Cultura e Spettacoli
Sabato 23 Gennaio 2016
Suonare uno strumento è bellissimo
Ma crea patologie al 76% dei musicisti
Suonare uno strumento musicale, da professionista o appassionato, richiede ore e ore di esercizi. Tanto da provocare spesso disturbi, che vanno dalla tendinite al tunnel carpale della mano, dalla sindrome da sovraccarico fino alla distonia focale.
Patologie di cui ha sofferto, almeno una volta nella vita, il 76% dei musicisti e per cui serve una vera riabilitazione, come spiega Rosa Maria Converti dell’ambulatorio Sol Diesis della Fondazione Don Gnocchi di Milano.
«La più frequente è la sindrome da overuse o sovraccarico - precisa - causata dall’esercitarsi oltre i limiti fisiologici sopportati da tendini e muscoli, magari con una postura sbagliata e una tecnica non ottimale. Provoca forti dolori alle braccia, debolezza e formicolii. Ci sono poi tendiniti, spalla dolorosa, tunnel carpale della mano, e la più grave distonia focale».
In questo caso il musicista perde improvvisamente la capacità di controllare la coordinazione motoria dello strumento. Disturbi neurologici o muscolo-scheletrici che colpiscono «musicisti amatoriali, studenti di conservatori e licei musicali - continua - e professionisti, di musica classica, leggera o elettronica».
I maggiori problemi li creano gli strumenti asimettrici, come viola, violino, flauto traverso, o quelli con un certo peso, come fagotto e trombone. È dunque importante intervenire non appena compaiono i disturbi. «Quando arrivano nel nostro ambulatorio - aggiunge Converti, responsabile anche dell’ambulatorio fisioterapico della Scala di Milano - facciamo una valutazione della postura del musicista con lo strumento, e la correggiamo. Segue la riabilitazione. I musicisti devono essere controllati come i calciatori. Nell’ambulatorio “Sol Diesis” ogni anno arrivano circa un centinaio di nuovi pazienti, più quelli che tornano con regolarità per controlli o continuare la terapia».
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