Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Sabato 22 Maggio 2021
Una guida per capire la politica mediorientale (e il conflitto israelo-palestinese)
Un agile volume scritto dal professore bergamasco Francesco Mazzucotelli insieme a Rosita di Peri si chiama «Guida alla politica mediorientale».
«Guida alla politica mediorientale» è un volume che cerca di spiegare la complessità del sistema con un approccio che privilegia la chiarezza, senza tuttavia cadere nella semplificazione, come ci dice Francesco Mazzucotelli, bergamasco, docente dell’Università di Pavia: «L’eccessiva semplificazione in questo campo è controproducente, ma allo stesso tempo abbiamo cercato di offrire a chi legge uno strumento sintetico senza la pretesa di voler spiegare tutto lo scibile. Abbiamo cercato di offrire alcuni elementi per una conoscenza più approfondita, in un numero contenuto di pagine».
Guarda l’intervista a Francesco Mazzucotelli andata in onda in Tic Tac, la rubrica di cultura e spettacolo del Tg di Bergamo Tv in onda ogni sabato alle 12.15-12.45-19.45- 23.15.
Nel volume si parla anche del conflitto israelo palestinese che è tristemente tornato sulle prime pagine della cronaca di questi giorni per il riacutizzarsi delle tensioni e degli scontri: «Il conflitto è una rivendicazione su uno stesso territorio da parte di due popoli che per motivi diversi hanno delle pretese su quel pezzo di terra. Ma oltre a questa rivendicazione di natura territoriale, il conflitto si è caricato negli ultimi decenni di una grande valenza simbolica. La parte israeliana è stata spesso presentata come prima linea della “civiltà occidentale” nei confronti di un mondo arabo-isalmico spesso definito come retrogrado, minaccioso e pericoloso per i valori dell’occidente, mentre dall’altra parte dal punto di vista palestinese-arabo la presenza dello stato d’Israele è stato visto come la continuazione del colonialismo europeo e dell’imperialismo occidentale. Ci sono diversi livelli di rivendicazione: territoriale, simbolica e anche religiosa. La valenza dei luoghi sacri di Gerusalemme non è l’unica ragione di questa escalation di tensione, ma sicuramente contribuisce ad aumentare l’emotività in campo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA