Venti tele di autori lombardi risalenti alla fine del Cinquecento e ai primi Seicento, alle quali sono state aggiunte opere di autori spagnoli, per sottolineare la vicinanza culturale della Spagna alla Lombardia. Sono le opere che il Credito Bergamasco espone in occasione della sesta edizione di «Invito a Palazzo»: la mostra «Vanitas» è promossa dalla Fondazione del Creberg grazie alla disponibilità di collezionisti privati nella cornice architettonica del salone principale della sede centrale di Largo Porta Nuova a Bergamo.
I dipinti – nature morte provenienti da collezioni private – fanno tutti capo a una titologia di particolare interesse: la vanitas vanitatum, in cui il contenuto più ricorrente consiste nell’espressione della caducità delle cose terrene a fini di universale ammonimento.
Opere di Ambrogio Figino, Fede Galizia e Panfilo Nuvolone, principali protagonisti della natura morta in Lombardia e autori di alcune delle tele o tavole: è però nel dipinto di Bartolomé Esteban Murillo che il tema della vanitas si sviluppa appieno con la presenza di alcune immagini-simbolo.
La mostra fa da complemento alle visite guidate gratuite allo storico Palazzo ex Albergo pei Poveri, sede del Creberg, che per due week-end consecutivi (6, 7, 13 e 14 ottobre) sarà visitabile con orario continuato dalle 10 alle 19.
La visione delle tele sarà anche possibile durante i giorni feriali dall’8 al 12 ottobre, durante gli orari di apertura della filiale.
(05/10/2007)
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