Speranze dell’Italia nel dopoguerra
La storia di Bartali e della moglie Adriana

Luna e Gnac Teatro dopo il successo dello spettacolo «Gino Bartali, eroe silenzioso» che dal 2016 ha raggiunto quasi le 200 repliche, esordisce con il secondo atto della storia dedicata al campione di ciclismo, questa volta co-protagonista è la moglie, Adriana, che incarna le speranze di libertà delle donne italiane nel dopoguerra.

Gino Bartali non è più solo, con lui la moglie Adriana che durante i duri anni della guerra e subito dopo la fine del conflitto gli sta a fianco non da comprimaria, ma da protagonista. In «Un altro giro di pedale» Luna e Gnac ritorna sulla figura del grande campione del ciclismo mondiale con un nuovo spunto: raccontare l’entusiasmo, le spinte di libertà e le speranze degli italiani attraverso gli occhi della coppia: le prime elezioni libere del 1946, il mitico Tour de France del 1948 e il rapporto con l’amico rivale Fausto Coppi diventano i pretesti per recuperare la memoria del clima di quegli anni.

In scena c’è sempre la brava Federica Molteni che nel monologo interpreta entrambi i personaggi regalando momenti di emozione e pathos. La regia è di Carmen Pellegrinelli.

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La chiave usata per raccontare e ricordare un pezzo di storia importante del nostro paese è interessante e il messaggio passa forte e chiaro. La presenza della figura femminile di Adriana introduce un ulteriore elemento di riflessione che è anche molto attuale considerato che ancora in questi giorni si scatenano polemiche sul ruolo delle donne e sulla loro presunte qualità nello «stare un passo indietro» al proprio uomo.

Luna e Gnac Teatro compie dieci anni e il suo percorso acquista un’identità sempre più definita. L’impegno verso la produzione si è spostato dal teatro per ragazzi a quello di impegno civile rivolto a tutti, il cui tema dominante è la memoria.

Ne sono testimonianza gli spettacoli dedicati a Gino Bartali e lo farà anche nel futuro prossimo con la collaborazione di un giornalista siciliano, Alessandro Filippo Delisi, nascerà, infatti, uno spettacolo incentrato sulla figura di Falcone e Borsellino. In cantiere anche un progetto sul tema dell’emigrazione con una storia riguardante i nostri emigrati in Svizzera. Tante idee e progetti per una compagnia che si sta ritagliando uno spazio importante nella scena teatrale bergamasca e non solo.

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