Bergamo: “Per quanto riguarda le sale che fanno parte del circuito Bergamoalcinema c’è stata una buona ripartenza. Le sale di paese vivono soprattutto per il contatto con la gente del luogo che è affezionata. Hanno riaperto piano nel corso dei mesi, ma soprattutto ci siamo stupiti di tutte le persone che stanno partecipando a film d’essai, ai cineforum che tutte queste sale organizzano. Perché quelle persone che lo frequentavano prima sono tornate tutte. È stato un bel segnale”.
E il portale bergamoalcinema.it è stato concepito proprio per rinforzare questo legame ed estenderlo a tutta la platea della provincia bergamasca, in un’ottica di consumo culturale che sia di qualità e coltivi nella prossimità alle comunità paesane la linfa vitale del cinema visto al cinema.
La ricerca sul portale è orientabile. Si può partire dalla sala di riferimento, dalla data, dai titoli. Ci sono orari, schede informative dei film, i trailer sono visibili in modo rapido e semplice senza lasciare la pagina. Così come è facile e immediato l’acquisto dei biglietti in prevendita per gran parte delle sale.
Perico: “È il sito di riferimento del circuito di sale sparse sulla provincia. Raccoglie tutte le programmazioni, prime visioni ma anche rassegne e cineforum. Puoi cercare la sala più vicina alla tua zona o il film che ti interessa per capire il posto più vicino dove viene proiettato. Hanno aderito praticamente buona parte delle sale della provincia, tutte le sale della comunità. Non ci sono i multiplex perché raggruppa le sale della comunità che sono alternative, belle e con tutta la tecnologia ma in contesti familiari, con dei prezzi più contenuti e una programmazione curata”.
Insomma, come già scrivevamo su queste pagine, ci sono tantissime novità cinematografiche in vista, veramente l’imbarazzo della scelta. E non c’è altro modo di vederle se non recandosi in sala. E ce ne sono un bel po’ tra cui scegliere.
“Al pozzo di Sicar”: il cineforum itinerante nelle sale della comunità
Rassegne, cineforum, si diceva. Ormai tradizionali e sempre ben partecipate sono “Cinefilosofia” al Cinema Conca Verde, “Mondovisioni – i documentari di Internazionale” (di cui abbiamo parlato qui) o “Pomeriggio al cinema” al Cinema Del Borgo. Tutte ripartite recentemente. È in programma però anche una nuova rassegna promossa da SAS Bergamo eACECcon il contributo di Fondazione della Comunità bergamasca. Si intitola “Al pozzo di Sicar – Sorsi di infinito nelle sale della comunità”. Si tratta di un ciclo di eventi settimanale che interesserà un totale di 15 sale cinematografiche sparse sulla provincia bergamasca. Il programma si divide in due parti: novembre-dicembre e gennaio-marzo. Le tematiche dei film saranno la conoscenza di sé stessi e dell’altro, l’interiorità, la spiritualità, l’etica.
Cinque i titoli proposti: “Corpus Christi” di Jan Komasa, “Guida romantica a posti perduti” di Giorgio Farina, il premio Oscar “Nomadland” di Chloé Zhao, “The Father – Nulla è come sembra” di Florian Zeller e “Prima di domani” di Ry Russo-Young.
“Durerà da novembre a marzo – spiega Giuseppe Perico – È un cineforum vero e proprio, proiezioni accompagnate da analisi a cura di animatori delle sale della comunità. Ci saranno anche ospiti gli autori del film, registi o sceneggiatori, oppure degli esperti per approfondire i temi”.
La rassegna debutterà alla Sala della Comunità Qoelet di Redona giovedì 11 novembre. Le settimane successive passerà a Clusone, Bolgare, Mozzo, Osio Sopra. Da gennaio il ciclo riprenderà in altre dieci sale: Branzi, Stezzano, Urgnano, Nembro, Casazza, Gorle, Romano di Lombardia, Almè, Calusco d’Adda e Petosino. Qui la pagina dedicata alla rassegnaper i dettagli del programma fino al 16 dicembre.