Delta Index / Bergamo Città
Giovedì 19 Dicembre 2024
I giovani cambiano spesso lavoro
«Cercano autenticità e flessibilità»
TRATTENERE Marcello Albergoni, Country Manager di LinkedIn Italia, nell’intervista all’Osservatorio Delta Index, suggerisce alle aziende come conquistare i lavoratori della Generazione Z
Marcello Albergoni, Country Manager di LinkedIn Italia, dopo aver approfondito con l’Osservatorio Delta Index in precedenti interviste i temi dell’attrarre, selezionare e formare, ora analizza uno dei tratti distintivi della Generazione Z: la propensione a cambiare frequentemente lavoro. E quindi, da parte delle aziende, la necessità di trovare soluzioni per trattenerli. Tra il desiderio di crescita personale, l’esigenza di autenticità e la ricerca di ambienti che favoriscano il benessere, le aziende devono ripensare le proprie strategie per trattenere i giovani talenti. «I giovani non sono ideologici, ma liberi nel giudizio, e questa libertà li rende molto attenti alla coerenza aziendale - esordisce Marcello Albergoni nell’intervista effettuata dall’Osservatorio Delta Index -. Sono spietati nei confronti delle aziende che praticano greenwashing. Vogliono vedere un impegno reale e tangibile verso la sostenibilità, un tema cruciale per il loro futuro». Su LinkedIn, piattaforma sempre più utilizzata anche dai giovani per valutare i datori di lavoro, l’autenticità diventa un requisito essenziale. «Pubblicare contenuti non autentici o incoerenti con la realtà aziendale è controproducente. La trasparenza è la chiave per attrarre e trattenere i giovani talenti», sottolinea Albergoni. Il focus sulla sostenibilità non si limita al branding aziendale: «Oggi assistiamo a una forte domanda di competenze green. È una delle aree professionali in maggiore crescita, e le aziende che investono in queste competenze dimostrano di voler essere protagoniste di un cambiamento positivo».
«I giovani non sono ideologici, ma liberi nel giudizio, e questa libertà li rende molto attenti alla coerenza aziendale»
Lavorare per vivere, non vivere per lavorare
Una delle principali differenze tra le generazioni precedenti e la Generazione Z riguarda l’equilibrio tra lavoro e vita privata. «I giovani vogliono vivere, non solo lavorare - sottolinea Albergoni -. Per le generazioni passate, il lavoro spesso rappresentava la vita stessa, ma oggi i giovani cercano un equilibrio più sano». In questo contesto, il tema della flessibilità oraria e dello smart working assume un ruolo centrale. «Abbiamo osservato come le grandi aziende stiano prendendo posizioni importanti sullo smart working, adottando spesso soluzioni drastiche per rispondere alle richieste dei dipendenti». LinkedIn, ad esempio, ha sviluppato un modello flessibile che combina diverse modalità di lavoro: tre giorni in ufficio, lavoro ibrido e, in alcuni casi, la possibilità di lavorare totalmente da remoto. «Crediamo che il vero valore si crei quando ci incontriamo fisicamente, ma rispettiamo anche la necessità di conciliare vita e lavoro».
Un nuovo paradigma di fiducia e responsabilità
«Le persone, indipendentemente dall’età, vogliono sentirsi responsabili e riconosciute per ciò che fanno - spiega Albergoni -. La fiducia è un pilastro fondamentale: non crediamo nei controlli rigidi o nel cartellino. Crediamo invece in un sistema di valutazione chiaro che dia alle persone obiettivi definiti e la libertà di raggiungerli nel modo che preferiscono». Questo approccio, centrato sulla responsabilizzazione, risulta particolarmente attrattivo per la Generazione Z.
Albergoni, capo di LinkedIn Italia: «Da anni adottiamo una filosofia che chiamiamo Act Like You Own It: comportati come se l’azienda fosse tua. Questo mindset stimola la motivazione e permette alle persone di dare il meglio di sé»
«Da anni adottiamo una filosofia che chiamiamo Act Like You Own It: comportati come se l’azienda fosse tua. Questo mindset stimola la motivazione e permette alle persone di dare il meglio di sé». Albergoni cita inoltre un trend in forte crescita: «Le offerte di lavoro in modalità ibrida sono aumentate vertiginosamente. È un chiaro segnale che le aziende stanno cercando di rendersi più attrattive, abbattendo la percezione di rigidità che può intimorire chi si avvicina per la prima volta al mondo del lavoro».
La sfida per le aziende: attrarre e trattenere
La Generazione Z rappresenta una sfida e un’opportunità unica per le aziende. La loro attenzione verso la sostenibilità, la richiesta di flessibilità e il desiderio di fiducia impongono un cambio di paradigma. «Le imprese devono essere consapevoli che i giovani sono alla ricerca di realtà autentiche, in grado di dimostrare coerenza tra valori dichiarati e pratiche quotidiane. È solo attraverso un approccio trasparente, flessibile e innovativo che le aziende potranno trattenere i migliori talenti», conclude Albergoni. In un mercato del lavoro in continua trasformazione, le aziende non possono più ignorare i segnali lanciati dalla Generazione Z. È il momento di rivedere i propri modelli organizzativi e abbracciare un futuro in cui autenticità e flessibilità non siano solo valori, ma pratiche quotidiane.
Per approfondire il tema del rapporto tra AZIENDE e GENERAZIONE Z collegarsi al sito dell’Osservatorio Delta Index.
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