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Dalla Nuova Zelanda a Bergamo, la cucina fusion di “Tausami”

Articolo. È il primo ristorante neozelandese-polinesiano aperto a Bergamo. Pesce grigliato, gnocchi kumara e ruhm delle Fiji per sentirsi subito in mezzo all’oceano pacifico

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Avreste mai immaginato di trovare un ristorante neozelandese nel cuore di Bergamo? Ora è possibile grazie a “Tausami Biophilic Restaurant”, aperto dallo scorso dicembre in via Zambonate 69.

Tutto nasce dall’estro della bergamasca Marzia Armati che nel 2012 si trasferisce per lavoro prima in Australia e poi in Nuova Zelanda. Qui conosce Johnathan, chef neozelandese di origini samoane con il quale condivide la passione per la ristorazione. È dalla loro unione (oggi sono marito e moglie) che nasce l’idea di portare a Bergamo un ristorante che si ispiri alle terre del pacifico. Una bella sfida in cui viene coinvolta tutta la famiglia di Marzia: oltre a lei e a John in cucina, troviamo all’accoglienza la mamma Antonella e in sala la sorella Beatrice.

“La cucina neozelandese è una fusione tra quella europea e quella asiatica, con tanto pesce, verdure, sapori esotici ma non troppo speziati, certo diversi da quelli cui siamo abituati” - ci racconta Marzia – “noi però desideravamo soprattutto trasmettere l’amore per la natura che si respira a quelle latitudini: non si tratta solo di mangiare ma di vivere un’esperienza di benessere, coccolati da profumi e sapori insoliti, accolti con un sorriso, immersi in un ambiente rilassante tra piante verdi e fiori”. Curiosa anche la scelta del nome “Tausami”, che in italiano potremmo tradurre con “Mangia!”: la tipica esortazione che le mamme neozelandesi usano con i loro figli.

Ma cosa si mangia agli antipodi? «Un piatto tipico è il salmone gravlax marinato per tre giorni con barbabietola, vodka ed erbe e poi servito con pane nero e salsa al wasabi. Per seguire la stagionalità dei prodotti fra poco alla barbabietola sostituiremo i mirtilli che danno al piatto un bel colore acceso. Ci sono poi i sottaceti di cavolo viola, fatti in casa da John. E primi piatti più vicini al nostro gusto come gli gnocchi kumara con gamberi saltati: semplici e saporiti». Molto apprezzato anche il pesce grigliato: sempre freschissimo e scelto in base alla disponibilità del momento. Adesso in menù troviamo il branzino con riso al cocco, burro al curry e foglie di kaffir lime. Nei dolci prevale invece l’influenza anglosassone: tra le proposte, tutte preparate da Marzia, troviamo la carrot cake, cheesecake e brownies.

Non potevano mancare i vini neozelandesi bianchi fermi e pinot noir, accompagnati da etichette italiane e francesi a completare l’offerta. Esotica anche la carta degli amari con Rhum delle Fiji, whisky giapponese e un cocktail che in Nuova Zelanda riscuote molto successo: l’espresso Martini, ideale sia come aperitivo che come dopo pasto. Già perché “Tausami” è il posto ideale per pranzi di lavoro e cene, ma anche per un drink serale accomodati in uno dei tavolini all’aperto della zona lounge, allestita dall’altro lato della strada.

“Tausami Restaurant” è aperto a pranzo e a cena da martedì a sabato. Chiuso la domenica. Lunedì aperti solo a cena.

www.tausamirestaurant.it

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