Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Giovedì 06 Febbraio 2014
Un reliquiario per Papa Giovanni
Capovilla: Opera d’arte e di catechesi
di Emanuele Roncalli
«Un’opera d’arte, ma anche un’autentica catechesi«. Così il neo cardinale Loris Francesco Capovilla ha definito il reliquiario che custodirà un frammento del corpo di Giovanni XXIII realizzato dall’artista trevisano Carlo Balljana, meglio noto come lo scultore dei pontefici
«Un’opera d’arte, ma anche un’autentica catechesi«. Così il neo cardinale Loris Francesco Capovilla ha definito il reliquiario che custodirà un frammento del corpo di Giovanni XXIII realizzato dall’artista trevisano Carlo Balljana presentato ieri all’ex segretario di Papa Roncalli nella residenza di Camaitino a Sotto il Monte.
All’incontro, assieme allo scultore, anche monsignor Gaetano Bonicelli, arcivescovo emerito di Siena.
Il reliquiario è stato realizzato in soli due esemplari, uno per il card. Capovilla, l’altro sarà consegnato a Papa Francesco il 27 aprile in occasione della canonizzazione di Papa Roncalli che avverrà contemporaneamente a quella di Papa Wojtyla.
A ottanta giorni dal grande evento, i preparativi dunque proseguono. All’organizzazione del pellegrinaggio diocesano, si accompagnano incontri, dibattiti organizzati in vari paesi della provincia e non solo. Il reliquiario – un’urna di cristallo a forma sferica – si inserisce in quella forma di devozione popolare che da sempre accompagna i fedeli a venerare frammenti corporei di santi, beati, apostoli e martiri. Si tratta sempre di sacri reperti, intrisi di storia e memoria, testimonianze per le quali la gente nutre un forte attaccamento.
Il card. Capovilla si è detto particolarmente entusiasta per la composizione del reliquiario, sottolineando appunto che ogni sfaccettatura richiama alla figura e alle parole del Papa Buono. “E’ una catechesi – ha ribadito -, è un’opera che ci parla e suscita emozione”.
“Dalla base delle radici di una pianta d’olivo – ha illustrato l’opera Carlo Balljana – si ergono si ergono verso l’alto due mani imploranti che sorreggono l’urna di cristallo, che rappresenta il mondo, contenente la reliquia ex corpore di Papa Giovanni XXIII. L’albero di olivo con i suoi rami innalzati verso il cielo sorreggono l’immagine di Cristo Redentore che illumina interiormente l’uomo suscitando e alimentando la fede”.
Particolare la luce riflessa della sfera di cristallo: “Richiama la purezza della Parola di Dio – da aggiunto lo scultore -, tanto amata e predicata al popolo dal Papa della Bontà”.
L’opera è stata fusa in bronzo, argentato e dorato a foglia d’oro antica; la sfera di cristallo antiproiettile è stata soffiata dal maestro Roberto Vestidello di Monastier (Treviso).
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