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Moronismi, cioè la passione per il Moroni grazie a Moroni 500

Articolo. Il pittore albinese è protagonista di un ricchissimo calendario di eventi, mostre, presentazioni, visite guidate e invenzioni gastronomiche tra la valle e la città. Gli eventi continuano ad essere annunciati. L’obiettivo è lasciare un’eredità destinata a restare

Lettura 3 min.
Giovan Battista Moroni, Ritratto di Bernardo Spini (Fondazione Accademia Carrara, Bergamo)

Per alcuni è ancora solo il nome di una via, una delle grandi arterie che dal centro di Bergamo porta verso Milano, ma dopo questi mesi quelli che ancora non lo conoscono saranno sempre di meno. Lui è Giovan Battista Moroni, per il mondo dell’arte internazionale un maestro cinquecentesco celebrato dai grandi musei di tutto il mondo per le sue doti di ritrattista.

Alla Royal Academy of Arts di Londra nel 2014 è stata inaugurata una mostra monografica dedicata tutta a lui, al grande pittore capace di portare su tela uomini e donne di ogni estrazione sociale, compreso il suo celebre “Sarto”, un affascinante ritratto di un artigiano del Cinquecento. Quattro anni dopo il pittore di origini bergamasche sbarca Oltreoceano, precisamente alla Frick Collection di New York, che gli dedica una monografica con opere provenienti anche dall’Accademia Carrara e dalla Fondazione Palazzo Moroni.

Un artista vivacissimo e molto attivo tra la ritrattistica e il sacro nato nel 1521 ad Albino, che da quest’estate alla primavera prossima sarà cuore di Moroni500, un ricco calendario di celebrazioni per i cinquecento anni del pittore, insieme all’intera Val Seriana, un vero e proprio museo diffuso a lui dedicato, che arriva fino a Bergamo. “L’occasione del cinquecentenario si è trasformata in un laboratorio di relazioni, una ricchissima rete di collaborazioni avviata lo scorso marzo, durante un periodo scurissimo della nostra storia collettiva e portata avanti con tenacia – spiega Maurizio Forchini di Promoserio – un lavoro di gruppo lungo mesi che ha attraversato la pandemia e che in queste settimane vede la luce e unisce arte, storia locale, cultura ed enogastronomia in un’ottica di valorizzazione del nostro territorio”.

Un grande progetto con numerose anime, racchiuso in un unico logo ideato da Alessandra Piacentini di Arte sul Serio, un’associazione che riunisce artisti della Val Seriana con l’obiettivo di diffondere l’arte in tutte le sue forme: “il logo a cui ho pensato rispecchia tutti gli elementi chiave di questo progetto, un grande progetto istituzionale, una forte eredità storica e una grande eleganza, come eleganti sono le opere del Moroni”.

Le celebrazioni di Moroni si sono aperte e si chiuderanno simbolicamente nella sua città natale, Albino, dove attualmente è allestito “Il codice Moroni”, un progetto espositivo di storytelling curato da Barbara Mazzoleni e Orietta Pinessi, in cui il mondo del pittore è ricostruito attraverso un percorso multiforme, che unisce parole, tessuti, oggetti legati all’attività dell’artista, grande appassionato di moda, capace di ritrarre con dettagli finissimi, oltre agli stati d’animo dei suoi soggetti, anche gli abiti e gli accessori, restituendoci un prezioso compendio dei costumi dell’epoca.

Aperta fino al 22 agosto 2021 nelle chiese di San Giuliano e di San Bartolomeo ad Albino, “la mostra sta avendo un grande successo di pubblico – spiega l’assessora del Comune di Albino Patrizia Azzola – Siamo molto felici perché abbiamo creduto in questo progetto anche in un periodo durissimo e ora i fatti ci danno ragione. La nostra idea è lasciare in eredità al territorio qualcosa di più di iniziative di alto profilo. Cataloghi, studi, restauri di opere e stendardi, insieme alla consapevolezza sempre più radicata del grande valore di questo artista”.

Secondo capitolo espositivo di quest’anno moroniano in Val Seriana è la mostra che inaugurerà nella Chiesa di San Bartolomeo, ad Albino il 18 settembre “Giovan Battista Moroni. Ritorno ad Albino”, a cura di Simone Facchinetti e Paolo Plebani e realizzata in collaborazione con Accademia Carrara. Una raccolta di opere unite dal filo rosso della città natale di Moroni, che comprende prove giovanili, ritratti di personaggi albinesi e dipinti sacri per la devozione domestica. Seguirà quest’inverno “Moroni Sequel”, un dialogo tra l’arte contemporanea di GianriccardoPiccoli e la “Crocifissione” di Moroni.

E ancora incontri, conferenze, appuntamenti di divulgazione dedicati al celebre ritrattista che dalla Val Seriana arriveranno anche in città, nelle splendide sale di Palazzo Moroni in Città Alta, dove da settembre tutte le domeniche tra attività e visite guidate si potranno ammirare anche due famossissime opere del Moroni, il “Ritratto di Isotta Brembati” e “Ritratto del Cavaliere in rosa”, oltre ai meravigliosi giardini del palazzo, mentre dal 9 luglio al 29 novembre l’Accademia Carrara a poche centinaia di metri propone un ingresso scontato per i visitatori delle mostre allestite ad Albino e per l’intera cittadinanza di Albino.

Il progetto Moroni 500 si apre anche al di fuori degli spazi museali, con eventi insoliti come la prima Summer School di Sartoria Storica, in programma dal 19 luglio al 1° agosto ad Albino organizzata dalla Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze, un workshop in cui si ricostruirà il prezioso abito vestito dalla “Dama in rosso” di Moroni, un tesoro della National Gallery di Londra, che a fine lavori accoglierà il prezioso capolavoro artigianale, mentre il 18 settembre il centro storico di Albino ospiterà una giornata intera in cui immergersi in atmosfere rinascimentali, “Sui passi del Moroni”, tra antiche botteghe artigiane, rievocazioni storiche in costume e visite guidate.
Seguiranno il 16 e 17 ottobre due giornate di visita ai luoghi di principale interesse storico-artistico e architettonico di Albino oltre che ai luoghi moroniani di Bergamo e una serie di iniziative enogastronomiche con menù di ispirazione cinquecentesca, le degustazioni del Confetto di Giovan Battista Moroni e di un’iconica bottiglia di Val Calepio dedicata proprio all’artista.

Numerosi gli altri appuntamenti in calendario, a cui si aggiungono anche iniziative permanenti per il territorio, come il restauro di sei importanti dipinti, riportati all’antico splendore dalla Fondazione Credito Bergamasco compreso il capolavoro del Moroni Sacro, il “Crocifisso con i Santi Bernardino da Siena e Antonio da Padova”, custodito nella Parrocchiale di Albino e . Il 15 ottobre vi sarà la presentazione del “Catalogo Generale dell’opera di Giovan Battista Moroni”, curato da Simone Facchinetti, una pubblicazione frutto di anni di studi e di lavoro di ricerca per recuperare le informazioni relative a oltre 200 opere del pittore custodite in musei europei, americani e in collezioni private. Seguiranno nel 2022 le Giornate di studi moroniani organizzata in collaborazione con la Fondazione Bernareggi, che riunirà i maggiori curatori e studiosi di Moroni a livello internazionale.

Sito Valseriana

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