Stanotte a San Pietro, che successo
25,4% di share per i tesori del Vaticano

Grandi numeri per il documentario realizzato dal Ctv e dalla bergamasca Officina della Comunicazione.

«Una prima serata di spessore per una comunicazione di valore». Così monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione, commenta il grande consenso televisivo (25.4% di share) riscosso dal programma «Stanotte a San Pietro. Viaggio tra le meraviglie del Vaticano», andato in onda martedì 27 dicembre su Rai Uno con la conduzione di Alberto Angela.

La produzione ha accompagnato i telespettatori in «un percorso intimo e maestoso, tra monumenti famosi come la Cupola di San Pietro, la Pietà, la Cappella Sistina e i giardini immersi nel silenzio della notte». Un prodotto Rai arricchito da ospiti come Giancarlo Giannini e Carlo Verdone, realizzato in collaborazione con Centro televisivo vaticano (Ctv) e Officina della comunicazione di Bergamo. «Si è trattato di un progetto condiviso – spiega monsignor Viganò -, in linea con il percorso intrapreso dai media vaticani – in questo caso il Ctv -, che ha portato a un confronto sulla sceneggiatura, sulle modalità produttive e narrative. Ogni soggetto coinvolto ha portato la propria competenza e la propria professionalità».

Monsignor Viganò ringrazia, in modo particolare, il direttore di Rai Uno, Andrea Fabiano, e la squadra produttiva Rai di Napoli, per «l’importante collaborazione». Un «ringraziamento speciale» a tutti gli enti vaticani, tra cui Governatorato e Fabbrica di San Pietro, per la «loro preziosa disponibilità». Viganò ricorda, poi, che il programma è stato realizzato secondo lo standard produttivo del Ctv in 4k, con la gestione produttiva interna di Fabrizio Stinellis. «Quelli appena elencati – prosegue il prefetto – sono tanti piccoli tasselli che consentono di condividere progetti di grande valore. Ed è questa la strada che – secondo le indicazioni di Papa Francesco – vuole percorrere la Segreteria per la comunicazione. Con Alberto Angela abbiamo schiuso ai telespettatori uno scrigno di tesori d’arte del più piccolo Stato del mondo». Il programma di martedì sera, conclude Viganò, «dimostra quanto sia importante la capacità creativa. Non basta pensare di avere la verità in tasca per poter affascinare lo sguardo e il cuore delle persone; è necessario avere il genio del narrare, la capacità di trovare percorsi narrativi imprevedibili. Oggi la forza delle idee è quando di più prezioso possiede una struttura».

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