Da anni ci si chiede come rigenerare la nostra montagna, affrancandola da tanti stereotipi. A disegnare un percorso concreto, capace di attivare dialoghi e connessioni inediti tra uomo e natura, città e territorio, artisti e comunità, tradizione e futuro, è, a sorpresa, l’arte contemporanea. Nel 2024, infatti, la GAMeC di Bergamo ha lanciato il programma culturale diffuso «Pensare come una montagna», recentemente ribattezzato «Il Biennale delle Orobie». La Biennale delle nostre montagne, tuttavia, è diversa da qualsiasi altra: si tiene non ogni due anni, ma per due anni; non accade in un luogo, ma con un luogo, realizzando progetti nati dall’incontro tra artisti internazionali e comunità locali; infine, non ambisce allinearsi al format del grande evento globale, ma a svilupparsi nella logica della sostenibilità economica e ambientale, declinandosi in relazione alla portata di ogni singolo, piccolo e grande contesto.
Una dimensione di tempo, spazio e condivisione, dunque, che ha come obiettivo finale quello di una ricaduta reale sul territorio, non solo montano, perché «Pensare come una montagna» significa anche approfittare della possibilità che la montagna ci offre per adottare una prospettiva diversa da quella cui siamo abituati, per uscire dalla dimensione antropocentrica e guardare noi stessi a distanza, per vederci all’interno di un ecosistema più grande e ripensare all’impatto delle nostre azioni e relazioni nella costruzione del nostro futuro.
Un tour in anteprima
«Pensare come una montagna» attraverserà anche per tutto il 2025 il territorio bergamasco, dalle zone prealpine alle valli, dai parchi urbani del capoluogo ai paesi della pianura.
Ad inaugurare il nuovo anno sarà sabato 8 febbraio un tour guidato, in cui lo staff della GAMeC accompagnerà i partecipanti alla scoperta dei nuovi progetti tra Zogno, Serina e San Pellegrino Terme: proiezioni speciali di tre film prodotti dalla GAMeC - in anteprima sulla tournée che toccherà diversi comuni delle valli bergamasche da febbraio a maggio - e visita al progetto di mostra vincitore della dodicesima edizione del «Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte». Partenza in navetta alle ore 14.15 dalla GAMeC, in via San Tomaso 53, e rientro a Bergamo alle ore 23 (compresa cena + Soundscape al Bigio di San Pellegrino Terme).
A Zogno, alla Centrale Idroelettrica e al Cinema Trieste
La location della prima proiezione è già di per sé un’opportunità speciale. Ad aprire in via eccezionale le porte sarà infatti la Centrale Idroelettrica in stile Liberty di Zogno, affascinante e originalissima declinazione dello stile Liberty applicata all’architettura industriale. È qui che il film «MUT» di Giulio Squillacciotti, realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Bergamo nell’ambito della seconda edizione di MADE Film Festival, restituirà un affresco della ciclicità della vita in alpeggio, attraverso lo sguardo di due giovani allevatori e dei loro genitori. Uno spaccato senza tempo di vita montana che diventa ritratto universale del lavoro con gli animali e di un rapporto familiare fatto di gesti, silenzi e affetti immersi nella natura.
Lo storico Cinema Trieste di Zogno ospiterà, invece, la proiezione di «Migratori» di Agnese Galiotto. La complessa interazione tra uomo e natura e tra osservazione scientifica e libertà animale è indagata lungo un corridoio di volo, quello tracciato dalla rotta migratoria naturale seguita da molte specie di uccelli, che attraversa l’Italia e si estende sino al nord Africa. Un fenomeno che non semplicemente attraversa bensì connette diversi ecosistemi, rivelandosi cruciale per la biodiversità e per la sostenibilità ecologica delle Alpi e delle aree circostanti.
A Serina, al Chiostro della SS. Trinità
La tappa a Serina – paese natio di Lorenzo Bonaldi, a cui è dedicato il concorso internazionale per giovani curatori under 30 istituito dalla GAMeC e dal Gruppo Bonaldi nel 2003 – offrirà un’anteprima del progetto vincitore della dodicesima edizione del «Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte». Traendo ispirazione dagli scritti del pioniere dell’ambientalismo Aldo Leopold e da quelli di Giovanni Pascoli, Greta Martina ha progettato, appositamente per «Pensare come una montagna», un invito a riscoprire il legame con la natura attraverso la meraviglia, la cura e la responsabilità, che si articolerà tra opere, laboratori e performance che saranno ospitati nel 2025 negli spazi espositivi della GAMeC e nei dintorni di Bergamo.
Al tour inaugurale parteciperà anche la sound artist australiana Felicity Mangan, con la sua performance «Listening Between the Mountain». Mangan è artista coinvolta nel progetto, insieme ad Attila Faravelli, Enrico Malatesta, O Thiasos TeatroNatura (Sista Bramini, Camilla Dell’Agnola, Nora Tigges), Umberto Pellini, Nicola Ratti, Lorenzo Silvestri e Valentina Viviani.
A San Pellegrino Terme, al Bigio
Il film mette al centro un tema molto “controverso”, quello del ritorno del lupo in diverse zone d’Italia, e anche sulle Orobie bergamasche, per ricordarci come abbiamo trasformato un tema prettamente naturalistico e scientifico in un argomento di dibattito socio -politico. Se per una volta provassimo a seguire le tracce di questo iconico predatore per ipotizzare i suoi talenti e ragionamenti, scopriremmo un vero maestro nella suprema arte del depistaggio, come suggerisce il filosofo e naturalista Baptiste Morizot. Ce lo mostra «Paraflu» di Michela de Mattei e Invernomuto, addentrandosi e travalicando i paesaggi delle Orobie, alternando riprese in 16mm a effetti generati dall’intelligenza artificiale che amplificano il senso di spaesamento e ambiguità evocati dal lupo.
Info sul tour
La quota di partecipazione al tour – con posti limitati e con obbligo di iscrizione sul sito di GAMeC – è di 20 euro, prevendita inclusa. L’iscrizione si intende per l’intero tour; non è possibile partecipare solo a una parte dello stesso. Si raccomanda di presentarsi alla biglietteria della GAMeC quindici minuti prima della partenza.
Si consiglia un abbigliamento comodo e caldo; l’evento si svolgerà anche in caso di maltempo. Si segnala la possibilità, per chi fosse più comodo, di raggiungere in autonomia la Centrale Idroelettrica di Zogno per l’inizio del tour (ore 15). Si raggiungeranno poi le altre tappe con la navetta, che al rientro si fermerà nuovamente a Zogno prima di proseguire per Bergamo. Sarà sufficiente indicare l’opzione scelta in fase di acquisto. Per informazioni: [email protected].