Sull’inserto «Culture» de L’Eco un Gabriele D’Annunzio inedito

Un Gabriele D’Annunzio con alcuni aspetti inediti sarà descritto sulle pagine dell’Eco di Bergamo. «Mando mille lire pregandoti far dir messa per la Santa. Io ne faccio dire due a Roma, e poi qui. Ti abbraccio». Firmato: Gabriel. Non è Ungaretti o Clemente Rebora ma il pubblico peccatore D’Annunzio a scrivere con affetto e sincera premura al parroco di Pescara, città dove era nato, e poi anche a quello di Gardone, che ospita il suo Vittoriale, chiamandolo «mio canonico e cavaliere e dolce fratello» e allegando alla lettera un sostanzioso biglietto di banca: «Offro umilmente queste mille lire perché tu faccia l’uso caritatevole che ti suggerisce il cuore» vergava il Vate di suo pugno, mostrandosi molto sensibile ai bisogni dei poveri della parrocchia. A rivelarlo sono le memorie di Gianni Comini, federale di Brescia, a tutt’oggi inedite ma delle quali fornisce un’ anticipazione, sull’inserto domenicale «Culture» de L’ Eco di Bergamo, Roberto Festorazzi, giornalista che da anni indaga a fondo sulle vicende meno conosciute o più oscure degli anni del fascismo, come la fine di Mussolini o il suo carteggio con Winston Churchill. Leggendo la documentazione in mano a Comini, Festorazzi traccia un ritratto del licenzioso poeta in «ottimi rapporti con i preti, se non proprio con la religione». Versa con regolarità, ogni trimestre, corpose offerte alla Chiesa gardesana, devolvendo i diritti editoriali dei suoi libri, fino anche a indebitarsi pur di non ritardare l’invio dell’obolo promesso. Un volto inedito del Vate, che contribuirebbe a spiegare perché a D’Annunzio furono concessi i funerali religiosi alla sua morte, nel 1938, sollevando il malumore dei parroci più antifascisti della zona.

Nello stesso numero di «Culture» Barbara Schiavulli, compagna di stanza a Baghdad di Giuliana Sgrena, la giornalista del Manifesto sequestrata in Iraq, racconta il lavoro fianco a fianco dell’amica e il mestiere di inviato sui fronti più «caldi» del mondo.

(12/02/2005)

© RIPRODUZIONE RISERVATA