Preparare il futuro: la formazione
nell’era dell’innovazione digitale

FORMARE Le aziende devono insegnare ai giovani, ma anche a chi fatica a tenere il passo con l’innovazione. Marcello Albergoni, country manager di LinkedIn Italia, spiega come affrontare la sfida.

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La settima puntata dell’intervista a Marcello Albergoni, country manager di LinkedIn Italia, offre una riflessione acuta su un tema cruciale: la formazione nel contesto aziendale, con un focus sull’intelligenza artificiale (IA) e sul divario generazionale. Questa conversazione si inserisce nella serie di video interviste realizzate per l’Osservatorio Delta Index, che analizza l’attrattività delle aziende verso la Generazione Z, tutte leggibili in questo sito nella Community di Delta Index.

Generazioni: chi spiega il futuro del lavoro a chi?

Durante l’intervista, emerge un paradosso: il futuro del lavoro, spesso raccontato ai più giovani, potrebbe in realtà essere plasmato da loro stessi. «Ho notato negli uffici di Linkedin - osserva l’intervistatore - un libro che spiega come parlare del futuro del lavoro ai figli, ma non sarà che saranno i figli a spiegarlo a noi?». Albergoni ha spiegato che quel libro «è stato scritto da Pino Mercuri, l’ex direttore di Microsoft - diciamo la nostra casa madre -, e lui aveva iniziato a pensare che cosa avrebbe potuto fare per raccontare ai figli i cambiamenti nel mondo del lavoro? Può darsi che un giorno il mondo del lavoro ce lo raccontino i giovani. Questo sicuramente potrebbe succedere, sarei anche contento». Questa riflessione richiama l’importanza di ridurre il divario generazionale all’interno delle aziende, riconoscendo il ruolo dei giovani come nativi digitali, profondamente immersi nel mondo tecnologico.

Ma quali competenze deve avere un lavoratore al giorno d’oggi?

Formazione tecnologica: un’urgenza aziendale

L’intelligenza artificiale è al centro del dibattito. Se da un lato i giovani dimostrano una familiarità innata con strumenti digitali, dall’altro non sempre possiedono una comprensione approfondita delle tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale generativa. Le scuole faticano a stare al passo con l’evoluzione tecnologica, e le aziende sono chiamate a colmare questa lacuna attraverso corsi e programmi formativi mirati. «L’IA è ormai ovunque e permea le nostre vite - afferma Albergoni -. Le aziende devono formare i ragazzi, non solo per affrontare le mansioni quotidiane, ma anche per prepararli alle sfide tecnologiche del futuro». Questa responsabilità si estende alla creazione di percorsi formativi che includano competenze trasversali, come l’uso strategico degli strumenti digitali.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale generativa

L’IA generativa, come spiega Albergoni, rappresenta una rivoluzione nel modo di lavorare, permettendo di automatizzare compiti ripetitivi e liberare tempo per attività più creative e strategiche.

Albergoni (LnkedIn): «Non dobbiamo temere la tecnologia ma dobbiamo imparare a usarla. La sfida non è la tecnologia stessa, ma come le persone la sapranno utilizzare»

«Non dobbiamo temere la tecnologia - sostiene - ma dobbiamo imparare a usarla. La sfida non è la tecnologia stessa, ma come le persone la sapranno utilizzare». Attraverso esempi concreti, Albergoni sottolinea che strumenti come l’IA possono essere integrati nel lavoro quotidiano, per riassumere documenti, creare presentazioni o sintetizzare riunioni. Tuttavia, il vero pericolo risiede nel lasciare indietro chi non è in grado di adattarsi a queste innovazioni.

Una sfida di adattamento continuo

Il cambiamento, inevitabile e costante, è un tema ricorrente nella discussione. Per affrontarlo, è essenziale un approccio formativo che coinvolga sia i giovani sia le generazioni più mature.

«L’unica cosa che non cambia è che tutto cambia, riflette Albergoni, evidenziando la necessità di una mentalità aperta e proattiva. Le aziende possono svolgere un ruolo cruciale, non solo offrendo corsi gratuiti sull’IA, ma anche collaborando con scuole e istituzioni per rendere accessibile questa conoscenza. «Noi, dal nostro lato, facciamo tutto il possibile», afferma, riferendosi ai programmi formativi già disponibili su LinkedIn.

Costruire un futuro inclusivo

Il futuro del lavoro è un cantiere in continua evoluzione, e la formazione gioca un ruolo centrale nel superare il divario generazionale e tecnologico. Investire nell’educazione digitale significa preparare non solo i giovani, ma anche chi fatica a tenere il passo con l’innovazione.

Il cambiamento non deve essere temuto, ma abbracciato

È una sfida condivisa da aziende, scuole e individui, che devono collaborare per costruire un mondo del lavoro più inclusivo e resiliente. La settima puntata della video intervista a Marcello Albergoni si chiude con una lezione importante: il cambiamento non deve essere temuto, ma abbracciato. Solo così, attraverso la formazione e l’adattamento continuo, possiamo affrontare con successo le sfide che il futuro ci riserva.

Per approfondire il tema del rapporto tra AZIENDE e GENERAZIONE Z collegarsi al sito dell’Osservatorio Delta Index.

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