«Tempo Barocco» ricomincia da S. Paolo d’A.

«Tempo Barocco» taglia il traguardo della quinta edizione e si presenta più in forma che mai. La manifestazione di musica classica della Provincia di Bergamo, affidata all’associazione Sala Greppi e a Pierangelo Ravasio per la direzione artistica si ripresenta con i tre classici appuntamenti tra fine agosto e inizio settembre in altrettanti luoghi di particolare valore artistico del territorio bergamasco.

La partenza, il 29 agosto (inizio sempre alle 21, ingresso libero), in quel collaudato contenitore di splendida acustica en plen air che è il Chiostro maggiore del Monastero Benedettino di San Paolo D’Argon, vede in scena un duo pianistico italiano di assoluto valore, con Andrea Lucchesini e Pietro De Maria. Entrambi ex allievi di Maria Tipo, entrambi lanciati giovanissimi dalla vittoria a grandi competizioni internazionali De Maria e Lucchesini da tempo si sono anche dedicati a vari repertori cameristici, ottenendo riconoscimenti di pubblico e di critica non meno lusinghieri che in qualità di solisti.

Se Lucchesini e De Maria non sono nuovi ai bergamaschi è decisamente una novità la pianista canadese Angela Hewitt, protagonista del secondo concerto, il 5 settembre, nella chiesa di S. Maria in Borgo di Nembro. Alla tastiera eseguirà un suo cavallo di battaglia - e già pezzo forte del suo connazionale Glenn Gould - quale le Variazioni Goldberg di Bach, di cui ha deciso di incidere nel giro di un decennio l’integrale delle opere per tastiera al pianoforte. Ha vinto premi in competizioni come il Viotti, il Dino Ciani di Milano e nel 1985 il concorso Bach di Toronto. E’ insomma una specialista che si è votata a Bach e alla sua opera ed è considerata un punto di riferimento nel mondo anglosassone.

Un’altra star, di genere tutto particolare, è la protagonista del terzo concerto, giovedì 5 settembre nel Santuario della Madonna del Buon Consiglio di Villa di Serio. E’ la flautista danese Michala Petri, che suonerà in duo con il suo affiatato partner Lars Hannibal alla chitarra. La Petri è un incredibile fenomeno della natura perché è riuscita a ridare piena dignità artistica a uno strumento semplice come il flauto dolce. Considerata la più grande virtuosa di flauto dolce, ha saputo diffonderne il fascino e la letteratura anche con una ricca produzione discografica, collaborando con musicisti come Abbado, Holliger, Galway, Jarret. In occasione del concerto bergamasco il repertorio sarà di rigoroso taglio rinascimentale e barocco, spaziando da Corelli a Telemann, da Bach a Vivaldi.

(09/07/2005)

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