La Cantina «Nove Lune» di Cenate Sopra si distingue da sempre per essere un vero punto di riferimento nel panorama vitivinicolo italiano e non solo. La sua filosofia si basa sull’impegno verso la produzione di vini di qualità, che nascono adottando una prospettiva sostenibile, perché - e ne è estremamente convinto il produttore Alessandro Sala - è «possibile produrre vini di grande spessore, carattere e di ottimo livello senza inquinare l’ambiente».
Questo approccio è evidente nella scelta di lavorare solamente con i vitigni resistenti detti Piwi o super-bio, tipologie di vite che per natura non hanno bisogno di subire trattamenti durante la maturazione e lavorazione. La sostenibilità è uno dei pilastri fondamentali della filosofia enologica della cantina, così come lo è il legame con il territorio. Il sunto di questi due valori lo troviamo nel progetto Costa Jels, il primo vino affinato all’interno dell’omonima miniera di Gorno per 5 anni. Le prime bottiglie saranno a breve pronte alla degustazione, solo per i pochi fortunati che hanno pre-ordinato il prodotto tramite il sito www.nove-lune.com . All’interno delle miniere questo singolare metodo classico trova un ambiente naturalmente adatto all’affinamento, che quindi non richiede il dispendio di ulteriore energia per il controllo di temperatura e umidità, e allo stesso tempo ha ridato lustro ad una delle bellezze delle nostre valli, da scoprire anche durante le visite guidate che Sala stesso organizza in collaborazione con il personale dell’Ecomuseo di Gorno.
Questi sono solo alcuni tra i motivi che hanno valso ad Alessandro Sala il prestigioso riconoscimento di “Personaggio dell’anno” per AIS Lombardia. Un premio riconosciuto alla personalità che più si è distinta nel mondo vitivinicolo della regione Lombardia per la qualità del suo lavoro e, soprattutto, per l’impegno nei confronti dei temi legati alla sostenibilità.
Tra i numerosi premi ricevuti recentemente dalla Cantina «Nove Lune», anche il 1° posto nella categoria passiti alla III Rassegna della Fondazione Mach di San Michele all’Adige per il vino Theia, un passito prodotto con uve resistenti.