Tavernola si mette in mostra
e porta l’arte per le vie del paese

Sul lago d’Iseo l’arte è viva, e a Tavernola si magnifica con più fervore soprattutto nei mesi estivi, in occasione della rassegna Tavernola in Arte.

Al centro della sponda bergamasca del Sebino, dominata dall’antistante distesa azzurra delle sue acque e a monte dalle verdeggianti colline, pare che Tavernola sia benevolmente colpevole dello sviluppo di un’arte popolare garbata, piacevole e gioiosa, avendone per oggetto di riferimento «le cose belle» in cui è inserita. Molti sono gli scritti che sin dal lontano passato sono pervenuti in merito alle ispirazioni poetiche che procura il lago, ambìto luogo di soggiorno di poeti e artisti.

È per rinverdire lo spirito di questa latente ma viva attitudine artistica che la Giunta in carica, in collaborazione con diversi volontari e le principali organizzazioni locali come la Proloco e la Parrocchia, ha organizzato questa interessante manifestazione che si aprirà giovedì 1 giugno alle ore 18 con la cerimonia di inaugurazione in via Marconi al numero 11. L’esposizione delle opere, lungo le vie del centro storico, resterà allestita fino al 31 agosto. Questa collettiva ha ispirato la pubblicazione del volume «Antologia degli artisti tavernolesi dal 1941 al 2017. Scampoli di opere e di notizie biografiche», che verrà presentata all’Auditorium Parrocchiale il giorno 10 giugno alle ore 21

L’antologia sarà composta dalle opere, con relative note critiche e curriculum vitae, di sette artisti tavernolesi, due dei quali scomparsi: Lanfranco Fenaroli, già conosciuto dalle cronache fin dagli anni 70, esperto realizzatore, conoscitore e propositore dell’arte «smalto su rame»; Luigi Fenaroli, artista dalla pittura densa e stratificata che ci lascia, immortalati su tela, le sue fontane, le sue incisioni rupestri, i fossili e i paesaggi catturati dall’ambiente circostante. Fra gli artisti contemporanei si annoverano: Ruggero Gervasoni e il suo astrattismo scenico; Giannantonio Forzanini con la sua semplicità e il suo candore disarmanti; Francesco Colosio, ricercatore di valori antichi; Giovanni (Gianni) Forzanini e il suo realismo enigmatico; Claudio Colosio, cantore, con le sue foto, della natura e del suo territorio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA