Questa particolare etichetta della gamma ha una storia unica: si tratta di un metodo classico prodotto da vitigni resistenti (conosciuti come PIWI o super-bio) e lasciato ad affinare nell’omonima miniera per almeno 60 mesi.
Attualmente, tre annate sono conservate all’interno di questa cantina totalmente naturale. La prima sarà pronta nel 2025 ed è stata prodotta in quantità limitatissime, 1200 bottiglie (di cui 500 in prevendita per privati andate già a ruba e le restanti 700 per i canali Horeca). Ne trovate ancora poche in prevendita sul sito della cantina di Cenate Sotto.
Con il pre-ordine, riceverete uno speciale Miner’s Welcome (il benvenuto del minatore) e un certificato di acquisto, oltre al diritto di seguire passo a passo l’affinamento in bottiglia del vino, con contenuti esclusivi. Proprio questa settimana, il titolare Alessandro Sala e i suoi collaboratori hanno depositato all’interno della miniera la terza annata, che sarà pronta per la degustazione dal 2027.
In miniera, il «Costa Jels» viene conservato alle perfette condizioni. Trova infatti un ambiente in totale assenza di luce e vibrazioni, con stabili livelli di umidità e temperatura costante di 10°C durante l’anno. Il tutto naturalmente, senza interventi dell’uomo, il che rende il progetto totalmente ecosostenibile – con zero emissioni di CO2.
Questo coincide perfettamente con la filosofia della cantina che da sempre si fa portavoce di una viticoltura sostenibile, lavorando solamente con tipologie di uve super-bio, naturalmente resistenti, ovvero vitigni che non hanno bisogno di particolari introduzioni chimiche nel processo di lavorazione.