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«Evviva Valcalepio». Un weekend di terre, vini e orgoglio bergamasco

Articolo. Una grande festa: dal 5 al 7 luglio arriva «Evviva Valcalepio», l’evento ideato dal Consorzio Tutela Valcalepio. La Cittadella Viscontea di Bergamo Alta diventerà un vero e proprio palcoscenico su cui si esibirà l’indiscusso talento DOC: il Valcalepio. Non solo: protagoniste saranno anche le specialità gastronomiche bergamasche, la musica e il territorio

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«“Evviva Valcalepio” sarà strutturato come una grande festa – spiega Edoardo Medolago Albani, produttore e membro del Comitato Organizzatore dell’evento – ci saranno le aziende produttrici con i loro vini, pronte a entrare in contatto con il pubblico e a raccontare in maniera unica e speciale, come solo i produttori sanno fare, il proprio vino e il proprio territorio. Non mancheranno anche dei momenti musicali che coinvolgeranno giovani artisti bergamaschi». Un viaggio, dunque, alla scoperta delle quattro etichette di Valcalepio DOC e non solo.

Il programma

Ad aprire le danze ci sarà, ovviamente, il brindisi, previsto venerdì 5 luglio alle 18.30: un ottimo modo per inaugurare il weekend all’insegna del vino di Bergamo e delle sue specialità gastronomiche. A seguire, un programma ricco di appuntamenti e di Wine Lab, dedicati a percorsi di degustazione e approfondimento delle diverse tipologie del Valcalepio.

In particolare, si inizierà sabato 6 luglio alle 17, con un focus guidato da Stefania Turato di Fisar Bergamo, la Delegazione impegnata dal 2019 a diffondere l’idea del vino come «strumento di conoscenza personale». Insieme a lei si scopriranno i sei vini Valcalepio Bianco delle vendemmie 2022 e 2023. Alle 19, invece, i presenti saranno accompagnati da Luca Castelletti, di Aspi Bergamo (Associazione Sommellerie Professionale Italiana), in un confronto tra quattro Valcalepio Rosso e quattro vincitori del concorso «Emozioni dal mondo Merlot e Cabernet insieme».

Il giorno dopo, alle ore 17, in programma ci sarà invece un percorso enologico storico in compagnia del Valcalepio Rosso e di Bartolomeo Colleoni, simbolo dell’etichetta, a cura di Nello Gatti, esperto in comunicazione enologica. Infine, l’ultimo appuntamento della domenica si terrà alle 19 con «Valcalepio DOC Moscato Passito, il vitigno innominabile», una degustazione di sei vini di Moscato Passito e di quattro vini Moscato di Scanzo condotta da Roberta Agnelli di Ais Bergamo.

Un viaggio tra i sapori

Durante il weekend, i visitatori, locali e internazionali, potranno quindi degustare il sapore asciutto e morbido del Valcalepio Rosso DOC, dal profumo intenso e dai sentori di amarena; oppure potranno riconoscere la ricchezza dei tannini dolci, dovuti al lungo affinamento in legno, del Valcalepio rosso Riserva DOC che, pur mantenendo le caratteristiche del Valcalepio Rosso DOC, ha una maggiore struttura e una personalità nettamente superiore. I presenti al weekend avranno anche l’occasione di assaporare il Valcalepio moscato passito DOC, ottenuto per il 100% da uve “Moscato di Scanzo” e noto per il suo aroma pronunciato e le fragranze di rosa appassita, salvia sclarea, miele d’acacia, frutti rossi e, in alcuni casi, note speziate di pepe e cannella. Immancabile, infine, il profumo intenso e fruttato del Valcalepio bianco DOC, dall’inconfondibile colore giallo paglierino.

Ad accompagnare le degustazioni di vino ci saranno anche formaggi e prodotti tipici di Bergamo, grazie alle collaborazioni con FORME e RIVE Enoteca Regionale Lombarda: un connubio perfetto soprattutto per i numerosi turisti che scelgono la città nel periodo estivo. D’altronde, «l’obiettivo del Consorzio Tutela Valcalepio è da sempre quello di promuovere Bergamo, il suo territorio e il suo vino, il Valcalepio DOC – ha rimarcato Marco Locatelli, presidente del Consorzio – Vogliamo fortemente portare il Valcalepio al centro della scena bergamasca e per farlo abbiamo scelto di coinvolgere in questo evento estivo tutti i produttori della nostra DOC, siano essi soci del Consorzio o meno. Vogliamo che “Evviva Valcalepio” sia un momento per parlare di Valcalepio».

E così sarà il prossimo weekend, ma viene da chiedersi: qual è la storia del Valcalepio e perché è così importante per il territorio bergamasco?

La storia del Valcalepio DOC

In Valcalepio, le colline raggiungono pendenze a volte proibitive per i vigneti eppure, verso la metà degli anni Settanta, proprio lì, la Cantina Sociale Bergamasca iniziò una nutrita serie di vinificazioni sperimentali con vitigni autoctoni e vitigni miglioratori. Questo segnò la rinascita dell’enologia in terra bergamasca. Era infatti appena passato il terribile periodo dell’industrializzazione selvaggia, quando l’abbandono dei terreni collinari sembrava inarrestabile.

Dopo sperimentazioni e ricerche, si arrivò alla scelta di due tipologie di vino per le quali richiedere la DOC, Denominazione di Origine Controllata: quello rosso, che univa due vitigni importanti – Merlot e Cabernet – e quello bianco, per cui veniva codificato l’impiego di Pinot bianco e Pinot grigio. Per l’epoca, la scelta era decisamente coraggiosa e i viticoltori bergamaschi vennero ripagati: nel 1976, si ottenne il decreto che sanciva ufficialmente la denominazione di origine controllata Valcalepio nelle due tipologie.

Fu proprio per la volontà di quei produttori bergamaschi che coltivavano le viti sulle colline della Valcalepio, nonostante le asprezze del territorio, che venne fondato, in quello stesso anno, il Consorzio Tutela Valcalepio. Alla base, l’idea che “Uniti si può” e che il vino è un prezioso prodotto del territorio che lo origina e della cultura che lo produce.

La fondazione del Consorzio fu dunque un evento dirompente, soprattutto per la lungimiranza operativa, tutta protesa a creare lo sviluppo delle piccole imprese sui mercati regionali. L’ambizione era infatti di innovare il settore vitivinicolo e portare l’enologia bergamasca ad un livello qualitativo tale da permetterle di conquistare mercati vicini e lontani. Per simboleggiare quell’eroica impresa si scelse, non a caso, l’effigie di Bartolomeo Colleoni, il più famoso condottiero bergamasco.

Da quel 1976, quando i soci erano 22 e i vini da tutelare 1 (il Valcalepio Doc) è passato molto tempo e molte cose sono cambiate. Oggi i soci del Consorzio sono oltre 80 e rappresentano più dell’80% della produzione totale di Valcalepio DOC, cifra che ha sancito per il Consorzio Tutela Valcalepio il ruolo di tutela e promozione a vantaggio di tutti i produttori (soci e non soci). Ma anche le denominazioni sono aumentate: il Consorzio Tutela Valcalepio attualmente si occupa della tutela, della valorizzazione e della promozione della DOC Valcalepio, della DOC Terre del Colleoni o Colleoni, e della IGT Bergamasca.

Ancora oggi il Consorzio Tutela Valcalepio rappresenta il fulcro dell’attività di tutela e promozione non solo della produzione enologica bergamasca ma dell’intero territorio orobico. Valcalepio DOC, insomma, è il Vino di Bergamo e per questo merita proprio di essere celebrato.

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