Nella Social Edition del tour 2020 de L’Eco cafè la redazione di Orobie, con il suo vulcanico direttore Paolo Confalonieri, ha contribuito non poco al palinsesto di dirette andate in streaming sui canali social de L’Eco di Bergamo, della rivista Orobie e di Eppen.
Di piazza in piazza, da Lovere a Mapello, da Calusco d’Adda a San Pellegrino Terme, gli esperti degli itinerari e del patrimonio artistico e naturalistico locale hanno dialogato con le associazioni del territorio e raccontato le bellezze che la provincia orobica offre ai suoi abitanti.
L’esperienza di Orobie a L’Eco café
Paolo Confalonieri ci ha raccontato così questa esperienza: “È stato bello poter raccontare, grazie a esperti come i nostri collaboratori Marco Dusatti, Stefano D’Adda e Tatiana Bertera, ma pure con i rappresentanti degli enti, delle associazioni e dei gruppi delle comunità incontrati, la ricchezza dell’ambiente che abbiamo a portata di mano, proprio fuori casa. Escursioni, passeggiate e itinerari che ci mostrano la natura, la storia e le particolarità di luoghi a noi prossimi, eppure sconosciuti ai più. La rivista Orobie si occupa da oltre trent’anni delle tante sorprese che ci riserva la Lombardia più bella: quest’anno, insieme a L’Eco café ne ha raccontate alcune in maniera diversa, nelle dirette facebook, attraverso la passione, la competenza e l’esperienza di chi vive e ben conosce questi territori”.
Ospite fisso delle dirette in compagnia della redazione di Orobie, Marco Dusatti, illustratore che da anni collabora con la rivista, impreziosendo le sue pagine con meravigliosi acquerelli che raccontano le bellezze del territorio.
Ad ogni tappa Marco ha scelto un tema da dipingere, una perla del paesaggio che ha immortalato in un acquerello realizzato in diretta, durante la chiacchierata con la redazione di Orobie.
Ne è nato un “Acquerello Social Tour”, un percorso artistico che illustra il 2020 de L’Eco café. E oggi ve lo vogliamo presentare, insieme al suo autore.
Chi è Marco Dusatti?
Se lo chiedete direttamente a lui, Marco Dusatti vi risponderebbe che è un “cercatore del bello appassionato della natura”. Una definizione semplice, ma quanto mai perfetta per l’illustratore che da 30 anni collabora con la rivista Orobie, colorando le pagine del mensile con i suoi acquerelli.
Il pallino del disegno Marco l’ha avuto fin da ragazzo, quando amava catturare su un foglio di carta le immagini belle. Poi l’incontro, quasi casuale, con la leggerezza romantica e l’imprevedibilità dell’acquerello che lo ha stregato e attirato dentro il vortice della sua magia.
Oggi Marco Dusatti è un acquarellista ambientale, un artista che cerca il senso delle cose nella bellezza della natura e ci restituisce la sua visione (quasi spirituale) del paesaggio che ci circonda.
Un “autodidatta”, precisa lui, sia nel campo nella tecnica ad acquerello, sia nello studio del paesaggio. “Mi documento molto sul territorio che devo dipingere, ricerco, spulcio, sfoglio libri perché lo voglio conoscere a fondo prima di portare su carta la mia visione”. Non solo libri, però. Il dialogo con gli esperti del territorio e gli autori della rivista Orobie gli hanno permesso di approfondire la sua conoscenza della natura e seguire la sua passione per il paesaggio.
Tra i soggetti preferiti da Marco ci sono, ovviamente, i paesaggi e gli ambienti naturali e rurali, quelli, cioè abitati dall’uomo. Ma non è raro imbattersi anche in qualche volto e in alcuni soggetti di arte sacra (pagina facebook).
L’Acquerello Social Tour
A conclusione del Tour 2020 de L’Eco cafè abbiamo chiesto a Marco Dusatti di raccontarci la sua esperienza di piazza in piazza e di presentarci il risultato artistico di questo percorso attraverso le bellezze della provincia bergamasca.
“Partecipare al tour de L’Eco cafè è stata un’occasione incredibile. Occasione per approfondire temi legati al paesaggio bergamasco e alla sua storia, ma soprattutto per incontrare tanti esperti locali, persone che amano e custodiscono con passione il loro territorio. Insieme allo staff della redazione mobile de L’Eco di Bergamo mi sono sentito a mio agio e ho cercato di portare un po’ di bellezza in questo anno così triste”.
E Marco Dusatti è davvero riuscito a colorare il 2020 con i suoi acquerelli! Eccoli qui di seguito, corredati da un breve commento dell’autore.
IL SANTUARIO DELLA MADONNA DI PRADA – MAPELLO
“Con il container de L’Eco cafè posizionato proprio davanti al Santuario, era impossibile non dipingerlo! Era il fulcro della manifestazione, un momento di festa che ha portato tanta gente nel suo parco, così che anche il Santuario pareva averne tratto nuova vita. Il fatto che proprio in quel periodo era candidato a Luogo del Cuore FAI mi ha convinto che era il soggetto perfetto per il mio acquerello”.
I VIGNETI DEL MOSCATO – SCANZOROSCIATE
“Dalla mia postazione nello storica piazza Alberico da Rosciate riuscivo ad intravedere un vigneto antico, che mi ha ispirato questa visione di un ‘vigneto di un tempo’: un assetto agrario originario con una cascina e le sue viti intorno, un paesaggio romantico che ci riporta a un’economica rurale e circolare, tanto attuale in questi ultimi periodi.”
IL PONTE DI SAN MICHELE – CALUSCO D’ADDA
“Nessun dubbio sulla scelta del soggetto da dipingere a Calusco d’Adda: lo storico Ponte di San Michele, che negli ultimi due anni ha fatto molto parlare di sé, tra le opere di restauro e la candidatura a Patrimonio dell’Umanità. Ne ho realizzato una visione frontale, una suggestione che mostra come un’opera umana riesce ad armonizzarsi con dolcezza e a dialogare con semplicità con l’ambiente che lo circonda, la forra dell’Adda in questo caso.”
IL CORSO DEL FIUME SERIO – MARTINENGO
“Nonostante a Martinengo fossimo in una bellissima piazza storica, Piazza Maggiore, è stato l’acqua il tema che mi ha catturato maggiormente. L’acqua delle tante risorgive e fontanili che costellavano il territorio, ma anche l’acqua che un tempo riempiva il Vallo colleonesco, il fossato che circondava il borgo storico. E l’acqua del Serio, che ho dipinto nel mio acquerello.”
L’ACCADEMIA TADINI – LOVERE
“A Lovere l’Accademia Tadini rappresenta un luogo deputato a fare e custodire l’arte. Un soggetto ideale per il mio acquerello! Ho scelto di rappresentarla dal lago e di inserire sullo sfondo la piccola costruzione della Chiesa di San Giovanni, in cima al monte, per ricordare che in passato sui colli c’erano edifici medievali di controllo della viabilità tra la pianura e la Val Camonica.”
IL PONTE DI SAN NICOLA – SAN PELLEGRINO TERME
“Per l’ultima opere del tour sono ritornato su un soggetto per me molto importante: il ponte, simbolo di unione. Anche se indubbiamente il Ponte di San Nicola non è tra i primi soggetti che ci vengono in mente pensando a San Pellegrino, nella storia ha avuto un forte significato di unione tra comunità e tra sponde del Brembo, di legame e di scambio tra persone. Anche l’acqua è uno dei temi che preferisco e che ben si addice alla tecnica dell’acquerello che riesce a renderne al meglio il movimento.”