La neve per quest’anno è arrivata molto presto e ora si fa un poco attendere, ma ciò non è un buon motivo per abbandonare l’idea di una gita fuori porta. Anzi, se tutto ciò permette anche una bella abbuffata tanto meglio. È un dato di fatto che la cucina di montagna proposta in baite e rifugi è tutt’altro che leggera e dietetica. Ma si sa, le basse temperature unite al freddo invernale fanno venire una gran fame. Primi piatti, brasati, arrosti e la polenta (è lei la regina e non deve mai mancare) sono la risposta alla propria fame d’altura.
Eccovi dunque 4 rifugi belli dove si mangia anche bene.
Baita Valle Azzurra
Questa baita con ostello si trova in Valzurio (valle Seriana), una piccola contrada raggiungibile da Oltressenda Alta attraverso una stretta stradina. Da qui è possibile fare un breve trekking adatto a tutti: la meta sono le Baite del Moschel. Un bel sentiero porta in una zona con piccoli ruderi in cui potersi immergere completamente nella natura. Il sentiero è percorribile anche da famiglie con bambini e potrebbe essere una bella opportunità per mettersi alla prova con una breve e facile ciaspolata, qualora ci sia neve.
Dopo l’escursione, una tappa alla Baita valle Azzurra è d’obbligo. Anna Marchesi prepara ogni giorno paste fresche condite con sughi a base di selvaggina, ma anche con altri prodotti locali come il formaggio. Gnocchi di castagne, casoncelli, scarpinocc tra i primi, mentre i secondi sono a base di stracotti e brasati, senza dimenticare il classico piatto unico con formaggio alla piastra, funghi e polenta. Da non perdere i dolci, rigorosamente preparati in casa. Anche la degustazione di prodotti del territorio è davvero buona e ben curata: dai salumi locali, fino a quelli di selvaggina e il formaggio della Valzurio, prodotto a pochi chilometri dalla baita.
Consigliata e gradita la prenotazione, soprattutto per avere la certezza che la baita sia attiva e non rimanere quindi a bocca asciutta. D’inverno Baita Valle Azzurra è aperta nel fine settimana; d’estate e nel periodo delle vacanze di Natale tutti i giorni.
Rifugio Cimon della Bagozza
Nel periodo invernale non sempre ci si arriva comodamente in auto. Si trova a Schilpario, in valle di Scalve, lungo la strada che porta al passo del Vivione. Nella stagione invernale essendo chiusa la strada, la zona diventa una meta frequentata da ciaspolatori e sci alpinisti. In questo rifugio si mangia “polenta e chel che ghè”, come recita il menu esposto all’esterno ormai da ventisei anni.
Il rifugio è gestito da Angelo Visini con i suoi genitori e, come ormai si è capito, la regina del rifugio è la polenta accompagnata da diverse tipologie di carni, secondo disponibilità: dallo stracotto di cavallo al brasato di manzo, le costine con le verze, lo stinco alla birra, il cotechino con le lenticchie, il pollo arrosto, lo spezzatino con funghi e, saltuariamente, anche dei primi come risotti, paste o lasagne.
Il rifugio è aperto tutti i giorni e tutto l’anno ed era una vecchia baita dei minatori. Sempre consigliata la prenotazione, anche se una buona polenta fumante qui la si trova sempre.
Rifugio Vodala
Il rifugio si trova agli Spiazzi di Gromo, a 1750 m.s.l.m all’arrivo della seggiovia Spiazzi-Vodala. È molto grande e può ospitare parecchie persone sia di giorno, dove arrivano sciatori ed escursionisti, ma soprattutto le sere del martedì, giovedì e venerdì dove escursionisti, ciaspolatori e sci alpinisti risalgono la pista in notturna per regalarsi momenti magici al chiaro di luna. Dal rifugio è possibile partire alla volta della risalita del panoramico Monte Timogno.
Il Vodala è aperto praticamente tutto l’anno con servizio self service escluso il sabato sera (servizio al tavolo e solo su prenotazione). Raggiungibile comodamente durante il giorno con la seggiovia, ben si presta anche per una gita in giornata adatta ai meno esperti. Consigliati i pizzoccheri, ma anche i golosi casoncelli o le tagliatelle al salmì di cinghiale. Tra i secondi sono proposti le costine, il brasato, i bocconcini di cervo e la salsiccia, sempre rigorosamente accompagnati da una calda e golosa polenta.
Rifugio Baita Termen
Il Rifugio Baita Termen è una sosta golosa sulle piste da sci del Monte Pora, dove fermarsi dopo una sciata, un’escursione oppure per passare semplicemente una giornata in montagna all’insegna di sole e relax. Una cucina interessante, soprattutto per la scelta di materie prime locali, prodotte spesso da piccoli produttori e allevatori: dai salumi a parte delle carni, soprattutto quelle di pecora gigante bergamasca utilizzata per gli arrosticini e allevata nel periodo estivo nei pascoli limitrofi alla baita. E ancora, formaggio fuso, salsicce e griglieria, sempre accompagnata dalla polenta preparata con una farina ai 4 mais macinata nel vicino mulino di Cerete. Paste fresche e primi piatti golosi e secondo stagione.
Da non perdere, oltre ai piatti a base di pecora, la zingara alla griglia: carne di manzo e pancetta avvolte su un bastone e servita su una piastra di ardesia, accompagnata da polenta, funghi e verdure grigliate.
Il rifugio è aperto tutti i giorni nella stagione invernale e estiva, tutti i fine settimana in base anche alle condizioni meteo. La sera è aperto solo su prenotazione.
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