Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Sabato 11 Gennaio 2014
Al cinema con «Peppa Pig»
Semplicità e famiglia: un successo
Le case hanno il tetto a punta e finestre quadrate. Le nuvolette bianche, il cielo blu, i volti tondi, gli occhi disegnati come soli splendenti: Peppa Pig ha i tratti tipici dei disegni dei bambini. Naturale che finisse anche al cinema.
Le case hanno il tetto a punta e finestre quadrate. Le nuvolette bianche, il cielo blu, i volti tondi, gli occhi disegnati come soli splendenti: Peppa Pig ha i tratti tipici dei disegni dei bambini.
A dare vita al personaggio, nel 2004, sono stati tre inglesi: Phil Davies (produzione e dialoghi), Mark Beker (disegni e storia) e Neville Astley (storia e animazione). Oggi «Peppa» è distribuito in 180 Paesi, in Italia è arrivato nel 2010. Gli oltre 500 mila spettatori al giorno del cartone animato, in onda su Rai Yoyo, la considerano come una di famiglia.
Naturale, dunque, che prima o poi finisse anche al cinema: con la collaborazione della Warner accade oggi e domani, e poi il 18 e il 19 gennaio, anche nelle sale bergamasche con «Vacanze al sole e altre storie», dieci nuovi episodi inediti, di cinque minuti ciascuno, introdotti e presentati da Carolina Benvenga e Gipo Scribantino (il bergamasco Oreste Castagna), conduttori di punta del canale tematico per i più piccoli Rai Yoyo.
Quando scatta la musichetta allegra che fa da sottofondo, ecco i nostri bimbi scandire con voce soddisfatta «Peeep-pa» e, a quel punto, non c’è telegiornale che tenga. Magari hanno pure davanti il piatto con la sua foto, la indossano sulla maglietta, hanno i pupazzi e l’album da colorare: un fenomeno globale anche per il merchandising, che vale solo in Italia oltre 120 milioni di euro.
Un fenomeno che - un dato positivo - sfonda anche tra i libri per ragazzi: dal 2011 sono state oltre 6,6 milioni le copie vendute, 150 mila solo nello scorso dicembre. «E chi se l’aspettava – si stupisce Silvia D’Achille, editor e autrice dei testi italiani dei libri della maialina, distribuiti da Giunti –. Noi l’abbiamo scelta in tempi non sospetti, per i suoi bei disegni a due dimensioni, così immediati. Mi è piaciuta subito anche la natura un po’ monella di Peppa, che come i bambini veri a volte è insopportabile e fa i capricci, anche se poi è capace di farsi perdonare».
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