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La Basilica di Santa Giulia di Bonate Sotto si fa laboratorio… di cultura e di bellezza

Articolo. La leggendaria Basilica di Teodolinda, uno dei siti più significativi del Romanico in Lombardia, si presenta al pubblico dopo il restauro, con una “tre giorni” di eventi, spettacoli teatrali itineranti by night e visite guidate

Lettura 3 min.
(Foto Mario Rota)

C’è chi racconta che proprio qui, sulle sponde del Brembo, approdarono in tempi antichi le spoglie di Santa Giulia. Qualcun altro ne attribuisce la fondazione alla regina Teodolinda in persona. Le leggende che aleggiano attorno alla Basilica di Santa Giulia di Bonate Sotto sono molte, come molte sono le persone, le associazioni e le organizzazioni che negli ultimi anni si sono mosse perché una delle testimonianze più belle del Romanico in Lombardia rivivesse. E si presentasse al pubblico bergamasco, al termine di un primo lotto di lavori di restauro e riqualificazione, come un vero e proprio «laboratorio di bellezza».

Oggi, la Basilica di Santa Giulia occupa un posto speciale nell’immaginario degli abitanti di Bonate Sotto. Merito della sua posizione, accanto al Cimitero, di quel profumo di erbe aromatiche che sale durante le sere d’estate; merito della sua eleganza – con quei capitelli romanici interni che animano una piccola galleria di forme zoomorfe, antropomorfe, geometriche e floreali – e della sua aura di mistero (si sa che venne fondata nel XII secolo e rappresenta oggi l’ultima memoria di un antichissimo abitato noto come «Castrum Lisina», ma non si conosce il destino della costruzione: il cantiere è stato completato e poi distrutto, oppure non fu mai davvero portato a termine?).

Merito, soprattutto, di un ampio progetto di valorizzazione della Chiesa che negli ultimi anni è andato di pari passo con il progetto di restauro – e che ha contribuito a “portare” la Basilica fuori dai confini di Bonate Sotto e dell’Isola Bergamasca.

Una lunga storia d’amore

Comincia tutto nel 2017, racconta l’Assessore alla Cultura e all’Istruzione di Bonate Sotto Francesca Monzani. «Avevamo necessità di restaurare la Basilica. Ci siamo interrogati allora, come amministrazione comunale, su come poterla valorizzare. Era una Basilica conosciuta per lo più dagli addetti ai lavori e dagli appassionati. Abbiamo sentito il bisogno di riscoprirla, in primis noi, abitanti di Bonate. E poi di farla conoscere fuori dai nostri confini».

Fondamentale è stata la collaborazione con il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS. «Siamo partiti con sei mesi di preparazione per le giornate d’autunno FAI, coinvolgendo anche le scuole. Quell’anno, i ragazzi di seconda media sono stati apprendisti ciceroni!». Tutti gli abitanti di Bonate Sotto hanno dato il loro contributo nel trasformare Santa Giulia in un luogo di aggregazione, in uno spazio di incontro e confronto, prima ancora che meta turistica. «Abbiamo organizzato visite guidate mensili con Promoisola, stretto collaborazioni che prima non c’erano, proposto visite guidate, esperienze teatrali, concerti di musica classica. Ci piace l’idea che ognuno possa avere una sua esperienza della Basilica».

Nell’estate del 2018, il progetto spicca il volo. Alla nona edizione del censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI e da Intesa Sanpaolo, Santa Giulia si è classificata al tredicesimo posto nella classifica nazionale e seconda in Lombardia. Quasi 22 mila persone hanno votato la Basilica come loro «luogo del cuore», da salvare e valorizzare.

«Solo una minima parte delle votazioni, una parte inferiore al 10%», ha rivelato con orgoglio l’Assessore, «è avvenuta online. La grande maggioranza dei voti è stata raccolta ai banchetti, grazie alla tenacia dei volontari di Bonate, che andavano anche negli ambienti più disparati. Frequentavamo i mercati rionali, le notti bianche, la marcia a Selvino ad agosto, le amatriciane in piazza. Ci hanno ospitato molto i comuni e ci siamo agganciati a manifestazioni come “DeSidera”, “A levar l’ombra da terra”, “Per antiche contrade”».

Nel 2019, FAI e Intesa Sanpaolo premiano la Basilica per la seconda volta, classificandola al primo posto nella graduatoria tra i 27 luoghi da recuperare che hanno partecipato al bando “I Luoghi del Cuore” per la selezione di interventi a sostegno dei luoghi votati al precedente censimento.

Il contributo di 30 mila euro destinato da FAI e Intesa Sanpaolo e i 140 mila euro dei 350 mila euro assegnati al Comune di Bonate Sotto da Regione Lombardia in virtù della Legge Regionale 4 maggio 2020, n. 9 “Interventi per la ripresa economica” consentono, nel dicembre 2021, di portare a termine il primo lotto dei lavori, un lotto relativo alle operazioni d’urgenza di recupero strutturale: attività di restauro conservativo delle coperture, dei paramenti lapidei esterni e interni del corpo alto della Basilica, ridisegno dell’ingresso nord, con la realizzazione di nuove soglie in pietra e di una nuova cancellata in grado di riprendere il tema dell’intreccio presente nelle raffinate decorazioni dei capitelli.

Tre giorni di scoperta

Francesca Monzani sottolinea come quello che si festeggia oggi sia un punto di partenza, più che di arrivo – o comunque una tappa di un lungo percorso di promozione e valorizzazione della Basilica. Resta la volontà di continuare a trasformare la pietra in luogo vivo, il luogo sacro in laboratorio di relazioni – quelle che si sono instaurate in questi mesi e quelle che nasceranno in futuro. «Restaurare una basilica ma non creare attorno questo “motore sociale” non sarebbe stata un’esperienza così ricca», conclude l’Assessore. «Ci aspettiamo che le relazioni che abbiamo costruito in questi anni, ad esempio con il FAI o con PromoIsola, continuino negli anni a venire».

Ad aprire il calendario delle iniziative estive che animeranno Bonate Sotto è una “tre giorni di scoperta”. Alla conferenza stampa tenutasi stamattina (all’interno della quale è stato distribuito un opuscolo informativo firmato dalla giornalista Barbara Mazzoleni), seguirà un appuntamento musicale aperto a tutti. Venerdì 27, alle ore 21, la Basilica risuonerà delle note “Dalla classica al musical” eseguite dal Gruppo Archi del Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo, diretto da Pierantonio Cazzulani.

Infine appuntamento con “La Basilica del mistero”, lo spettacolo itinerante by night ideato ad hoc dal Teatro del Buratto, che svelerà a grandi e piccini i tanti misteri custoditi da Santa Giulia. Un piccolo gioiello del romanico dell’Italia settentrionale che attende solo di essere visitato – o meglio, vissuto. A causa del maltempo lo spettacolo che si sarebbe dovuto tenere sabato 28 maggio è stato spostato a sabato 25 giugno.

Un piccolo assaggio in questo video, prodotto da Fabio Fassini – Studio MAG23.

INFO
Biblioteca Bonate Sotto, tel. 035.4996028
[email protected]

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