Torna il Festival «Tempo Barocco »

«Tempo Barocco» si ripresenterà anche per la quarta edizione sotto il volto rosa già sperimentato con eccezionale successo la scorsa edizione. Per i tre concerti ambientati in altrettanti luoghi storici della provincia ci saranno cinque concertiste di rango internazionale. Il festival di musica classica organizzato dall’assessorato allo Spettacolo della Provincia di Bergamo, si avvale anche quest’anno della collaborazione della associazione Sala Greppi e del direttore artistico Pietro Angelo Ravasio.

Già ammirata lo scorso anno torna per l’inaugurazione, lunedì 30 agosto, nel Chiostro Maggiore del Monastero Benedettino di San Paolo D’Argon la violinista Bin Huang, talento precoce - a 14 anni si è imposta assieme a Maxim Vengerov al concorso Wieniawski in Polonia - a cui è stato affidato anche il «cannone» di Paganini dopo la vittoria al concorso di Genova. Assieme alla pianista Hyun Sun Kim proporrà una serata interamente settecentesca, tra le ciaccone e le follie di Vitali e Corelli, passando per J.S. Bach e Vivaldi, per concludere con la celebre Sonata "Primavera" di Beethoven.

Un talento del violoncello sarà protagonista lunedì 6 settembre nel Santuario del Castello di Almenno S. Salvatore: è la francese Anne Gastinel, poco più che trentenne ed ex allieva del fior fiore dei maestri del violoncello. Nel segno di Yo-Yo-Ma, Janos Starker e Paul Torteleir, la sua carriera, iniziata con concerti pubblici quando non era ancora quindicenne, ha riscosso in pochi anni ben tre premi "Victoire de la Musique" a Parigi per altrettante incisioni discografiche. Il programma è perfettamente in linea con il nome della manifestazione, perché verranno eseguite in solitaria le Suite n.2, n.4 e n.6 di J. S. Bach.

Ultimo appuntamento lunedì 13 settembre nella Chiesa di S. Alessandro e Vincenzo di Ponteranica, con un due inedito e che promette faville: sono le due pianiste Polina Leschenko, russa e l’italiana Giorgia Tomassi, entrambe già ammirate dal pubblico dei Concerti d’Autunno. Alle loro agili dita d’acciaio sarà affidato un programma tardo romantico incorniciati da quel grande capolavoro che è la Sonata per due pianoforti op.34B di Johannes Brahms, poi confluito nel quintetto per pianoforte e archi. Non meno interessante è la Suite op.17 di Rachmaninov, all’insegna del grande virtuosismo e la Suite op. 15 del russo Anaton S. Arenskij, maestro dello stesso Rachmaninov e di Skriabin.

(10/06/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA