C’erano una volta le sagre di paese, quelle del classico ritrovo con gli amici di una vita, dove si stava davvero bene tra una chiacchiera, un piatto tipico e una birra fresca. E poi è arrivata la pandemia… e il resto è storia che tutti conosciamo.
Ma c’è chi non ha smesso di sognare quel clima di festa, con musica allegra, le risate e la gioia dello stare insieme. Il nome di chi ha portato avanti questo sogno è AZ eventi, ovvero Daniele Archetti e Paolo Zambelli. Non sono solo le loro iniziali ad aver dato vita a questo divertente e goloso format di eventi – sono in primis la loro esperienza e la loro passione: «Io e Daniele ci conosciamo da tempo. Entrambi siamo “figli d’arte” e siamo cresciuti tra banchi di street food itineranti. Io mi sono sempre occupato di bevande, mentre lui è l’esperto di cibo» racconta Paolo Zambelli, uno dei due soci dell’azienda di organizzazione eventi che, a partire dal 2021, ha creato il Festival della Kostina. «L’idea è nata dopo lo stop forzato che il nostro settore – insieme a molti altri – ha subito negli ultimi anni. Avevamo bisogno di un nuovo modo per ripartire, per farlo in grande.»
E se prima della pandemia i loro banchi viaggiavano in tutta Italia, a fianco di altri colleghi, per partecipare a feste e sagre, «ad un certo punto abbiamo scelto di “metterci in proprio” e di organizzare un evento in autonomia, dalla A alla Z» svela Daniele Archetti. «Abbiamo pensato subito agli eventi a tema e in particolare ad un tema che facesse rivivere ai bergamaschi quel bellissimo clima allegro e spensierato che le sagre di paese potevano assicurare». «La carne alla brace non può mancare in queste occasioni – aggiunge Zambelli – e soprattutto è in grado di accontentare anche chi non ha la fortuna di avere un giardino o uno spazio esterno di casa dove grigliare.»
Come funziona il Festival della Kostina
Un’ampia tensostruttura riscaldata di 400 metri quadrati ospita circa 60 tavoli, perfetta anche con il meteo avverso e con temperature non troppo calde. All’interno potrete degustare le prelibatezze del menù. Le costine, regine della festa, cotte alla brace e disponibili in tre diverse versioni: tradizionale alla griglia, ricoperte di una ricca salsa bbq, in puro stile americano, oppure in una variante speziata che richiama la tradizione texana.
Per quest’ultima, la ricetta prevede che la baffa intera di carne di maiale venga massaggiata con un rub (ovvero una polvere) creato con un mix di spezie e aromi. Aglio, cipolla, paprika dolce, zucchero, sale, pepe e peperoncino di cayenna. «Le costine vengono poi cotte intere sulla brace, a bassa temperatura, fino alla creazione di una crosticina scura esterna e fino a che la carne non abbia ottenuto una consistenza morbidissima – da sciogliersi in bocca – e il piacevole aroma delle spezie» svela Archetti.
Il menù prevede inoltre pietanze tipiche delle nostre zone come casoncelli, pizzoccheri e polenta taragna. Per la parte dolce, inoltre, torte fatte in casa. Il beverage – curato da Zambelli – include tre tipologie di birra artigianale tedesca alla spina, oltre a soft drinks, caffè e amari. AZ eventi ha anche pensato ai più piccoli, con un menù dedicato ai bambini e l’allestimento di gonfiabili e attività di gioco.
Ma il Festival della Kostina non è l’unico evento a tema organizzato dal duo bergamasco. Negli ultimi due anni ha avuto un ottimo successo anche il format estivo con fritto misto e polpo alla brace oppure le rassegne con pietanze tipiche regionali e territoriali per celebrare la cucina salentina, valtellinese, spagnola e così via, oltre al successo dello Spritz & Burger ad Albino – spazio estivo che il prossimo giugno verrà inaugurato per la sua terza edizione.
AZ eventi e il Festival della Kostina vi aspettano per tre appuntamenti primaverili. Saranno a Calolziocorte (LC) dal 7 e fino al 10 aprile, a Valbrembo dal 22 al 25 e a Torre Boldone dal 28 aprile al 1° maggio.
Qualche buon motivo per farci un salto
Daniele Archetti ve ne lascia almeno tre, tutti davvero validi: «Il Festival della Kostina è in primis un’occasione per gustare del buon cibo tipico, preparato esclusivamente con prodotti locali selezionati da fornitori del territorio. In secondo luogo perché lo staff che vi accoglie è 100% autoctono e infine, un motivo che può sembrare scontato, ma che a tutti gli effetti – dopo questi due anni di pandemia – non lo è. La festa è un’ottima opportunità di stare in buona compagnia».