Soldatini Atlantic, il mito rivive
Si cercano sponsor per una mostra

Negli anni ’70 la ditta trevigliese spopolava vendendo soldatini di plastica a cento lire. Gli appassionati lanciano un appello per realizzare una mostra.

Oltre ad «apparecchiare» i tavoli con allettanti proposte di gioco, Antonio Ciocca sta cercando di organizzare insieme ad alcuni esperti collezionisti una mostra dedicata al giocattolo «made in Treviglio» per eccellenza, un marchio che per molti è una sorgente di tanti ricordi: Atlantic. La ditta, che negli anni ’70 aveva la sua sede nella zona industriale, ha sfornato migliaia di soldatini, modellini e miniature tutti rigorosamente di plastica colorata.

Praticando una politica di confezioni a basso costo – cento lire – Atlantic invase letteralmente la penisola con i suoi prodotti: i soldatini d’Italia, gli eroi del Far West, i popoli dell’antichità, oltre a revolver, mini market e il mitico Giocagoal. Una produzione variegata che si è imposta all’attenzione internazionale esportando in Europa e Usa, ma ha dovuto soccombere all’attacco dei nuovi giocattoli dall’oriente – i robot supportati dalle serie a cartoni animati – e infine al diluvio dei videogiochi.

L’idea che oggi solletica Ciocca e i fan di Atlantic consiste nel realizzare una mostra negli spazi museali cittadini, una ricca esposizione che sappia testimoniare questa stagione della creatività e, anche della produttività, tutta tricolore e in buona parte trevigliese. Per dare sostanza al progetto Atlantic occorre però il supporto, anche economico. Ed è per questo motivo che Ciocca ha giocato la carta della raccolta fondi attraverso il portale web «produzioni dal basso» (www.produzionidalbasso.com/project/treviglio-in-gioco-2015-e-atlantica).

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