La tendenza di sedersi al tavolo di un ristorante e conversare con sconosciuti è una pratica che si chiama social eating (o social dining). Il fenomeno, nato dalla necessità di condividere esperienze e fare nuove conoscenze e praticato inizialmente in location private o locali specifici, è oggi esteso a qualsiasi punto di ristorazione e accessibile a chiunque disponga di uno smartphone. Tutto questo grazie ad app come Tablo Social Eating.
La app Tablo non è di certo una new entry: lanciata nella primavera 2019, è stata un punto di incontro virtuale durante i periodi di pandemia, per poi ritornare con il suo ruolo ufficiale (quello di creare occasioni di social eating) nel 2021, e diffondersi a macchia d’olio nel 2022. Anche qui a Bergamo.
Un paio di settimane fa ero a cena con un’amica, una di quelle persone sempre aperte a nuove avventure, a viaggi organizzati last minute e a tutte le esperienze più adrenaliniche a cui possiate pensare. «Domani sera vado a cena con un gruppo di sconosciuti» mi ha detto, raccontandomi di come una collega l’aveva coinvolta in questa nuova esperienza sociale. Fu così che, guardando lo schermo del suo cellulare, feci una strana conoscenza virtuale. «Tablo Social Eating, piacere di conoscerti». Fu così che, dopo alcuni giorni, decisi di scaricarla sul mio dispositivo e di provare questa nuova particolare esperienza. Ecco com’è andata.
Come funziona Tablo?
Primo step: scarica la app dallo store del tuo dispositivo, è disponibile sia per iOS che per Android. Il login è semplicissimo. Puoi registrarti con un indirizzo e-mail oppure utilizzare il tuo account Facebook. Proprio come hai fatto per ogni altro social network, crea il tuo profilo aggiungendo una fotografia, la tua età, gli interessi (scegliendo tra un ricco elenco che va dall’arte, allo sport, alla musica e così via) e la tua città di residenza.
Benvenuti nel mondo Tablo: una pratica mappa mostrerà quali Tablo (ovvero, quali appuntamenti) sono disponibili nelle tue zone, o anche più lontano – qualora fossi in viaggio o volessi semplicemente organizzare una gita fuori porta.
Cliccando su una delle puntine gialle sulla mappa, potrai scoprire la data, l’ora e tutti i dettagli dell’appuntamento: quante persone possono essere invitate, quale fascia d’età è coinvolta e i profili di chi ha già aderito all’esperienza. Se preferisci, è disponibile una vista elenco, con appuntamenti in ordine di distanza rispetto alla tua posizione geografica, e anche una pratica funzione agenda dove tenere d’occhio tutti gli eventi, passati e futuri, ai quali hai deciso di partecipare.
Puoi cominciare scegliendo il tuo appuntamento tra quelli già elencati oppure creare un nuovo evento. In questo secondo caso, potrai impostare i parametri a tuo piacimento. Scegli il locale (avendo poi cura di fare la prenotazione – Tablo non entra in contatto con il ristorante prescelto), data e orario dell’appuntamento, il numero di partecipanti, la fascia d’età (tra i 18 e i 65+) e il tema del Tablo che stai organizzando. In che senso «tema»? Per rendere l’esperienza più frizzante, i creatori della piattaforma hanno messo a disposizione una lista di tematiche divertenti per rompere il ghiaccio durante il tempo passato – a tutti gli effetti – con degli sconosciuti.
Aperi-tablo è il tema per un drink in compagnia, Guess my Tablo prevede un gioco per conoscere più a fondo gli altri commensali, Tablo International per le serate in lingua inglese. Puoi partire dal classico Tablo in zona per una serata adatta a fare nuove amicizie a tavola. Esattamente l’esperienza che ho scelto per la mia prima volta con Tablo.
Com’è andata
Ho individuato subito l’esperienza che faceva al caso mio: un aperi-cena fissato per la stessa domenica in uno dei più conosciuti cocktail bar nel cuore di Bergamo. L’esperienza era organizzata da un ragazzo della prima provincia milanese e dedicata a ragazzi e ragazze tra i 25 e i 35 anni. Al momento della mia iscrizione erano presenti altri due ragazzi, ma di lì a poco le partecipazioni sono aumentate fino a riempire i posti disponibili.
La app mette a disposizione una chat per definire, insieme agli altri partecipanti, tutti i dettagli per l’appuntamento e per eventuali comunicazioni dell’ultimo minuto. «Ragazzi, scusatemi, tarderò una decina di minuti», perché sì, sono la solita ritardataria.
Ed ecco il momento clou: come in tutti gli appuntamenti al buio, un mix tra curiosità ed entusiasmo. Siamo finalmente qui, otto perfetti sconosciuti seduti ad un unico tavolo. A dire il vero, non tutti totalmente sconosciuti. Alcuni tra i ragazzi e le ragazze seduti al tavolo si erano già incontrati la settimana precedente, sempre con Tablo.
Gli esperti di Tablo mi hanno raccontato che…
Tra di noi c’era qualche esperto di Tablo (per lo meno più esperto della sottoscritta, che al momento era ancora una novellina) in grado di rispondere alle mie domande e condividere la sua “Tablo-saggezza”.
Come ad esempio i vantaggi della versione premium della piattaforma, che – al costo di circa 5€ al mese – ti permette di creare temi personalizzati, di organizzare Tablo senza limiti temporali, di rendere un appuntamento privato e non visibile agli altri utenti. E poi altre “regole del gioco”, come quella per cui chi si cancella da un tavolo deve attendere alcune ore prima di accedere ad un altro appuntamento, e ancora la funzione “Invita” che l’organizzatore e gli altri partecipanti ad un tavolo hanno a disposizione per contattare altri tabler (così si chiamano i fruitori della piattaforma) nei dintorni.
Tranquilli! Non abbiamo solamente parlato di come funziona la app. Al nostro Tablo, le tematiche sono state tra le più svariate: musica, viaggi, animali domestici, sport e così via. Il tutto con l’obiettivo di socializzare e conoscersi meglio.
Dopo l’apericena, alcuni tabler hanno deciso di proseguire la serata con un caffè in un’altra location. Questo ha mescolato un po’ le carte in tavola e mi ha permesso di conversare anche con chi, per la prima parte della serata, era seduto al capo opposto del tavolo. A fine serata, poi, un sondaggio anonimo fornito direttamente dalla app ti permette di segnalare le assenze e le presenze alla serata (facendo guadagnare o perdere di “affidabilità” il profilo di ogni tabler sulla piattaforma). Quasi come fosse il libretto delle presenze a scuola!
Che dire… un’esperienza sicuramente interessante che ripeterò e che consiglierei. Se mi chiedeste di descriverla in tre aggettivi, la definirei inclusiva perché permette a chiunque (di qualsiasi genere, età, provenienza ecc.) di partecipare, scegliendo tra i Tablo già organizzati oppure creandone uno nuovo; divertente, perché mi ha fatto passare una serata diversa dal solito, con persone con le quali probabilmente non avrei avuto altre occasioni di incontro; innovativa, perché – permettetemi di dirlo – in una cultura tendenzialmente chiusa come la nostra, parlare con gli sconosciuti è decisamente una novità!
C’è anche un lato negativo? Io, personalmente, non ne ho trovati (se non per qualche piccolo inconveniente tecnico della app, prontamente risolto con il primo aggiornamento). E anche i miei compagni tabler, esperti compresi, non hanno avuto esperienze negative. Provatelo e mi direte!