Tutta la forza dell’Iliade
Al Sociale un grande ritorno

Tutto esaurito al Sociale per uno degli spettacoli più celebri della tradizione teatrale italiana.

Prosegue venerdì 22 gennaio alle ore 21 al Teatro Sociale la stagione di Altri Percorsi firmata da Maria Grazia Panigada, passata quest’anno da cinque a sette titoli e accolta dal pubblico assai positivamente, con un sensibile incremento di abbonati e pubblico.

In scena per questo terzo appuntamento uno degli spettacoli più famosi e longevi mai prodotti in Italia negli ultimi decenni: «Iliade» di Omero nella versione del Teatro del Carretto di Lucca, nata nel 1988: spettacolo «cult», elegante e arcaico, ambiguo e terribile, capace di suscitare intensi stati emotivi, in esso convivono realtà e mito poetico che vibrano all’unisono grazie all’uso del teatro di figura, elemento importante per fare risuonare l’atto attoriale ed amplificare lo spazio.

Iliade torna a Bergamo con una dedica a Benvenuto Cuminetti che lo aveva portato in città venticinque anni fa proprio in Altri Percorsi; proprio a Cuminetti, al suo magistero e alle sue linee programmatiche si ispira il lavoro tracciato quest’anno da Maria Grazia Panigada:«Nel 1999 Cuminetti mi chiese di scrivere un Quaderno dello Spettacolo alla soglia dei primi vent’anni di Altri Percorsi. Era una gioia intrecciare i fili di quelle stagioni magnifiche che vedevano i grandi protagonisti del nuovo teatro italiano riconoscere in Bergamo un luogo privilegiato dove passare e coltivare incontri. Negli ultimi anni si è andata spegnendo questa volontà iniziale di realizzare una stagione, in parallelo alla stagione di prosa maggiore, che fosse di ricerca, che fosse un luogo di elaborazione di pensiero e di condivisione per spettatori di generazioni diverse, per giovani pronti a vivere le messinscene non come obbligo scolastico, ma come possibilità di vivere un’esperienza, possibile tempo per la città di riflettere se stessa tramite il teatro. Nel presentare il trentacinquesimo anno di vita di Altri Percorsi, c’è tutta l’emozione di una responsabilità e di uno stupore. Il teatro è emozione, l’atto teatrale diviene icona di corpi e voci che rimandano ad altro, ad un mondo interiore che anche nelle mille repliche o ripetizioni non è mai uguale a se stesso perché ogni volta incontro unico ed irripetibile: attori, pubblico non si ripeteranno mai uguali a se stessi... Lo stupore del teatro sta nell’incontro diretto, immediato che non si può rimandare, ma che sempre rievoca un altrove, assenza e presenza al tempo stesso. Ecco questo è il pensiero che ho fatto nel programmare questa stagione che non può che non tornare con il pensiero a Benvenuto Cuminetti al teatro che gli piaceva, fatto di belle drammaturgie, grandi interpreti, ottime messinscene, ma soprattutto di umanità...».

Dal 1988 non è cambiata l’idea iniziale dei due fondatori della compagnia, Maria Grazia Cipriani e Graziano Gregori che, rispettivamente, hanno adattato il testo e curato la regia, il secondo ha ideato scene e costumi. Ancora oggi il nucleo dello spettacolo sta nella forza evocativa e nella potenza dello sviluppo scenico approntato in uno spazio privo di qualunque orpello decorativo non finalizzato allo svolgersi dell’azione. Questa Iliade racconta il dolore, la sofferenza, il sangue e la crudeltà di una guerra tremenda lunga dieci lunghi anni, causa di innumerevoli morti, tema quanto mai attuale.

Maria Grazia Cipriani ha adattato quattordici dei ventiquattro canti di Omero, escludendo tutte le vicende sentimentali, con l’intento di far risaltare l’elemento virile della guerra tra gli uomini, in lotta per conquistare la vittoria e con essa la gloria eterna. Iliade è quindi uno spettacolo corale di grande impatto visivo, tratto distintivo della ricerca di questa compagnia. L’intera performance è strutturata come una potente partitura visivo-cinetica in cui gli attori si fronteggiano quasi sempre di profilo, assumendo posizioni mitiche ispirate direttamente dalla pittura vascolare. Le azioni dei mortali sono comandate dagli dei, pupazzi in forma di bambini capricciosi dall’aspetto orrendo.

I biglietti per lo spettacolo sono al momento esauriti. È aperta in biglietteria una lista d’attesa.
Informazioni sugli spettacoli: tel. 035.4160678 dal lunedì al venerdì ore 9-12 / 15-17.
Biglietteria del Teatro Donizetti: tel. 035.4160601/602/603; da martedì a sabato, ore 13-20; domenica ore 14-15:30 (solo nelle domeniche di spettacolo).
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La biglietteria al Teatro Sociale nei giorni di spettacolo apre 90 minuti prima dell’inizio.
I biglietti hanno un costo da 13 a 17 euro.
Per gli spettacoli al Teatro Sociale della rassegna «Altri Percorsi», l’Atb, in collaborazione con il Teatro Donizetti, offre al pubblico un servizio di trasporto navetta gratuito, in partenza dal Teatro Donizetti con destinazione Città Alta (località Colle Aperto) e ritorno.

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